SEDE REFERENTE
Mercoledì 13 novembre 2024. — Presidenza del presidente della XI Commissione, Walter RIZZETTO.
La seduta comincia alle 14.
DL 160/2024: Disposizioni urgenti in materia di lavoro, università, ricerca e istruzione per una migliore attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
C. 2119 Governo.
(Seguito dell’esame e rinvio).
La Commissione prosegue l’esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 30 ottobre 2024.
Walter RIZZETTO, presidente, chiede se vi siano deputati che intendano intervenire in questa fase.
Arturo SCOTTO (PD-IDP) desidera condividere con i colleghi alcune considerazioni critiche, su alcuni profili problematici emersi anche nel corso delle audizioni, che riguardano l’utilizzo, a fini di copertura delle norme di cui all’articolo 8 relative alla promozione dell’internazionalizzazione degli ITS Academy, delle risorse, pari a oltre 3 milioni di euro per l’anno 2024, che sarebbero in realtà destinate ad iniziative per la promozione e la divulgazione della cultura della salute e della sicurezza sul lavoro all’interno dell’attività scolastica e universitaria e nei percorsi di formazione.
Si tratta di una questione assai delicata, sulla quale ritiene di poter contare anche sulla sensibilità del presidente Rizzetto, auspicando quindi che il Governo reperisca risorse alternative per la copertura finanziaria della disposizione in oggetto. Sul punto preannuncia la presentazione di alcuni emendamenti da parte del suo gruppo.
Valentina BARZOTTI (M5S) evidenzia l’opportunità che nel provvedimento in esame possa essere discussa anche la materia della sicurezza sul lavoro anche alla luce di quanto emerso negli Stati generali della salute e sicurezza sul lavoro recentemente organizzati alla Camera dei deputati. Preannuncia quindi la presentazione di alcuni emendamenti in tal senso da parte del suo gruppo, auspicando che il Governo sia disponibile a valutare misure strutturali, necessarie a suo giudizio, per definire una strategia generale maggiormente efficace.
Walter RIZZETTO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara concluso l’esame preliminare del provvedimento, ricordando che il termine per la presentazione di proposte emendative è fissato alle ore 10 di domani, giovedì 14 novembre.
Rinvia quindi il seguito dell’esame ad altra seduta.
Norme per la promozione della parità tra i sessi nell’apprendimento, nella formazione e nel lavoro nelle discipline matematiche e tecnico-scientifiche.
C. 357 Di Biase.
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l’esame del provvedimento.
Marta SCHIFONE, relatrice per la XI Commissione, anche a nome del relatore per la VII Commissione, riferisce che la proposta di legge, di cui le Commissioni riunite VII e XI avviano l’esame in sede referente, reca norme per la promozione della parità tra i sessi nell’apprendimento, nella formazione e nel lavoro nelle discipline matematiche e tecnico-scientifiche. Rileva quindi che il testo in esame si compone di 6 articoli.
In particolare l’articolo 1 chiarisce le finalità e l’oggetto della proposta di legge che è volta a promuovere e incentivare azioni in favore delle donne per il contrasto dei pregiudizi e degli stereotipi di genere, per la promozione della formazione e del rafforzamento delle competenze, per l’aumento della rappresentanza nell’ambito lavorativo e per favorire le carriere nelle discipline matematiche e tecnico-scientifiche (discipline STEM – Science, Technology, Engineering and Mathematics). In tale contesto, ai sensi del comma 2, si prevede che lo Stato promuova, sostenga e finanzi programmi, progetti e interventi concernenti la promozione della parità tra i sessi nell’apprendimento, nella formazione e nel lavoro nelle discipline STEM.
