SEDE REFERENTE
Mercoledì 7 agosto 2024. — Presidenza del presidente Walter RIZZETTO. – Interviene la Viceministra del lavoro e delle politiche sociali, Maria Teresa Bellucci.
La seduta comincia alle 14.45.
Disposizioni in materia di lavoro.
C. 1532-bis Governo.
(Seguito esame e rinvio).
La Commissione prosegue l’esame del provvedimento in titolo, rinviato, da ultimo, nella seduta del 31 luglio 2024.
Walter RIZZETTO, presidente, avverte che nella seduta odierna si proseguirà l’esame delle proposte emendative presentate.
Comunica inoltre che le proposte emendative Rizzetto 12.4 e 12.2 sono state rinumerate rispettivamente come 12.07 e 12.08, trattandosi di articoli aggiuntivi.
Ricorda inoltre che nella precedente seduta sono proseguiti gli interventi in dichiarazione di voto sull’emendamento 1.8 della relatrice, interamente soppressivo dell’articolo 1, il cui contenuto è riprodotto dall’articolo 2-quater del decreto-legge 15 maggio 2024, n. 63, recante disposizioni urgenti per le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, nonché per le imprese di interesse strategico nazionale, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2024, n. 101.
Nella seduta odierna si riprenderà quindi l’esame con eventuali ulteriori dichiarazioni di voto sull’emendamento 1.8 della relatrice, interamente soppressivo dell’articolo 1, per poi passare alla votazione della medesima proposta emendativa.
Emiliano FOSSI (PD-IDP), intervenendo per dichiarazione di voto sull’emendamento 1.8 della relatrice, preannuncia il suo voto contrario, giudicando insufficienti le misure adottate dal Governo sul tema del caporalato. Fa notare invece che il suo gruppo propone l’assunzione di misure organiche, quali l’introduzione degli indici di congruità e la modifica della legge Bossi-Fini, al fine di contrastare tale deprecabile fenomeno seriamente.
La Commissione approva l’emendamento 1.8 della relatrice.
Walter RIZZETTO, presidente, avverte che, a seguito dell’approvazione dell’emendamento 1.8 della relatrice, si considerano preclusi tutti gli emendamenti presentati all’articolo 1. Rimangono invece accantonati l’articolo aggiuntivo Cerreto 1.02, gli identici articoli aggiuntivi Giaccone 1.03 e Gatta 1.05, gli articoli aggiuntivi Tassinari 1.06 e Nevi 1.07.
Avverte che si passerà ora alla votazione delle proposte emendative all’articolo 2, su cui la relatrice e il rappresentante del Governo hanno già espresso i rispettivi pareri nella seduta del 3 luglio scorso.
Marta SCHIFONE (FDI) chiede di sottoscrivere l’emendamento Cerreto 2.21 e di accantonarlo.
Arturo SCOTTO (PD-IDP) si associa alla richiesta di accantonamento dell’emendamento Cerreto 2.21.
Tiziana NISINI (LEGA), relatrice, accede all’invito di accantonare l’emendamento Cerreto 2.21.
La Viceministra Maria Teresa BELLUCCI condivide l’orientamento testé espresso dalla relatrice di accantonare l’emendamento Cerreto 2.21.
Walter RIZZETTO, presidente, avverte quindi che l’emendamento Cerreto 2.21 è da intendersi accantonato.
La Commissione approva gli identici emendamenti Castiglione 2.1, Bicchielli 2.3, Mari 2.9, Gribaudo 2.17, Baldelli 2.26, Giaccone 2.37, Tucci 2.45 e Rizzetto 2.49 (vedi allegato).
Walter RIZZETTO, presidente, chiede l’accantonamento del suo emendamento 2.58.
Chiara TENERINI (FI-PPE) chiede l’accantonamento del suo emendamento 2.33.
Tiziana NISINI (LEGA), relatrice, accede all’invito di accantonare gli identici emendamenti Rizzetto 2.58 e Tenerini 2.33.
La Viceministra Maria Teresa BELLUCCI condivide l’orientamento testé espresso dalla relatrice di accantonare gli identici emendamenti Rizzetto 2.58 e Tenerini 2.33.
