ATTI DELL’UNIONE EUROPEA
Giovedì 15 aprile 2021. — Presidenza della presidente Romina MURA.
La seduta comincia alle 12.
Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa a salari minimi adeguati nell’Unione europea.
(COM(2020) 682 final).
Documento di lavoro dei servizi della Commissione – Sintesi della relazione sulla valutazione d’impatto.
(SWD(2020) 246 final).
(Seguito esame congiunto, ai sensi dell’articolo 127, comma 1, del Regolamento, e conclusione – Approvazione di un documento finale).
La Commissione prosegue l’esame congiunto dei provvedimenti in oggetto, rinviato nella seduta del 1° dicembre 2020.
Romina MURA, presidente, ricorda che la Commissione ha svolto un ampio ciclo di audizioni, che ha permesso di raccogliere dati e spunti importanti ai fini del proseguimento dell’esame dei documenti in esame.
Ricorda, altresì, che, ai sensi dell’articolo 127, comma 2, del Regolamento, l’esame può concludersi con l’approvazione di un documento finale, in cui la Commissione esprime il proprio avviso sull’opportunità di possibili iniziative da assumere in relazione a tali atti.
Invita, quindi, la relatrice a illustrare la sua proposta di documento finale.
Enrica SEGNERI (M5S), relatrice, dopo avere sottolineato che nella propria proposta di documento finale ha inteso tenere conto delle istanze avanzate dai gruppi della Commissione, ne illustra il contenuto, soffermandosi, in particolare, sulle osservazioni in esso contenute.
Debora SERRACCHIANI (PD), dopo avere espresso un augurio di buon lavoro alla presidente Mura e ringraziato i colleghi per avere contribuito a rendere proficuo il lavoro della Commissione durante la sua presidenza, preannuncia il voto favorevole del gruppo Partito Democratico sulla proposta di documento finale, in quanto la relatrice si è dimostrata disponibile ad accogliere alcune delle osservazioni formulate dalla propria parte politica e assicura l’impegno a valutare le iniziative necessarie a garantire ai lavoratori un salario dignitoso e proporzionato.
Paolo ZANGRILLO (FI), unendosi alle felicitazioni alla presidente Mura, alla quale formula un augurio di buon lavoro, preannuncia l’astensione del gruppo Forza Italia nella votazione sulla proposta di documento finale, in quanto essa reca la codificazione del concetto di salario minimo legale, inaccettabile per la sua parte politica e priva di riscontro nella proposta di direttiva all’esame della Commissione. Sottolinea, infatti, che la proposta di direttiva riconosce il valore della definizione del salario minimo attraverso la contrattazione collettiva, strumento nel quale l’Italia vanta una consolidata tradizione.
Andrea GIACCONE (LEGA), formulando un augurio di buon lavoro alla presidente Mura e ringraziando la collega Serracchiani per il lavoro svolto in questi mesi, preannuncia l’astensione del gruppo Lega nella votazione sulla proposta di documento finale, in quanto, pur dando atto alla relatrice dello sforzo di contemperare le diverse istanze espresse dai gruppi, esso mantiene alcuni punti sui quali il suo gruppo politico esprime riserve.
Nessun altri chiedendo di intervenire, la Commissione approva il documento finale proposto dalla relatrice.
Romina MURA, presidente, avverte che il documento approvato sarà trasmesso, oltre che al Governo, anche al Parlamento europeo, alla Commissione europea e al Consiglio dell’Unione europea.
La seduta termina alle 12.10.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Giovedì 15 aprile 2021.
L’ufficio di presidenza si è riunito dalle 12.15 alle 12.25.
SEDE REFERENTE
Giovedì 15 aprile 2021. — Presidenza della presidente della XII Commissione, Marialucia LOREFICE. – Interviene la sottosegretaria di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Tiziana Nisini.
La seduta comincia alle 10.10.
DL 30/2021: Misure urgenti per fronteggiare la diffusione del COVID-19 e interventi di sostegno per lavoratori con figli minori in didattica a distanza o in quarantena.
C. 2945 Governo.
(Seguito dell’esame e rinvio).
Le Commissioni proseguono l’esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 14 aprile 2021.
Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che è stata avanzata la richiesta che la pubblicità dei lavori sia assicurata mediante l’attivazione dell’impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l’attivazione.
Ricorda che nella seduta di ieri si è conclusa la votazione delle proposte emendative riferite all’articolo 1, ad eccezione delle proposte accantonate per essere discusse nell’ambito dell’esame degli emendamenti riferiti all’articolo 2.
Dà, quindi, la parola ai relatori e alla rappresentante del Governo per l’espressione dei pareri sulle proposte emendative presentate all’articolo 2 e sugli articoli aggiuntivi Bellucci 1.018 e 1.019, che erano stati accantonati.
Romina MURA (PD), relatrice per la XI Commissione, anche a nome del collega Novelli, relatore per la XII Commissione, invita al ritiro degli emendamenti Palmieri 2.7, Varchi 2.109, Ascari 2.79, Rizzetto 2.73, nonché degli identici emendamenti Epifani 2.19, Frassinetti 2.34, Viscomi 2.43, Gribaudo 2.55, Panizzut 2.66 e Quartapelle Procopio 2.128, precisando che altrimenti il parere è da intendersi contrario. Fa presente che sul tema oggetto dei predetti emendamenti, che intendono superare il regime di alternatività tra svolgimento dell’attività lavorativa in modalità agile e fruizione dei congedi, potranno essere presentati in Assemblea ordini del giorno che il Governo potrebbe considerare «vincolanti». Invita, quindi, al ritiro dell’emendamento Sapia 2.59. Esprime, inoltre, parere favorevole sull’emendamento Ianaro 2.93, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato. Analogamente, esprime parere favorevole sull’emendamento Marino 2.87, a condizione che sia riformulato nei termini indicati in allegato. Invita al ritiro degli emendamenti D’Orso 2.78, Bagnasco 2.8, e Noja 2.31, precisando che altrimenti il parere è da intendersi contrario. Esprime parere favorevole sull’emendamento Invidia 2.76, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato. Invita al ritiro dell’emendamento Bucalo 2.33, Gebhard 2.62, Sapia 2.60, Invidia 2.82 e 2.81, Montaruli 2.112, Marino 2.88, Montaruli 2.111 e Lazzarini 2.65, precisando che altrimenti il parere è da intendersi contrario. Esprime, quindi, parere favorevole sull’emendamento Giaccone 2.68 e invita al ritiro degli emendamenti Ianaro 2.94, Stumpo 2.17, degli identici emendamenti Moretto 2.27 e Montaruli 2.113, degli emendamenti Montaruli 2.114, Bucalo 2.35, degli identici emendamenti Epifani 2.20, Sportiello 2.84 e Montaruli 2.115, degli emendamenti Carnevali 2.44, Montaruli 2.116, Sapia 2.61, Barzotti 2.80, Bucalo 2.36, Gribaudo 2.56, Quartapelle Procopio 2.124, Bellucci 2.102, Montaruli 2.119, Marino 2.89, Montaruli 2.117 e 2.118, Bellucci 2.106, Frassinetti 2.37, precisando che altrimenti il parere è da intendersi contrario.