Evidenzia, inoltre, che l’articolo 2, in materia di obiettivi ed interventi, prevede l’istituzione nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, del Fondo donne STEM, con la dotazione di 10 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2022, destinato al finanziamento dei seguenti interventi: a) promozione di iniziative rivolte alle alunne della scuola secondaria di primo grado per stimolare l’apprendimento delle materie STEM anche attraverso l’introduzione di metodi e percorsi innovativi di comprensione del metodo tecnico-scientifico e dell’alfabetizzazione informatica; attivazione di programmi di orientamento allo studio, rivolti in particolare alle studentesse della scuola secondaria di secondo grado, per la promozione delle carriere scientifiche, anche attraverso l’organizzazione di incontri, testimonianze in aula e corsi di approfondimento concernenti le prospettive della ricerca nei diversi ambiti scientifici e il ruolo centrale che le conoscenze e le competenze che tali settori hanno nella costruzione del futuro, per la diffusione della consapevolezza delle opportunità, anche professionali, che le discipline STEM possono offrire alle donne, per il contrasto della sottorappresentazione femminile nei settori strategici, favorendo allo stesso tempo l’eguaglianza e le pari opportunità tra i sessi; potenziamento dei servizi di orientamento scolastico individuale per promuovere l’accesso allo studio delle materie STEM; adozione di programmi di supporto psico-attitudinale vertenti, in particolare, sulla considerazione per le discipline STEM da parte delle studentesse e sull’influenza del contesto culturale e familiare nella scelta del percorso accademico e professionale; promozione di iniziative di affiancamento da parte di studentesse universitarie mediante interventi nelle scuole o colloqui individuali; b) organizzazione di corsi di formazione destinati al personale docente, in particolare delle scuole secondarie di primo e di secondo grado, volti a trasmettere adeguate competenze sul tema degli stereotipi di genere, sulle modalità innovative di insegnamento delle discipline matematiche e tecnico-scientifiche e sull’istruzione digitale; c) istituzione di borse di studio destinate alle donne per incentivare e sostenere la scelta di percorsi di studio universitario nelle discipline STEM nonché istituzione di premi per giovani inventrici; d) organizzazione di corsi di formazione professionale e specialistica e di tirocini formativi destinati prioritariamente alle donne che devono entrare o rientrare nel mercato del lavoro, diretti a fornire le adeguate competenze in campo scientifico e nell’uso di tecnologie digitali; e) attivazione di percorsi di istruzione e di formazione tecnica superiore destinati in prevalenza alle donne in materia di programmazione e sviluppo di prodotti digitali; f) promozione di progetti e di corsi per la formazione professionale, rivolti alle donne per l’attività nelle piccole e medie imprese, alle lavoratrici autonome e alle artigiane, per l’acquisizione di competenze digitali, al fine di facilitare l’accesso al mercato digitale; g) promozione di iniziative per la valorizzazione delle competenze delle donne, in particolare presso le università, i centri di ricerca pubblici e privati e le imprese che svolgono attività di ricerca, al fine di rendere tali organizzazioni più inclusive e in grado di valorizzare tutti i talenti superando gli stereotipi e le discriminazioni di genere; destinazione di fondi specifici da parte del Ministero dell’università e della ricerca alle università che raggiungano livelli minimi di presenza del sesso meno rappresentato nel corpo docente, nell’ambito della ricerca, nel personale amministrativo, nel senato accademico, nel numero di studentesse iscritte ai corsi nelle discipline STEM e nel numero del corpo docente e della ricerca nelle graduatorie per fattore di impatto secondo l’indice di Hirsch; h) promozione, anche attraverso l’istituzione di borse di studio, di corsi di dottorato industriale ai sensi dell’articolo 11 del regolamento di cui al decreto del Ministro dell’università e della ricerca 14 dicembre 2021, n. 226, per valorizzare le competenze sviluppate in ambito lavorativo e permettere la prosecuzione delle attività di studio e ricerca, facilitando il passaggio dall’università al mercato del lavoro e migliorando le opportunità di inserimento lavorativo di giovani donne altamente qualificate; i) promozione dell’utilizzo del contratto di apprendistato di alta formazione e ricerca a favore delle donne nei settori attinenti alle materie STEM; l) promozione di iniziative per incentivare la permanenza di studentesse e di ricercatrici presso le imprese, anche prevedendo criteri premiali per l’accesso a misure di finanziamento, in particolare per le imprese operanti nei settori delle tecnologie informatiche e della comunicazione (ICT), con il fine di promuovere il reclutamento femminile e la carriera delle donne nei settori STEM e ICT; m) promozione di progetti per la creazione di poli per l’innovazione di genere (gender innovation hub), di sistemi territoriali e di spazi fisici dove possano incontrarsi imprese, ricerca e formazione per sostenere lo sviluppo di forme di innovazione tecnologica e digitale attente alle implicazioni di genere; n) organizzazione di corsi e di programmi per l’alfabetizzazione digitale, rivolti in particolare alle fasce di popolazione più vulnerabili in cui tali competenze sono normalmente più carenti, al fine di fornire le necessarie competenze digitali di base; o) promozione di iniziative di carattere culturale, sociale e sportivo sui temi dell’eguaglianza tra i sessi, delle pari opportunità e del rispetto delle differenze, del contrasto verso ogni forma di pregiudizio e stereotipo di genere, con particolare riferimento alle materie STEM, e dell’importanza della formazione nelle discipline STEM per le donne rispetto alle professioni del futuro; p) promozione e realizzazione di giornate informative e di campagne di sensibilizzazione, anche attraverso convegni, seminari di studio e l’utilizzo delle reti sociali telematiche, per appassionare le generazioni più giovani alle materie STEM.