Walter RIZZETTO, presidente, dispone l’accantonamento degli identici emendamenti Rizzetto 2.58 e Tenerini 2.33.
Arturo SCOTTO (PD-IDP) non comprende il parere contrario sul suo emendamento 2.4, chiedendone quantomeno un accantonamento.
Valentina BARZOTTI (M5S) si associa alla richiesta del deputato Scotto, chiedendo di accantonare gli identici emendamenti Scotto 2.4, Mari 2.10 e Carotenuto 2.40.
Tiziana NISINI (LEGA), relatrice, accede all’invito di accantonare gli identici emendamenti Scotto 2.4, Mari 2.10 e Carotenuto 2.40.
La Viceministra Maria Teresa BELLUCCI condivide l’orientamento testé espresso dalla relatrice di accantonare gli identici emendamenti Scotto 2.4, Mari 2.10 e Carotenuto 2.40, dichiarando la disponibilità del Governo a valutarne una eventuale riformulazione. Fa notare in ogni caso che la formulazione dell’emendamento 2.35 appare più adeguata.
Walter RIZZETTO, presidente, dispone l’accantonamento degli identici emendamenti Scotto 2.4, Mari 2.10 e Carotenuto 2.40.
La Commissione approva l’emendamento Mattia 2.35.
Walter RIZZETTO, presidente, preso atto della disponibilità del deputato Soumahoro a riformulare il suo emendamento 2.15 nel senso di espungere la lettera b), avverte che tale emendamento, come riformulato, risulta comunque assorbito dall’emendamento Mattia 2.35 testé approvato.
Avverte inoltre che anche gli identici emendamenti Sarracino 2.5, Giaccone 2.23, Tenerini 2.30, Vaccari 2.46, Rizzetto 2.59 e Gatta 2.31 risultano assorbiti dall’approvazione dell’emendamento Mattia 2.35.
Arturo SCOTTO (PD-IDP) chiede l’accantonamento dell’emendamento Gribaudo 2.16, auspicando un ripensamento dei pareri della relatrice e del rappresentante del Governo.
Walter RIZZETTO, presidente, fa notare che l’emendamento Gribaudo 2.16 sembra far riferimento a requisiti specifici rispetto a quelli di carattere generale previsti dal testo del provvedimento.
Tiziana NISINI (LEGA), relatrice, accede all’invito di accantonare l’emendamento Gribaudo 2.16.
La Viceministra Maria Teresa BELLUCCI condivide l’orientamento testé espresso dalla relatrice di accantonare l’emendamento Gribaudo 2.16.
Walter RIZZETTO, presidente, dispone l’accantonamento dell’emendamento Gribaudo 2.16.
Tiziana NISINI (LEGA), relatrice, rivedendo il parere precedentemente espresso, propone l’accantonamento dell’emendamento Scotto 2.6.
La Viceministra Maria Teresa BELLUCCI condivide l’orientamento testé espresso dalla relatrice di accantonare l’emendamento Scotto 2.6.
Walter RIZZETTO, presidente, dispone l’accantonamento dell’emendamento Scotto 2.6.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Gribaudo 2.18, 2.19, 2.20 e Carotenuto 2.43.
Walter RIZZETTO, presidente, avverte che gli identici emendamenti Giaccone 2.24 e Gatta 2.32 si intendono assorbiti dall’approvazione dell’emendamento Mattia 2.35.
Chiara TENERINI (FI-PPE) dichiara di ritirare il suo emendamento 2.29.
La Commissione respinge l’emendamento Tucci 2.41. Approva quindi gli identici emendamenti Giaccone 2.36 e Tenerini 2.28.
Walter RIZZETTO, presidente, avverte che l’emendamento Barzotti 2.42 si intende assorbito dall’approvazione dell’emendamento Mattia 2.35.
La Commissione respinge gli identici emendamenti Mari 2.11 e Aiello 2.39.
Chiara TENERINI (FI-PPE) chiede di accantonare il suo emendamento 2.34.