Esprime parere favorevole sull’emendamento Carnevali 2.48, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato. Avverte che tale riformulazione è proposta anche per gli emendamenti Delmastro Delle Vedove 2.101, Noja 2.28, Sutto 2.64, Epifani 2.21, Menga 2.123, Bond 2.14, Rizzo Nervo 2.54, nonché per gli identici emendamenti Bologna 2.1, Menga 2.4, Bagnasco 2.11, Mammì 2.95, Mandelli 2.12, Carnevali 2.47, e Grippa 2.83, trattandosi di emendamenti che sono accomunati dall’obiettivo dell’ampliamento delle tutele recate dal comma 6 dell’articolo 2 a tutti gli esercenti le professioni sanitarie e sociosanitarie e agli assistenti sociali.
Invita, quindi, al ritiro dell’emendamento Marino 2.90, precisando che altrimenti il parere è da intendersi contrario. Esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Bologna 2.3, Pella 2.10, Stumpo 2.16, Giaccone 2.67, Bucalo 2.100 e Berardini 2.110. Invita al ritiro dell’emendamento Bucalo 2.38, segnalando che potrebbe valutarsi la presentazione di un ordine del giorno in Assemblea che affronti le questioni oggetto della proposta emendativa. Invita, altresì, al ritiro degli emendamenti Viscomi 2.45, Quartapelle Procopio 2.125, Gallinella 2.74, De Carlo 2.77, Marino 2.91, Montaruli 2.120, Bellucci 2.107, Sportiello 2.85, Lucaselli 2.108, Ruggiero 2.99, Epifani 2.22, Palmieri 2.9, Moretto 2.30 e 2.29, Bucalo 2.39, Carbonaro 2.86, degli identici emendamenti Epifani 2.23 e Frassinetti 2.41, nonché degli emendamenti Bucalo 2.40, Quartapelle Procopio 2.126, Noja 2.32, Moretto 2.26, Gribaudo 2.58, Carnevali 2.49 e Panizzut 2.69.
Invita, quindi, al ritiro degli identici emendamenti Epifani 2.24, Bucalo 2.42, Viscomi 2.46, Gribaudo 2.57 e Quartapelle Procopio 2.127. Fa presente che anche sul tema oggetto dei predetti emendamenti, che intendono affermare il principio che il lavoro agile è una modalità di svolgimento del lavoro e non uno strumento di conciliazione, potranno essere presentati in Assemblea ordini del giorno che il Governo potrebbe considerare «vincolanti».
Invita, quindi, al ritiro degli emendamenti Montaruli 2.121, Ruggiero 2.98 e 2.97, Viscomi 2.52 e 2.50, precisando che altrimenti il parere è da intendersi contrario.
Esprime altresì parere favorevole sugli identici emendamenti Epifani 2.25 e Carnevali 2.53, a condizione che siano riformulati nei termini riportati in allegato. Invita al ritiro degli emendamenti Bellucci 2.103 e 2.105, precisando che altrimenti il parere è da intendersi contrario, ed esprime parere favorevole sull’emendamento Viscomi 2.51.
Invita al ritiro degli emendamenti Bellucci 2.104 e Tiramani 2.63, nonché degli identici emendamenti Bologna 2.2, Menga 2.5 e Ianaro 2.96 e dell’emendamento Montaruli 2.122, precisando che altrimenti il parere è da intendersi contrario. Infine, esprime parere favorevole sull’emendamento Rizzetto 2.72.
Invita, quindi, al ritiro degli articoli aggiuntivi Invidia 2.018 e 2.08, Segneri 2.010, Siragusa 2.02 e 2.01, Invidia 2.09 e Zangrillo 2.04. Propone l’accantonamento dell’articolo aggiuntivo Emanuela Rossini 2.017, in attesa di una sua possibile riformulazione. Esprime, quindi, parere favorevole sugli identici articoli aggiuntivi Gebhard 2.06 e Stumpo 2.015.
Invita, infine, al ritiro degli articoli aggiuntivi Bellucci 1.018 e 1.019, precedentemente accantonati, precisando che altrimenti il parere è da intendersi contrario.
La sottosegretaria Tiziana NISINI esprime parere conforme a quello dei relatori.
Antonio PALMIERI (FI) ritira l’emendamento a sua prima firma 2.7, riservandosi di ripresentarlo in Assemblea, considerata l’indubbia rilevanza del tema trattato da tale proposta.
Walter RIZZETTO (FDI) ritira l’emendamento Varchi 2.109, di cui è cofirmatario.
Francesco SAPIA (MISTO-L’A.C’È) insiste per la votazione del proprio emendamento 2.59.
Le Commissioni respingono l’emendamento Sapia 2.59.
Gilda SPORTIELLO (M5S) sottoscrive l’emendamento Ascari 2.79 e lo ritira.
Angela IANARO (M5S) accetta la proposta di riformulazione del proprio emendamento 2.93.
Le Commissioni approvano l’emendamento Ianaro 2.93.
Gilda SPORTIELLO (M5S) sottoscrive l’emendamento Marino 2.87 e ne accoglie la riformulazione proposta dai relatori.
Le Commissioni approvano l’emendamento Marino 2.87, sottoscritto dalla deputata Sportiello.
Marialucia LOREFICE, presidente, constata l’assenza del presentatore dell’emendamento D’Orso 2.78: s’intende che vi abbia rinunciato.
Roberto BAGNASCO (FI) ritira il proprio emendamento 2.8.
Lisa NOJA (IV) chiede di riconsiderare l’invito al ritiro espresso in relazione all’emendamento a sua prima firma 2.31, avente la finalità di permettere ad entrambi i genitori di figli con disabilità grave di usufruire dei benefici previsti dall’articolo 2, commi 1 e 2, del decreto-legge in esame.
Romina MURA (PD), relatrice per la XI Commissione, precisa che il parere espresso sull’emendamento 2.31 è determinato non da una valutazione di merito bensì dalla sua onerosità.