L’articolo 3, che disciplina le modalità di attuazione degli interventi previsti dall’articolo 2, prevede l’istituzione presso il Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri di un tavolo tecnico, composto da un rappresentante del medesimo Dipartimento, un rappresentante del Ministero dell’istruzione e del merito, un rappresentante del Ministero dell’università e della ricerca, un rappresentante del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e un rappresentante della Conferenza Stato-regioni, con il compito di assicurare il raccordo tra i livelli di governo e le amministrazioni competenti. Ai sensi del comma 2 ai componenti del tavolo tecnico di cui sopra non spetta alcun compenso.
L’articolo 4 dispone che ai fini del monitoraggio sullo stato di attuazione della proposta di legge, l’Autorità di Governo competente per le pari opportunità presenta annualmente alle Camere una relazione sullo stato di attuazione degli interventi previsti dall’articolo 2 nonché sull’efficacia delle misure adottate rispetto agli obiettivi.
L’articolo 5 reca le disposizioni finanziarie prevedendo che all’onere derivante dall’attuazione della legge, pari a 10 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2022, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2022-2024, nell’ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per l’anno 2022, allo scopo parzialmente utilizzando l’accantonamento relativo al medesimo Ministero. Al riguardo evidenzia la necessità di aggiornare gli anni relativi agli oneri e alla copertura finanziaria così come attualmente disciplinati dal presente articolo nonché all’articolo 2 del testo in esame.
Segnala, infine, che l’articolo 6 reca la clausola di salvaguardia in base alla quale le disposizioni della legge sono applicabili nelle regioni a statuto speciale e nelle province autonome di Trento e di Bolzano compatibilmente con i rispettivi statuti e con le relative norme di attuazione.
Arturo SCOTTO (PD-IDP) chiede alla presidenza se sul provvedimento in esame sia possibile svolgere un breve ciclo di audizioni al fine di approfondirne i principali aspetti.
Walter RIZZETTO, presidente, ritiene che la richiesta circa lo svolgimento di un breve ciclo di audizione potrà essere esaminata nell’ambito della prossima riunione degli Uffici di presidenza congiunti compatibilmente con l’esame del decreto-legge sul quale le Commissioni riunite saranno impegnate nel corso delle prossime settimane.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell’esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 14.10.
SEDE CONSULTIVA
Mercoledì 13 novembre 2024. — Presidenza del presidente Walter RIZZETTO.
La seduta comincia alle 14.10.
DL 145/2024: Disposizioni urgenti in materia di ingresso in Italia di lavoratori stranieri, di tutela e assistenza alle vittime di caporalato, di gestione dei flussi migratori e di protezione internazionale, nonché dei relativi procedimenti giurisdizionali.
C. 2088 Governo.
(Parere alla I Commissione).
(Seguito dell’esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione prosegue l’esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 30 ottobre 2024.
Silvio GIOVINE (FDI), relatore, formula una proposta di parere favorevole.