Walter RIZZETTO, presidente, prende atto che i deputati Scotto, Sarracino e Fossi sottoscrivono l’emendamento Tenerini 2.34.
Tiziana NISINI (LEGA), relatrice, accede all’invito di accantonare l’emendamento Tenerini 2.34.
La Viceministra Maria Teresa BELLUCCI condivide l’orientamento testé espresso dalla relatrice di accantonare l’emendamento Tenerini 2.34.
Walter RIZZETTO, presidente, dispone l’accantonamento dell’emendamento Tenerini 2.34.
Arturo SCOTTO (PD-IDP) chiede di accantonare il suo emendamento 2.7, facendo notare che il provvedimento in esame reca pericolose deroghe in tema di disciplina dei lavori nel sottosuolo, minando la sicurezza dei lavoratori.
Walter RIZZETTO, presidente, suggerisce di ritirare gli identici emendamenti Scotto 2.7, Mari 2.12 e Aiello 2.44, invitando a trasfonderne il contenuto in un ordine del giorno, tenuto conto che il tema è all’attenzione del Governo, che sta svolgendo approfondimenti al riguardo. Ricorda di aver presentato anch’egli una proposta emendativa sul tema, che intende ritirare.
Marco SARRACINO (PD-IDP) si associa alla richiesta di accantonare gli identici emendamenti Scotto 2.7, Mari 2.12 e Aiello 2.44.
Valentina BARZOTTI (M5S) si associa alla richiesta di accantonare gli identici emendamenti Scotto 2.7, Mari 2.12 e Aiello 2.44.
La Commissione respinge gli identici emendamenti Scotto 2.7, Mari 2.12 e Aiello 2.44.
Walter RIZZETTO, presidente, nel prendere atto che i presentatori dell’emendamento Giaccone 2.22 lo ritirano, dichiara di ritirare il suo emendamento 2.50. Dichiara altresì di ritirare il suo emendamento 2.48.
Arturo SCOTTO (PD-IDP), illustrando l’emendamento Guerra 2.8, di cui è cofirmatario, fa notare che tale proposta emendativa, sottoscritta anche da componenti dei gruppi di AVS e M5S, mira ad impedire che si elimini l’obbligo della tessera di riconoscimento per i lavoratori nei cantieri, nell’ambito degli appalti e dei subappalti. Chiede sia rivisto il parere di relatrice e rappresentante del Governo su una proposta emendativa volta a tutelare la sicurezza dei lavoratori, auspicandone quantomeno l’accantonamento.
Walter RIZZETTO, presidente, in risposta al deputato Scotto, fa notare che tali prescrizioni sono già previste dal decreto legislativo n. 81 del 2001, all’articolo 26, comma 8.
Valentina BARZOTTI (M5S) fa notare che l’articolo 26, comma 8, del decreto legislativo n. 81 del 2001 fa riferimento solo allo svolgimento di attività in regime di appalto o subappalto, segnalando che potrebbero restare esclusi i lavoratori che non rientrano in tale regime.
Chiede sia rivisto il parere di relatrice e rappresentante del Governo su una proposta emendativa volta a tutelare la sicurezza dei lavoratori, auspicandone quantomeno l’accantonamento.
Arturo SCOTTO (PD-IDP), intervenendo per una precisazione, fa notare che l’emendamento Guerra 2.8 non fa che ribadire un principio di tutela della sicurezza dei lavoratori.
Valentina BARZOTTI (M5S), intervenendo per una precisazione, ribadisce la necessità di approfondire la questione posta dall’emendamento Guerra 2.8.
Walter RIZZETTO, presidente, fa notare che il provvedimento in esame mira a mantenere l’intervento in oggetto nell’ambito del regime di appalto o subappalto.
Chiara GRIBAUDO (PD-IDP) si associa alla richiesta di accantonare l’emendamento Guerra 2.8.
Tiziana NISINI (LEGA), relatrice, accede all’invito di accantonare l’emendamento Guerra 2.8.
La Viceministra Maria Teresa BELLUCCI condivide l’orientamento testé espresso dalla relatrice di accantonare l’emendamento Guerra 2.8.