Lisa NOJA (IV) sottolinea come il lavoro agile non possa essere considerato un fattore suscettibile di provocare oneri essendo, invece, una modalità alternativa di prestare l’attività lavorativa.
La sottosegretaria Tiziana NISINI precisa che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali aveva espresso una valutazione favorevole dell’emendamento Noja 2.31, ribadendo che il Ministero dell’economia e finanze ne ha evidenziato l’onerosità.
Ritiene, in ogni caso, che tale proposta emendativa possa essere accantonata per poter effettuare un approfondimento.
Walter RIZZETTO (FDI) valuta favorevolmente la proposta di accantonamento, osservando che non si comprendono i profili di onerosità dell’emendamento Noja 2.31, valutazione questa che potrebbe estendersi anche ad altri emendamenti.
Romina MURA (PD), relatrice per XI Commissione, sottolinea che l’onerosità dell’emendamento Noja 2.31 riguarda la parte in cui si prevede l’ampliamento delle possibilità di utilizzo dei congedi.
Walter RIZZETTO (FDI), pur comprendendo la ragione addotta da ultimo dalla relatrice, osserva che ove si ritenga impossibile estendere la platea dei beneficiari dei congedi a causa degli oneri che ne conseguirebbero, la normativa adottata in materia avrebbe un’applicazione estremamente limitata, con pesanti conseguenze a carico delle famiglie.
Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che l’emendamento Noja 2.31 s’intende accantonato.
Niccolò INVIDIA (M5S), accetta la riformulazione del proprio emendamento 2.76 proposta dai relatori.
Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che l’emendamento Invidia 2.76 è stato sottoscritto anche dai deputati Palmieri, Bagnasco e Segneri.
Le Commissioni approvano l’emendamento Invidia 2.76.
Carmela BUCALO (FDI) insiste per la votazione dell’emendamento a sua prima firma 2.33.
Le Commissioni respingono l’emendamento Bucalo 2.33.
Walter RIZZETTO (FDI) ritira il proprio emendamento 2.73 in considerazione dell’impegno del governo ad accogliere un ordine del giorno «vincolante» nel corso dell’esame del provvedimento in Assemblea.
Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che sono stati ritirati dai presentatori gli identici emendamenti Epifani 2.19, Frassinetti 2.34, Viscomi 2.43, Gribaudo 2.55, Panizzut 2.66 e Quartapelle Procopio 2.128.
Emanuela ROSSINI (MISTO-MIN.LING.) ritira l’emendamento Gebhard 2.62, di cui è cofirmataria.
Francesco SAPIA (MISTO-L’A.C’È) insiste per la votazione dell’emendamento a sua prima firma 2.60.
Le Commissioni respingono l’emendamento Sapia 2.60.
Niccolò INVIDIA (M5S) ritira i propri emendamenti 2.82 e 2.81.
Walter RIZZETTO (FDI) insiste per la votazione dell’emendamento Montaruli 2.112, di cui è cofirmatario.
Le Commissioni respingono l’emendamento Montaruli 2.112.
Marialucia LOREFICE, presidente, constata l’assenza del presentatore dell’emendamento Marino 2.88: s’intende che vi abbia rinunciato.
Le Commissioni respingono l’emendamento Montaruli 2.111.
Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che l’emendamento Lazzarini 2.65 è stato ritirato.
Antonio PALMIERI (FI) sottoscrive l’emendamento Giaccone 2.68.
Le Commissioni approvano l’emendamento Giaccone 2.68.
Angela IANARO (M5S) ritira il proprio emendamento 2.94.
Nicola STUMPO (LEU) ritira l’emendamento a sua prima firma 2.17.
Lisa NOJA (IV) ritira l’emendamento Moretto 2.27, di cui è cofirmataria.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Montaruli 2.113 e 2.114.
Carmela BUCALO (FDI) insiste per la votazione dell’emendamento a sua prima firma 2.35, ritenendo irragionevole che la fruizione del congedo riduca anche l’importo della tredicesima mensilità.
Le Commissioni respingono l’emendamento Bucalo 2.35.
Nicola STUMPO (LEU) manifesta disponibilità a ritirare l’emendamento Epifani 2.20, di cui è cofirmatario, identico agli emendamenti Sportiello 2.84 e Montaruli 2.115, chiedendo assicurazioni sull’accoglimento di un ordine del giorno del Governo in tal senso.
La sottosegretaria Tiziana NISINI si dichiara disponibile all’accoglimento di un ordine del giorno.
Gilda SPORTIELLO (M5S) ritira il proprio emendamento 2.84.
Walter RIZZETTO (FDI), intervenendo sull’emendamento Montaruli 2.115, di cui è firmatario, chiede chiarimenti in ordine al carattere «vincolante» dell’ordine del giorno.
Marialucia LOREFICE, presidente, rileva che con il riferimento al carattere vincolante dell’ordine del giorno si intende probabilmente fare riferimento alla disponibilità del Governo ad assumere un impegno più stringente con riferimento alla sua attuazione.
Nicola STUMPO (LEU) fa presente di avere semplicemente auspicato che il Governo s’impegni ad accogliere l’ordine del giorno che intende presentare in Assemblea con riferimento al contenuto dell’emendamento Epifani 2.20, di cui è cofirmatario e che ha accettato di ritirare.
Walter RIZZETTO (FDI), sottolineando che il Governo è solito accogliere gli ordini del giorno solo ove gli impegni siano formulati in termini generici e, comunque, non particolarmente stringenti, insiste per la votazione dell’emendamento Montaruli 2.115.
Le Commissioni respingono l’emendamento Montaruli 2.115.
Elena CARNEVALI (PD) ritira l’emendamento 2.44, a sua prima firma.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Montaruli 2.116 e Sapia 2.61.
Davide CRIPPA (M5S), intervenendo sull’emendamento Barzotti 2.80, di cui è cofirmatario, ritiene necessario che il Governo fornisca chiarimenti sulle motivazioni alla base della richiesta di ritiro, che non tiene conto della necessità di superare l’annosa e inopportuna sperequazione tra le tutele riservate, da un lato, ai lavoratori dipendenti e, dall’altro, ai lavoratori autonomi. Infatti, a fronte di strumenti che indubbiamente sostengono i lavoratori dipendenti, consentendo loro di affrontare le conseguenze della pandemia, i lavoratori autonomi possono contare esclusivamente su bonus di ammontare assolutamente irrisorio. A questo proposito, vista la cornice finanziaria entro la quale il Governo deve muoversi, potrebbe essere opportuno introdurre un massimale retributivo per i lavoratori dipendenti su cui parametrare l’ammontare delle indennità percepite, sul modello di quanto avviene per la NASpI, liberando risorse da destinare ai lavoratori autonomi. Pertanto, pur dichiarandosi disponibile a ritirare l’emendamento Barzotti 2.80, chiede al Governo l’impegno all’adozione di misure concrete e significative nel decreto-legge di prossima adozione.