Arturo SCOTTO (PD-IDP), intervenendo in dichiarazione di voto, rileva che le misure contenute nel decreto-legge 11 ottobre 2024, n. 145 non sono sufficienti ad affrontare in maniera efficace e risolutiva i temi da esso trattati. Dichiara, invero, che avrebbe preferito l’instaurazione di una discussione vera ed estesa all’intero Paese, diversa da quella che ha effettivamente avuto luogo, sul reale fabbisogno di lavoratori stranieri da parte dell’Italia. Osserva quindi che il Governo e l’attuale maggioranza parlamentare hanno focalizzato il dibattito sul tema dell’immigrazione in Italia di cittadini stranieri nonostante il reale problema da cui è afflitto il Paese sia quello dell’emigrazione dei propri cittadini.
Ricorda, altresì, che il decreto-legge 11 ottobre 2024, n. 145 contiene anche disposizioni che coinvolgono l’applicazione del Protocollo tra il Governo italiano e il Consiglio dei ministri albanese, del 6 novembre 2023, stigmatizzando le ingenti somme spese dal Governo per i centri per migranti in Albania, pari a circa 800 milioni di euro, ed il conflitto accesosi nelle ultime settimane per le accuse sollevate dal Governo nei confronti della magistratura a seguito di alcune sentenze del giudice ordinario che hanno ritenuto incompatibile la normativa italiana con la normativa europea.
Riguardo al suddetto conflitto rileva che esso ha suscitato interesse anche all’estero, richiamando quindi l’opinione di un potenziale futuro segretario di Stato degli Stati Uniti d’America, Elon Musk, secondo il quale i giudici italiani, per le loro sentenze in materia di immigrazione e asilo, dovrebbero andarsene a casa. A tale proposito, pur affermando di comprendere che per un plurimiliardario una magistratura autonoma ed indipendente costituisce soltanto un intralcio rispetto a possibili speculazioni, dichiara di non potersi esimere dal condannare la suddetta opinione, ritenendo invece del tutto opportuno associarsi alle parole espresse dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il quale ha ribadito che l’Italia è un grande paese democratico che sa badare a se stesso nel rispetto della sua Costituzione e che chiunque, soprattutto se in procinto di assumere un importante ruolo di governo in un Paese amico e alleato dell’Italia, deve rispettarne la sovranità non potendo attribuirsi il compito di impartire prescrizioni.
Francesco MARI (AVS), intervenendo in dichiarazione di voto, preannuncia il voto contrario a nome del proprio gruppo.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.
La seduta termina alle 14.15.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
L’ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.15 alle 14.20.
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA
Mercoledì 13 novembre 2024. — Presidenza del presidente Walter RIZZETTO. – Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Claudio Durigon.
La seduta comincia alle 14.20.
Walter RIZZETTO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
5-03092 Barzotti: Iniziative volte a perseguire la qualità e stabilità occupazionale e a contrastare i perduranti divari di genere, generazionali e territoriali nel lavoro.
Dario CAROTENUTO (M5S), in qualità di cofirmatario, illustra l’interrogazione in titolo.
Il sottosegretario Claudio DURIGON risponde all’interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato.
Dario CAROTENUTO (M5S), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta fornita in quanto ritiene che il Governo abbia ottenuto ben pochi risultati nell’affrontare i temi oggetto della presente interrogazione.
A tale riguardo, richiama i problemi in materia di occupazione e di cassa integrazione di cui soffre l’Italia nonché i divari crescenti tra i diversi territori del Paese che, a suo parere, potranno essere acuiti dall’attuazione dell’autonomia differenziata, che stima essere un vero e proprio tradimento dei valori della Costituzione, prospettando la possibilità di un futuro impegno del MoVimento 5 Stelle a favore dell’indizione di un referendum abrogativo della legge 26 giugno 2024, n. 86.
Ricorda, altresì, che molte persone sono oggi in difficoltà maggiori che nel recente passato a causa dell’abolizione del reddito di cittadinanza, sostituito da misure che non riescono a soddisfare le necessità delle fasce più deboli della popolazione, ritenendo che si possa invece fare molto di più per ridurre le disuguaglianze. Osserva, tuttavia, che in proposito il Governo si è per ora limitato a chiedere all’Unione europea mere proroghe al Piano nazionale di ripresa e resilienza che hanno tuttavia portato ben pochi benefici.
Walter RIZZETTO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all’ordine del giorno.
La seduta termina alle 14.25.