Walter RIZZETTO, presidente, dispone l’accantonamento dell’emendamento Guerra 2.8. Avverte inoltre che rimane accantonato l’emendamento Rizzetto 2.47.
La Commissione respinge l’emendamento Castiglione 2.2.
Andrea GIACCONE (LEGA) dichiara di ritirare il suo emendamento 2.38.
La Commissione respinge gli identici emendamenti Mari 2.13 e Baldelli 2.27. Approva quindi l’articolo aggiuntivo Rizzetto 2.023.
Arturo SCOTTO (PD-IDP) illustra l’articolo aggiuntivo Serracchiani 2.04, di cui è cofirmatario, volto a istituire il documento di regolarità lavorativa in tutti i settori, nell’ottica di contrastare il lavoro nero.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Serracchiani 2.04 e Aiello 2.018.
Tiziana NISINI (LEGA), relatrice, rivedendo il parere precedentemente espresso, propone l’accantonamento dell’articolo aggiuntivo Conte 2.021.
La Viceministra Maria Teresa BELLUCCI condivide l’orientamento testé espresso dalla relatrice di accantonare l’articolo aggiuntivo Conte 2.021.
Walter RIZZETTO, presidente, dispone l’accantonamento dell’articolo aggiuntivo Conte 2.021.
La Commissione, con distinte votazioni, approva gli articoli aggiuntivi Zurzolo 2.024 e Mascaretti 2.025.
Arturo SCOTTO (PD-IDP) dichiara di sottoscrivere l’articolo aggiuntivo Mari 2.027.
La Commissione respinge l’articolo aggiuntivo Mari 2.027.
Tiziana NISINI (LEGA), relatrice, rivedendo il parere precedentemente espresso, propone l’accantonamento dell’articolo aggiuntivo Giovine 2.028.
La Viceministra Maria Teresa BELLUCCI condivide l’orientamento testé espresso dalla relatrice di accantonare l’articolo aggiuntivo Giovine 2.028.
Walter RIZZETTO, presidente, dispone l’accantonamento dell’articolo aggiuntivo Giovine 2.028. Dichiara quindi di ritirare il suo articolo aggiuntivo 2.029 e prende atto che i presentatori dell’articolo aggiuntivo Volpi 2.030 accettano la riformulazione proposta.
La Commissione approva l’articolo aggiuntivo Volpi 2.030, nel testo riformulato.
Andrea GIACCONE (LEGA) dichiara di ritirare il suo articolo aggiuntivo 2.011.
Arturo SCOTTO (PD-IDP) condivide le finalità dell’articolo aggiuntivo Castiglione 2.02, sottoscrivendolo e facendo notare che esso mira a rifinanziare il Fondo di sostegno per le famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro. Chiede quantomeno che sia accantonato, non comprendendo come si possa esprimere parere contrario su una proposta di tale portata.
Marco SARRACINO (PD-IDP) auspica un supplemento di riflessione sull’articolo aggiuntivo Castiglione 2.02 e, dunque, il suo accantonamento.
Walter RIZZETTO, presidente, suggerisce di ritirare l’articolo aggiuntivo Castiglione 2.02 trasfondendone il contenuto in un ordine del giorno da presentare in Assemblea, tenuto conto che il tema potrà essere affrontato anche nell’ambito dei prossimi provvedimenti d’urgenza che saranno adottati dal Governo.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Castiglione 2.02 e 2.08.
Valentina BARZOTTI (M5S) illustra il suo articolo aggiuntivo 2.012, raccomandandone l’approvazione. Fa notare che tale proposta emendativa mira a incrementare il Fondo di sostegno per le famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro, attingendo a risorse dell’INAIL attualmente utilizzate per finalità di ripianamento del debito.
Antonino IARIA (M5S) non comprende come si possa ignora l’esistenza di risorse che potrebbero essere utilizzate per finalità virtuose, come proposto dall’articolo aggiuntivo Barzotti 2.012, di cui chiede quantomeno l’accantonamento.
Marco SARRACINO (PD-IDP) dichiara di sottoscrivere l’articolo aggiuntivo Barzotti 2.012.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Barzotti 2.012, Mari 2.06, Tucci 2.015 e Barzotti 2.020.