La sottosegretaria Tiziana NISINI, condividendo le riflessioni del deputato Crippa sulla necessità di un cambio di passo nelle politiche di sostegno del reddito dei lavoratori autonomi, si assume l’impegno a portare all’attenzione del Governo anche tale tema, segnalando che il parere da lei espresso sull’emendamento Barzotti 2.80 è stato condizionato dalla valutazione di particolare onerosità fornita dal Ministero dell’economia e delle finanze.
Ribadisce, quindi, il suo impegno a trovare una soluzione sulle problematiche che riguardano i settori segnalati dai deputati nei provvedimenti di prossima adozione, previa la necessaria interlocuzione con il Ministero dell’economia e delle finanze per la definizione delle questioni di carattere finanziario.
Walter RIZZETTO (FDI), fa presente che sarebbe disposto a sottoscrivere l’emendamento Barzotti 2.80 per chiedere che sia posto in votazione, una volta ritirato dai presentatori, ma intende rimettersi alla volontà di questi ultimi.
Enrica SEGNERI (M5S) sottoscrive l’emendamento Barzotti 2.80.
Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che l’emendamento Barzotti 2.80 è stato sottoscritto dai deputati Murelli, Frate, Stumpo e dai componenti delle Commissioni appartenenti ai gruppi Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Italia Viva.
Davide CRIPPA (M5S) ribadisce la richiesta alla rappresentante del Governo di assumere un impegno preciso, al fine di trovare una soluzione al tema delle misure di sostegno dei lavoratori autonomi, sin dall’esame del decreto da parte dell’Assemblea, garantendo il superamento delle eventuali obiezioni di carattere finanziario che potrebbero essere opposte dal Ministero dell’economia e delle finanze.
Marialucia LOREFICE, presidente, ricorda che la sottosegretaria Nisini ha assunto un preciso impegno sulle questioni sollevate dal deputato Crippa.
Davide CRIPPA (M5S) manifesta il timore che gli interventi necessari non trovino la disponibilità del Ministero dell’economia e delle finanze, ribadendo che è necessario dare una risposta in tempi assai rapidi. Non essendo a conoscenza del contenuto del nuovo decreto-legge relativo ai sostegni, di prossima adozione, ribadisce la propria disponibilità a ritirare l’emendamento Barzotti 2.80, di cui è cofirmatario, per ripresentarlo in ogni caso in Assemblea.
Auspica che, in tale sede, possa essere assicurata l’adozione di misure concrete.
Walter RIZZETTO (FDI), ribadendo di condividere le argomentazioni del collega Crippa, auspica che l’emendamento Barzotti 2.80 sia posto comunque in votazione, temendo che, nonostante l’impegno testé assunto dalla sottosegretaria, la questione non trovi comunque soluzione nel senso da tutti auspicato.
Valentina BARZOTTI (M5S) si associa alla richiesta del collega Crippa di avere assicurazioni sull’impegno concreto per affrontare la problematica oggetto dell’emendamento 2.80.
La sottosegretaria Tiziana NISINI ribadisce il proprio impegno a verificare in tempi rapidi la possibilità di adottare le misure necessarie.
Valentina BARZOTTI (M5S) ritira il proprio emendamento 2.80.
Le Commissioni respingono l’emendamento Bucalo 2.36.
Marialucia LOREFICE, presidente, constata l’assenza dei presentatori degli emendamenti Gribaudo 2.56 e Quartapelle Procopio 2.124: s’intende che vi abbiano rinunciato.
Walter RIZZETTO (FDI) chiede l’accantonamento dell’emendamento Bellucci 2.102, di cui è cofirmatario.
La sottosegretaria Tiziana NISINI precisa che quanto proposto dall’emendamento 2.102 è già previsto dalla normativa vigente.
Walter RIZZETTO (FDI) ritira l’emendamento Bellucci 2.102, di cui è cofirmatario, riservandosi di verificare quanto affermato dalla rappresentante del Governo. Ritira altresì l’emendamento Montaruli 2.119, di cui è cofirmatario.
Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che sono stati ritirati dai presentatori gli emendamenti Marino 2.89, Montaruli 2.117 e 2.118, Bellucci 2.106 e Frassinetti 2.37.
Elena CARNEVALI (PD) accetta la riformulazione dell’emendamento a sua prima firma 2.48.
Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che l’emendamento Carnevali 2.48 è stato sottoscritto da tutti i deputati del Movimento 5 Stelle facenti parte delle due Commissioni.
Avverte altresì che è stata accettata l’identica riformulazione proposta dai relatori anche da parte dei presentatori degli emendamenti Delmastro Delle Vedove 2.101, Noja 2.28, Sutto 2.64, Epifani 2.21, Bond 2.14, Rizzo Nervo 2.54, Bologna 2.1, Menga 2.4, Bagnasco 2.11, Mammì 2.95, Mandelli 2.12 e Grippa 2.83.
Le Commissioni approvano gli identici emendamenti Carnevali 2.48, Delmastro Delle Vedove 2.101, Noja 2.28, Sutto 2.64, Epifani 2.21, Bond 2.14, Rizzo Nervo 2.54, Bologna 2.1, Menga 2.4, Bagnasco 2.11, Mammì 2.95, Mandelli 2.12 e Grippa 2.83, come da ultimo riformulati.
Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che, a seguito dell’approvazione delle suddette proposte emendative, risultano assorbiti gli emendamenti Menga 2.123 e Carnevali 2.47 e che l’emendamento Marino 2.90 è stato ritirato.
Avverte altresì che l’emendamento Stumpo 2.16 è stato sottoscritto anche dai deputati Noja, Carnevali e Viscomi.
Le Commissioni approvano gli identici emendamenti Bologna 2.3, Pella 2.10, Stumpo 2.16, Giaccone 2.67, Bucalo 2.100 e Berardini 2.110.
Carmela BUCALO (FDI) ritira l’emendamento a sua prima firma 2.38, al fine di presentare in Assemblea un ordine del giorno rispetto al quale confida vi sia un parere favorevole da parte del Governo.
Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che sono stati ritirati gli emendamenti Viscomi 2.45, Quartapelle Procopio 2.125, Gallinella 2.74, De Carlo 2.77, Marino 2.91, Montaruli 2.120, Bellucci 2.107, Sportiello 2.85, Lucaselli 2.108, Ruggiero 2.99, Epifani 2.22 e Palmieri 2.9.
Lisa NOJA (IV), accogliendo l’invito al ritiro degli emendamenti Moretto 2.30 e 2.29, di cui è cofirmataria, ribadisce le considerazioni già espresse in merito alla necessità di prevedere tutele concrete e significative per i lavoratori, dipendenti e autonomi, e per i lavoratori autonomi non iscritti all’INPS, per fronteggiare le conseguenze della pandemia.
Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che sono stati ritirati gli emendamenti Bucalo 2.39, Carbonaro 2.86, gli identici emendamenti Epifani 2.23 e Frassinetti 2.41, Bucalo 2.40 e Quartapelle Procopio 2.126.
Lisa NOJA (IV) ritira gli emendamenti 2.32, di cui è prima firmataria, e Moretto 2.26, di cui è cofirmataria, chiedendo alla rappresentante del Governo di effettuare un’attenta valutazione in vista dell’esame del provvedimento in Assemblea. Ritiene infatti molto rilevante assicurare ai genitori con figli con disabilità grave un bonus babysitting di importo congruo, al fine di assicurare un efficace sostegno. In analogia con l’intervento svolto dal collega Crippa, chiede che vi sia un impegno vincolante parte del Governo ad individuare soluzioni idonee, ricordando la situazione di estrema difficoltà in cui si trovano le famiglie con figli con gravi disabilità a causa della sospensione dell’attività scolastica e di quella dei centri diurni.
La sottosegretaria Tiziana NISINI assicura che valuterà con la dovuta attenzione il tema posto dalla deputata Noja.
Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che sono stati ritirati gli emendamenti Gribaudo 2.58, Carnevali 2.49, Panizzut 2.69, gli identici emendamenti Epifani 2.24, Bucalo 2.42, Viscomi 2.46, Gribaudo 2.57 e Quartapelle Procopio 2.127, nonché gli emendamenti Montaruli 2.121, Ruggiero 2.98 e 2.97, Viscomi 2.52 e 2.50.
Avverte, inoltre, che i presentatori degli identici emendamenti Epifani 2.25 e Carnevali 2.53 hanno accolto la riformulazione loro proposta dai relatori.
Le Commissioni approvano gli identici emendamenti Epifani 2.25 e Carnevali 2.53.
Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che sono stati ritirati gli emendamenti Bellucci 2.103 e 2.105. Avverte, inoltre, che l’emendamento Viscomi 2.51 è stato sottoscritto dai componenti del Movimento 5 Stelle delle due Commissioni.
Le Commissioni approvano l’emendamento Viscomi 2.51.
Carmela BUCALO (FDI) ritira l’emendamento Bellucci 2.104, di cui è cofirmataria.
Elena MURELLI (LEGA) ritira l’emendamento Tiramani 2.63, di cui è cofirmataria, segnalando l’esigenza di intervenire, in ogni caso, per estendere i contributi per il pagamento degli asili nido anche ad altre tipologie di strutture con analoga finalità sviluppatasi negli anni successivi all’approvazione della legge n. 232 del 2016.
Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che sono stati ritirati dai presentatori gli identici emendamenti Bologna 2.2, Menga 2.5 e Ianaro 2.96, nonché l’emendamento Montaruli 2.122.
Le Commissioni approvano l’emendamento Rizzetto 2.72.
Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che sono stati ritirati gli articoli aggiuntivi Invidia 2.018 e 2.08, Segneri 2.010, Siragusa 2.02 e 2.01 e Invidia 2.09.
Paolo ZANGRILLO (FI) ricordando che le disposizioni in materia di lavoro agile introdotte dal decreto-legge n. 34 del 2020 sono state prorogate da una serie di altri provvedimenti e che attualmente scadrebbero il prossimo 30 aprile, osserva che l’articolo aggiuntivo 2.04 a sua prima firma ne propone la proroga fino al 30 settembre 2021, non essendo chiaramente ancora terminata l’emergenza epidemiologica. Sulla base della considerazione che Forza Italia ha deciso di appoggiare l’attuale Governo, mettendo da parte le questioni ideologiche e con l’obiettivo di introdurre le misure necessarie ad affrontare l’attuale difficile congiuntura, dichiara di non ritirare la propria proposta emendativa in quanto ritiene che una soluzione alla problematica oggetto della stessa vada individuata in tempi molto rapidi. Si dichiara, infatti, non convinto delle spiegazioni relative al fatto che sarebbe più celere intervenire attraverso un successivo decreto-legge.
Lisa NOJA (IV) ritiene che il tema sollevato dal collega Zangrillo abbia una forte connessione con argomenti richiamati nel corso della discussione precedente finora svolta, evidenziando l’opportunità di accantonarlo. Ribadisce che occorre evitare di adottare un’interpretazione del lavoro agile come potenzialmente meno impegnativo di quello svolto in presenza.
Walter RIZZETTO (FDI) concorda sull’opportunità di accantonare l’articolo aggiuntivo Zangrillo 2.04.
Flora FRATE (MISTO-A-+E-RI) si associa alla richiesta dell’accantonamento dell’articolo aggiuntivo Zangrillo 2.04.
Romina MURA (PD), relatrice per la XI Commissione, anche a nome del collega Novelli, relatore per la XII Commissione, propone di accantonare l’articolo aggiuntivo Zangrillo 2.04.
La sottosegretaria Tiziana NISINI concorda con la proposta dei relatori.
Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che gli articoli aggiuntivi Zangrillo 2.04 ed Emanuela Rossini 2.017 s’intendono accantonati.
Le Commissioni approvano gli identici articoli aggiuntivi Gebhard 2.06 e Stumpo 2.015.
Con distinte votazioni, respingono, quindi, gli articoli aggiuntivi Bellucci 1.018 e 1.019.
Marialucia LOREFICE, presidente, essendosi concluse le votazioni sulle proposte emendative presentate all’articolo 2, invita i relatori e il rappresentante del Governo a esprimere i pareri di competenza sulle proposte emendative riferite all’articolo 3. Avverte che i relatori hanno presentato l’emendamento 3.50, volto a recepire la condizione contenuta nel parere espresso dalla Commissione Bilancio.
Romina MURA (PD), relatrice per la XI Commissione, anche a nome del collega Novelli, relatore per la XII Commissione, esprime parere favorevole sull’emendamento Rizzetto 3.1 e raccomanda l’approvazione dell’emendamento 3.50 dei relatori.