Arturo SCOTTO (PD-IDP) dichiara di sottoscrivere l’articolo aggiuntivo Barzotti 2.017, condividendo le finalità tese a tutelare i soggetti che svolgono lavori usuranti. Auspica che relatrice e rappresentante del Governo rivedano il parere espresso.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Barzotti 2.017 e Aiello 2.013.
Valentina BARZOTTI (M5S), illustrando l’articolo aggiuntivo Carotenuto 2.014, di cui è cofirmataria, non comprende come si possa esprimere parere contrario su una proposta emendativa che è volta a semplificare gli accertamenti per gli invalidi del lavoro. Ne chiede quantomeno l’accantonamento.
Marco SARRACINO (PD-IDP), nel sottoscrivere l’articolo aggiuntivo Carotenuto 2.014, ne auspica l’accantonamento.
La Viceministra Maria Teresa BELLUCCI fa notare che il tema posto dall’articolo aggiuntivo Carotenuto 2.014, che condivide nello spirito, è all’attenzione del Governo, che ha intenzione di adottare un provvedimento ad hoc, in corso di elaborazione.
Walter RIZZETTO, presidente, anche alla luce di quanto dichiarato dalla rappresentante del Governo, invita i presentatori dell’articolo aggiuntivo Carotenuto 2.014 a valutarne il ritiro in vista della presentazione di un ordine del giorno in Assemblea.
Valentina BARZOTTI (M5S) dichiara di insistere per la votazione dell’articolo aggiuntivo Carotenuto 2.014.
La Commissione respinge l’articolo aggiuntivo Carotenuto 2.014.
Valentina BARZOTTI (M5S) illustra il suo articolo aggiuntivo 2.019, che è volto a istituire un Fondo volto a sostenere le vittime di mobbing – soprattutto donne – sui luoghi di lavoro, anche nell’ottica di ridurre un contenzioso sempre più elevato.
Chiara GRIBAUDO (PD-IDP) dichiara di sottoscrivere l’articolo aggiuntivo Barzotti 2.019, invitando il Governo a riflettere sul tema in questione, spesso sottovalutato, individuando le risorse necessarie, a fronte della natura di collegato del provvedimento in esame. Ne auspica quantomeno l’accantonamento.
Aboubakar SOUMAHORO (MISTO) dichiara di sottoscrivere l’articolo aggiuntivo Barzotti 2.019.
La Commissione respinge l’articolo aggiuntivo Barzotti 2.019.
Walter RIZZETTO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell’esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 15.40.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
L’ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.50 alle 15.55.
SEDE CONSULTIVA
Lunedì 5 agosto 2024. — Presidenza del presidente Walter RIZZETTO.
La seduta comincia alle 13.
DL 92/2024: Misure urgenti in materia penitenziaria, di giustizia civile e penale e di personale del Ministero della giustizia.
C. 2002 Governo.
(Parere alla II Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione avvia l’esame del provvedimento in titolo.
Andrea MASCARETTI (FDI), relatore, fa presente che la Commissione è chiamata a esprimere alla II Commissione (Giustizia) il parere di competenza sul disegno di legge C. 2002, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 4 luglio 2024, n. 92, recante misure urgenti in materia penitenziaria, di giustizia civile e penale e di personale del Ministero della giustizia, approvato dal Senato.
Passando ad esaminare il contenuto del provvedimento, che, a seguito delle modifiche introdotte dal Senato, consta di 22 articoli, con riferimento agli ambiti più direttamente riferibili alle competenze della XI Commissione, osserva che l’articolo 1 autorizza l’assunzione di 1.000 agenti di polizia penitenziaria, nella misura di 500 unità nel 2025 e 500 unità nel 2026.
L’articolo 2 incrementa la dotazione organica del personale dirigenziale penitenziario di 20 unità di dirigente penitenziario, autorizzando a tal fine il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria a bandire apposite procedure concorsuali e a procedere allo scorrimento delle graduatorie dei concorsi già banditi.