La sottosegretaria Tiziana NISINI esprime parere conforme a quello dei relatori sull’emendamento Rizzetto 3.1 e parere favorevole sull’emendamento 3.50 dei relatori.
Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano gli emendamenti Rizzetto 3.1. e 3.50 dei relatori.
Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che è terminato l’esame delle proposte emendative presentate ad eccezione dell’emendamento Noia 2.31 e degli articoli aggiuntivi Zangrillo 2.04 ed Emanuela Rossini 2.017, che restano accantonati e che saranno esaminati nella seduta che avrà luogo al termine dei lavori dell’Assemblea.
Rinvia, quindi, il seguito dell’esame del provvedimento ad altra seduta.
La seduta termina alle 11.45.
SEDE REFERENTE
Giovedì 15 aprile 2021. — Presidenza della presidente della XII Commissione, Marialucia LOREFICE. – Intervengono la sottosegretaria di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Tiziana Nisini, e il sottosegretario di Stato per la giustizia, Francesco Paolo Sisto.
La seduta comincia alle 14.55.
DL 30/2021: Misure urgenti per fronteggiare la diffusione del COVID-19 e interventi di sostegno per lavoratori con figli minori in didattica a distanza o in quarantena.
C. 2945 Governo.
(Seguito dell’esame e conclusione).
Le Commissioni proseguono l’esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nell’odierna seduta antimeridiana.
Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che è stata avanzata la richiesta che la pubblicità dei lavori sia assicurata mediante l’attivazione dell’impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l’attivazione.
Ricorda, quindi, che nella seduta antimeridiana si è concluso l’esame delle proposte emendative, ad eccezione dell’emendamento Noja 2.31 e degli articoli aggiuntivi Zangrillo 2.04 ed Emanuela Rossini 2.017, sottoscritto dal deputato Magi, che sono stati accantonati.
Chiede, pertanto, ai relatori e alla rappresentante del Governo di volersi esprimere al riguardo.
Romina MURA (PD), relatrice per la XI Commissione, anche a nome del collega Novelli, relatore per la XII Commissione, esprime parere favorevole sull’emendamento Noja 2.31, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato. Conferma, quindi, l’invito al ritiro dell’articolo aggiuntivo Zangrillo 2.04, precisando che altrimenti il parere è da intendersi contrario. Esprime, infine, parere favorevole sull’articolo aggiuntivo Emanuela Rossini 2.017, a condizione che esso sia riformulato nei termini riportati in allegato.
La sottosegretaria Tiziana NISINI esprime parere conforme a quello dei relatori sull’articolo aggiuntivo Zangrillo 2.04 ed esprime parere favorevole sulle proposte di riformulazione dell’emendamento Noja 2.31 e dell’articolo aggiuntivo Emanuela Rossini 2.017.
Il sottosegretario Francesco Paolo SISTO, ringraziando i relatori, la proponente e i capigruppo delle due Commissioni per la sensibilità dimostrata, osserva che la proposta di riformulazione dell’articolo aggiuntivo Emanuela Rossini 2.017 è il risultato positivo del tentativo di contemperare i diversi interessi in gioco. Si tratta di tutelare, da un lato, il principio della certezza della pena e, dall’altro, l’interesse dei detenuti e dei loro congiunti allo svolgimento dei colloqui in carcere, per la tutela della salute fisica e psichica dei detenuti medesimi, nel contesto della situazione eccezionale causata dall’emergenza epidemiologica. Ritiene, quindi, opportuno riconoscere agli uffici del Ministero della giustizia il fatto di essere riusciti a elaborare una soluzione a un problema oggettivo, che concilia in modo equilibrato le diverse esigenze.
Lisa NOJA (IV) accetta la riformulazione del suo emendamento 2.31 e ringrazia la sottosegretaria Nisini per la sensibilità dimostrata di fronte alle sue argomentazioni.
Nessun altro chiedendo di intervenire, le Commissioni approvano l’emendamento Noja 2.31.
Paolo ZANGRILLO (FI), intervenendo sul suo articolo aggiuntivo 2.04, insiste nel chiedere ai relatori e alla rappresentante del Governo i motivi alla base dell’invito al ritiro di una proposta di buon senso, condivisa da altre forze politiche e volta a risolvere una difficoltà oggettiva.
Si augura, in particolare, che la contrarietà espressa non nasconda piuttosto la volontà del Governo di intestarsi la soluzione del problema alla base della predetta proposta emendativa.
La sottosegretaria Tiziana NISINI rileva che, come risulta dalle interlocuzioni con il Ministro Orlando e gli uffici del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, si ritiene preferibile introdurre la proroga della possibilità di ricorrere al lavoro agile sulla base di una procedura semplificata in un decreto-legge di prossima adozione, la cui entrata in vigore assicurerebbe la continuità della disciplina transitoria, a differenza dell’emendamento approvato in sede di conversione del decreto-legge in esame, che scade il prossimo 12 maggio. Inoltre, ad avviso del Ministro Orlando, la proroga di una disciplina di tale tenore suggerirebbe un preventivo confronto con le parti sociali.
Paolo ZANGRILLO (FI) ringrazia la sottosegretaria per lo sforzo di individuare motivazioni plausibili per il parere espresso sul suo articolo aggiuntivo. Al riguardo, rileva che la ragione addotta della tempistica, a suo avviso, non è sostenibile e che il confronto con le parti sociali non è avvenuto per le precedenti proroghe della disciplina transitoria. Sottolinea, peraltro, che la necessità di tale confronto non è stata avvertita con riferimento all’emendamento Invidia 2.76, approvato nella seduta antimeridiana, che affronta il pur rilevante tema del diritto alla disconnessione dei lavoratori che espletano la propria attività in modalità agile non prevedendo alcuna consultazione delle parti sociali.
Preannunciando che di tale disparità di trattamento chiederà conto al Ministro Orlando alla prima occasione utile, esprime il proprio rincrescimento nel constatare che non è condiviso dal Governo lo spirito di collaborazione che ha indotto la sua parte politica a mettere da parte le divisioni ideologiche per lavorare insieme nell’interesse comune. Esprime quindi il proprio rammarico, non solo personalmente ma anche per i cittadini italiani, che vedono il prevalere degli interessi dei singoli sull’interesse generale. Ritiene che sarebbe stato più onesto per il Ministro del lavoro ammettere di volersi intestare la proroga della misura in oggetto. Si sente, quindi, obbligato a ritirare il suo articolo aggiuntivo, preannunciando la presentazione in Assemblea di un ordine del giorno che ne riproponga il contenuto.