L’articolo 2-bis prevede che per il compiuto svolgimento delle specifiche attribuzioni demandate all’amministrazione penitenziaria e per il potenziamento dei relativi servizi istituzionali, la dotazione organica del personale dirigenziale penitenziario è aumentata di 1 unità di dirigente generale penitenziario, con decorrenza non anteriore al 1° ottobre 2024.
L’articolo 2-ter prevede che, a decorrere dal 1° gennaio 2025, al personale del Comparto Funzioni Centrali appartenente ai ruoli del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità del Ministero della giustizia, in servizio presso gli istituti penitenziari per adulti e presso gli istituti penali per i minorenni, al fine di riconoscere la specificità ed assoluta peculiarità dell’attività svolta nell’ambito penitenziario e al fine di compensare i carichi e le responsabilità organizzative gestionali, è corrisposta un’indennità annua lorda aggiuntiva rispetto agli attuali istituti retributivi, da corrispondersi per tredici mensilità, con distinzione nell’ammontare per le diverse aree funzionari, assistenti e operatori.
L’articolo 2-quater prevede che i medici in rapporto di convenzionamento con il Servizio sanitario nazionale operanti all’interno degli Istituti penitenziari, fermo restando il servizio minimo di assistenza negli istituti penitenziari definito dagli accordi collettivi nazionali, possono svolgere, fino al completamento delle 38 ore, altro incarico orario, nell’ambito e nell’interesse del Servizio sanitario nazionale.
L’articolo 2-quinquies prevede che, fino al 31 dicembre 2026, allo scopo di garantire la continuità nell’erogazione dei livelli essenziali di assistenza, per le specifiche esigenze connesse all’assistenza negli istituti penitenziari, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale possono avviare procedure concorsuali, nel rispetto della disciplina vigente in materia di spesa di personale e compatibilmente ai rispettivi piani triennali dei fabbisogni di personale, per l’accesso alla dirigenza medica del Servizio sanitario nazionale, ai soli fini del reclutamento di personale da destinarsi all’erogazione delle prestazioni sanitarie presso gli istituti penitenziari. Al fine di valorizzare l’esperienza professionale acquisita, è considerato requisito d’accesso alle predette procedure concorsuali, in alternativa al possesso del diploma di specializzazione, l’aver maturato, nel periodo intercorrente tra il 1° gennaio 2014 e la data di scadenza dei termini di presentazione delle domande di partecipazione alla procedura concorsuale, almeno due anni di servizio, anche non continuativo, con contratti di lavoro a tempo determinato, con contratti di collaborazione coordinata e continuativa, con contratti di convenzione o altre forme di lavoro flessibile, ovvero aver svolto un documentato numero di ore di attività, equivalente ad almeno due anni di servizio del personale medico del Servizio sanitario nazionale a tempo pieno, anche non continuative, presso gli istituti penitenziari.
L’articolo 3 autorizza lo scorrimento delle graduatorie relative agli ultimi concorsi per funzionari e ispettori di polizia penitenziaria.
L’articolo 4 apporta alcune modifiche all’articolo 6 del decreto legislativo n. 443 del 1992 volte a ridurre la durata del corso per agente di polizia penitenziaria, al fine di velocizzarne l’immissione in servizio. La relazione illustrativa specifica che l’abbreviamento della durata dei corsi si rende «necessaria per permettere all’Amministrazione, stante le attuali capacità ricettive delle scuole di formazione e degli istituti di istruzione, di poter organizzare annualmente un corso di formazione in più e dunque recuperare il gap assunzionale connesso alle dilazioni degli iter concorsuali conseguenziali alla situazione pandemica che ha interessato l’intera nazione a partire dall’anno 2020.».
L’articolo 4-bis prevede la nomina di un commissario straordinario per l’edilizia penitenziaria – che resta in carica fino al 31 dicembre 2025 – con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della giustizia di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Per l’esercizio dei compiti assegnati, il commissario straordinario si avvale di una struttura di supporto posta alle sue dirette dipendenze, costituita con il predetto decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, e che opera sino alla data di cessazione dell’incarico del Commissario straordinario. Con una o più ordinanze, adottate d’intesa con i Ministri della giustizia e delle infrastrutture e dei trasporti, il commissario straordinario disciplina il funzionamento della struttura di supporto, composta fino ad un massimo di 5 esperti scelti anche tra soggetti estranei alla pubblica amministrazione, il cui compenso è definito con il provvedimento di nomina.
L’articolo 5 modifica la disciplina del procedimento di applicazione della liberazione anticipata, intervenendo sia sul codice di procedura penale sia sulle disposizioni dell’ordinamento penitenziario (legge 26 luglio 1975, n. 354), al fine di semplificare il procedimento di riconoscimento del beneficio.
L’articolo 6 reca disposizioni in materia di corrispondenza telefonica delle persone detenute, mentre l’articolo 6-bis reca disposizioni in materia di dati sanitari dei detenuti.
L’articolo 7 preclude l’accesso ai programmi di giustizia riparativa ai detenuti sottoposti al regime speciale di detenzione di cui all’articolo 41-bis dell’ordinamento penitenziario.
L’articolo 8 istituisce presso il Ministero della giustizia un elenco delle strutture residenziali idonee all’accoglienza e al reinserimento sociale. Per l’iscrizione nell’elenco le strutture residenziali devono garantire, oltre a una idonea accoglienza residenziale, lo svolgimento di servizi di assistenza, di riqualificazione professionale e reinserimento socio-lavorativo dei soggetti residenti, compresi quelli con problematiche derivanti da dipendenza o disagio psichico, che non richiedono il trattamento in apposite strutture riabilitative. Si ampliano inoltre le opportunità di accesso dei detenuti tossicodipendenti alle comunità terapeutiche pubbliche o private accreditate.
L’articolo 9 introduce nel codice penale il nuovo delitto contro la pubblica amministrazione di indebita destinazione di denaro o cose mobili.
L’articolo 10 reca misure per l’efficienza del procedimento penale, la semplificazione in tema di misure alternative e di misure di sicurezza, nonché in materia di squadre investigative comuni, costituite con due o più Stati membri per svolgere indagini penali in uno o più degli Stati che costituiscono la squadra.
L’articolo 10-bis, intervenendo sulla disciplina dell’affidamento in prova al servizio sociale dei detenuti, prevede la possibilità per il condannato, qualora non sia in grado di offrire valide occasioni di reinserimento esterno tramite attività di lavoro autonomo o dipendente, di essere ammesso, in sostituzione, ad un idoneo servizio di volontariato oppure ad attività di pubblica utilità, senza remunerazione.
L’articolo 11 esclude la possibilità di sequestrare o pignorare le riserve valutarie estere depositate presso la Banca d’Italia. I relativi provvedimenti esecutivi sono dichiarati inefficaci e quelli pendenti sono estinti.
L’articolo 12 differisce di un anno l’entrata in vigore delle disposizioni concernenti il tribunale per le persone, per i minorenni e per le famiglie.
L’articolo 13 reca una novella di carattere formale alla disciplina della scissione societaria mediante scorporo.
L’articolo 14 reca una clausola d’invarianza finanziaria riferita al complesso delle disposizioni recate dal presente decreto, ad eccezione di quelle di cui agli articoli 1, 2, 2-bis, 2-ter, 4-bis, 6-bis e 8.
L’articolo 15 dispone che il decreto-legge in esame entra in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
Formula, in conclusione, una proposta di parere favorevole, di cui raccomanda l’approvazione.
Arturo SCOTTO (PD-IDP) preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore, ritenendo che il provvedimento in esame, che definisce l’ennesima occasione sprecata, non affronti efficacemente l’emergenza del sovraffollamento delle carceri, limitandosi a prevedere norme di carattere propagandistico e di valenza repressiva. Fa notare che tale decreto-legge, dalla sua entrata in vigore, non ha fatto registrare alcuna inversione di tendenza in materia di potenziamento degli organici degli istituti penitenziari e stato dell’edilizia carceraria, risultando la condizione dei detenuti sempre più inaccettabile.
La Commissione approva la proposta di parere del relatore.
La seduta termina alle 13.10.