Marialucia LOREFICE, presidente, prende atto del ritiro dell’articolo aggiuntivo Zangrillo 2.04.
Emanuela ROSSINI (MISTO-MIN.LING.), dopo avere ulteriormente approfondito con il sottosegretario Sisto la portata delle modifiche proposte al suo articolo aggiuntivo 2.017, lo riformula nel senso indicato dai relatori.
Nessun altro chiedendo di intervenire, le Commissioni approvano l’articolo aggiuntivo Emanuela Rossini 2.017.
Marialucia LOREFICE, presidente, segnala che l’emendamento Noja 2.31, appena approvato dalle Commissioni, ha una portata più ampia rispetto all’emendamento Marino 2.87, approvato nell’odierna seduta antimeridiana e che, pertanto, si renderà necessario un intervento nell’ambito delle correzioni di forma.
Fa, quindi, presente che i relatori hanno formulato la seguente proposta di correzioni di forma, ai sensi dell’articolo 90, comma 1, del Regolamento:
All’articolo 2:
ai commi 1, 2, primo periodo, e 4, le parole: «SARS Covid-19» sono sostituite dalla seguente: «SARS-CoV-2»;
al comma 1, come modificato dall’emendamento 2.87, le parole: «Il genitore di figlio convivente minore di anni sedici, ovvero di anni diciotto, qualora si tratti di figlio con disabilità, lavoratore dipendente,» sono sostituite dalle seguenti: «Il lavoratore dipendente genitore di figlio convivente minore di anni sedici,»;
al comma 2, primo periodo, le parole: «il genitore lavoratore dipendente di figlio convivente» sono sostituite dalle seguenti: «il lavoratore dipendente genitore di figlio convivente»;
al comma 3, primo periodo, le parole: «e, nei limiti» sono sostituite dalle seguenti: «, nel limite»;
al comma 4, dopo le parole: «articoli 32 e 33 del» sono inserite le seguenti: «testo unico di cui al» e le parole: «, e fino» sono sostituite dalla seguente: «fino»;
al comma 6:
al primo periodo, le parole: «gestione separata INPS,» sono sostituite dalle seguenti: «Gestione separata presso l’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS), di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335,», le parole: «alla categoria» sono sostituite dalle seguenti: «alle categorie» e le parole: «possono scegliere» sono sostituite dalle seguenti: «possono chiedere»;
al terzo periodo, dopo le parole: «per la comprovata iscrizione» sono inserite le seguenti: «dei figli»;
al quinto periodo, dopo le parole: «comma 355,» è inserita la seguente: «della»;
al sesto periodo, le parole: «e 4» sono sostituite dalle seguenti: «e 5»;
al comma 8:
al quarto periodo, dopo le parole: «al monitoraggio del» sono inserite le seguenti: «rispetto del»;
al quinto periodo, le parole: «che è stato raggiunto anche in via prospettica il limite di spesa» sono sostituite dalle seguenti: «il raggiungimento, anche in via prospettica, del limite di spesa».
All’articolo 3:
al comma 1, le parole: «indebitamento netto, in» sono sostituite dalle seguenti: «indebitamento netto, a»;
al comma 1, le parole: «di cui al comma 3» sono sostituite dalle seguenti: «di cui al comma 2»;
al comma 2:
all’alinea, le parole: «indebitamento netto, in» sono sostituite dalle seguenti: «indebitamento netto, a»;
alla lettera a), le parole: «e fabbisogno di» sono sostituite dalle seguenti: «e fabbisogno, a»;
al comma 4, dopo le parole: «dal presente» è inserita la seguente: «decreto».
Le Commissioni approvano la proposta di correzioni di forma predisposta dai relatori.
Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che, in assenza di obiezioni, la presidenza s’intende autorizzata al coordinamento formale del testo.
Nessuno chiedendo di intervenire per dichiarazione di voto, le Commissioni approvano la proposta di conferire ai relatori il mandato a riferire in senso favorevole all’Assemblea nonché di essere autorizzati a riferire oralmente in Assemblea.
Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che la presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle designazioni dei gruppi.
La seduta termina alle 15.15.
ELEZIONE DEL PRESIDENTE
Mercoledì 14 aprile 2021. — Presidenza della vicepresidente Renata POLVERINI, indi della presidente eletta Romina MURA.
La seduta comincia alle 13.20.
Variazioni nella composizione della Commissione.
Renata POLVERINI, presidente, comunica che sono entrati a far parte della Commissione i deputati Simone Baldelli, Daniela Cardinale, Wanda Ferro, Federico Fornaro, Roberto Rosso, Andrea Ruggieri, Francesco Silvestri, Matilde Siracusano e Annaelsa Tartaglione.
Fa presente, altresì, che è entrata a far parte della Commissione la deputata Silvana Snider, in sostituzione di Claudio Durigon, componente del Governo.
Comunica, inoltre, che hanno cessato di far parte della Commissione i deputati Pasquale Cannatelli, Ettore Guglielmo Epifani, Carlo Fatuzzo, Carmelo Lo Monte e Gianfranco Rotondi.
Indìce, quindi, la votazione per l’elezione del presidente.
Comunica il risultato della votazione:
Presenti e votanti… 43
Maggioranza assoluta dei voti… 22
Hanno riportato voti:
Romina Mura… 21
Simone Baldelli… 20
Antonio Viscomi… 1
Schede nulle… 0
Schede bianche… 1
Hanno preso parte alla votazione i deputati: Aiello, Amitrano, Baldelli, Barzotti, Bucalo, Carla Cantone, Caparvi, Cardinale, Ciprini, Cominardi, Costanzo, Cubeddu, D’Alessandro, Ferro, Fornaro, Frate, Giaccone, Gribaudo, Invidia, Lacarra, Lepri, Librandi, Menga, Minardo, Moschioni, Mura, Murelli, Musella, Pallini, Polverini, Rizzetto, Rosso, Ruggieri, Segneri, Serracchiani, Francesco Silvestri, Siracusano, Snider, Tartaglione, Tripiedi, Tucci, Viscomi e Zangrillo.
Renata POLVERINI, presidente, nessuno avendo raggiunto la maggioranza prescritta, indìce la votazione di ballottaggio tra i deputati Mura e Baldelli.
Comunica il risultato della votazione:
Presenti e votanti… 43
Hanno riportato voti:
Romina Mura… 23
Simone Baldelli… 19
Schede nulle… 1
SEDE REFERENTE
Mercoledì 14 aprile 2021. — Presidenza della presidente della XII Commissione, Marialucia LOREFICE. – Intervengono il sottosegretario di Stato per la salute, Andrea Costa, e la sottosegretaria di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Tiziana Nisini.
La seduta comincia alle 15.
DL 30/2021: Misure urgenti per fronteggiare la diffusione del COVID-19 e interventi di sostegno per lavoratori con figli minori in didattica a distanza o in quarantena.
C. 2945 Governo.
(Seguito dell’esame e rinvio).
Le Commissioni proseguono l’esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 13 aprile 2021.
Marialucia LOREFICE, presidente, si congratula con la neoeletta presidente della XI Commissione, onorevole Mura, alla quale formula i migliori auguri di buon lavoro.
Segnala che è stata avanzata la richiesta che la pubblicità dei lavori sia assicurata mediante l’attivazione dell’impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l’attivazione.
Comunica che gli onorevoli Testamento e Baroni sottoscrivono gli emendamenti a prima firma Sapia 1.4, 1.5, 2.59, 2.60 e 2.61, l’onorevole Sutto sottoscrive l’articolo aggiuntivo Gebhard 2.06 e l’onorevole Mollicone sottoscrive le seguenti proposte emendative a prima firma Bellucci: 1.26, 1.28, 1.29, 1.30, 1.27, 1.32, 1.018, 1.019, 2.102, 2.106, 2.103, 2.105, 2.104 e 2.107.
Avverte, poi, che è stato segnalato dalla deputata Bucalo che all’emendamento 2.38 a sua prima firma le parole: «della scuola pubblica o paritaria» devono intendersi sostituite dalle seguenti «della scuola pubblica e paritaria».
Comunica, inoltre, che è pervenuto il parere favorevole con osservazioni della Commissione Affari costituzionali.
Ricorda che nella seduta di ieri i relatori, deputato Novelli per la XII Commissione e deputata Mura per la XI Commissione, e il rappresentante del Governo hanno espresso i pareri sulle proposte emendative presentate all’articolo 1 ed è stato avviato il relativo esame, che riprenderà oggi dall’emendamento Bellucci 1.31.
Ricorda, altresì, che sono stati accantonati gli identici emendamenti Gavino Manca 1.3 e Cappellacci 1.19, nonché gli articoli aggiuntivi Bellucci 1.018 e 1.019. Questi ultimi, per analogia di materia, saranno esaminati insieme alle proposte emendative riferite all’articolo 2.
Chiede, quindi, ai relatori e al rappresentante del Governo di esprimere i rispettivi pareri sugli identici emendamenti Gavino Manca 1.3 e Cappellacci 1.19.
Roberto NOVELLI (FI), relatore per la XII Commissione, anche a nome della collega Mura, relatrice per la XI Commissione, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Gavino Manca 1.3 e Cappellacci 1.19, purché siano riformulati aggiungendo al comma 7-quater, dopo le parole: «costi di funzionamento» le parole: «al netto dei ricavi ottenuti dalle prestazioni».
Il sottosegretario Andrea COSTA esprime parere favorevole sulla proposta di riformulazione dei relatori.
Le Commissioni riprendono l’esame dall’emendamento Bellucci 1.31.
Paolo TRANCASSINI (FDI), intervenendo sull’emendamento Bellucci 1.31, sottolinea che esso mira a garantire l’apertura degli esercizi commerciali, obiettivo sostenuto da tutte le forze politiche, tanto in Aula quanto nelle piazze. Invita, quindi, i colleghi ad operare scelte coerenti con le proprie dichiarazioni pubbliche, sollecitando il Governo e i relatori a modificare il proprio parere o almeno ad accantonare la proposta emendativa in oggetto. Segnala che, agendo diversamente, la tanto proclamata solidarietà con le categorie economiche si ridurrebbe a un’ipocrita enunciazione di principio.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Bellucci 1.31 e De Martini 1.8.
Carmela BUCALO (FDI), illustrando l’emendamento Bellucci 1.28, di cui è cofirmataria, evidenzia che esso è coerente con gli obiettivi enunciati dallo stesso Ministro dell’istruzione in risposta a un question time del proprio gruppo: in quella sede, infatti, il Ministro ha assicurato una rapida ripresa dell’attività didattica in presenza per il 100 per cento degli studenti. Osserva che, anche in considerazione dell’impegno assunto dal Ministro, l’invito al ritiro dell’emendamento risulta ingiustificato.
Roberto NOVELLI (FI), relatore per la XII Commissione, anche a nome della collega Mura, precisa che l’invito al ritiro è giustificato dal fatto che sarebbe più opportuno avanzare tale proposta emendativa in sede di esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 44 del 2021, in corso di discussione al Senato.
Paolo TRANCASSINI (FDI) sottolinea che, stante l’apparente convergenza dei gruppi di maggioranza sul merito dell’emendamento, per ragioni di tempestività ed efficacia sarebbe opportuno approvarlo nella seduta odierna.
Le Commissioni respingono l’emendamento Bellucci 1.28.
Carmela BUCALO (FDI), intervenendo sull’emendamento Bellucci 1.29, di cui è cofirmataria, ne sottolinea la rilevanza e l’urgenza al fine di risolvere la situazione di gravissimo isolamento vissuta dagli studenti disabili e di promuovere la loro inclusione, incrementando la didattica digitale integrata ed evitando l’odiosa pratica delle classi differenziali. Pertanto, sollecita i relatori e il Governo a riconsiderare l’invito al ritiro.
Paolo TRANCASSINI (FDI) segnala che il tema dell’inclusione educativa dei disabili è una priorità anche a livello europeo. Risulta pertanto incomprensibile la scelta della maggioranza di non accogliere questo emendamento, che andrebbe approvato quanto meno nella parte che vieta l’istituzione di classi differenziali.
Graziano MUSELLA (FI), pur concordando sul merito della proposta emendativa, ribadisce che il provvedimento in esame non è lo strumento opportuno per recepire tali obiettivi.
Al riguardo, ricorda che l’articolo 1 si limita a disciplinare gli spostamenti e le misure applicabili con riferimento a un periodo circoscritto e oramai passato.
Le Commissioni respingono l’emendamento Bellucci 1.29.
Elena CARNEVALI (PD) sottoscrive l’emendamento Gavino Manca 1.3 e accetta la proposta di riformulazione avanzata dai relatori.
Antonio PALMIERI (FI) sottoscrive l’emendamento Cappellacci 1.19 e accetta la proposta di riformulazione avanzata dai relatori.
Paolo TRANCASSINI (FDI), esprime disappunto per il diverso trattamento a cui sono soggetti gli emendamenti presentati dall’opposizione.
Le Commissioni approvano gli identici emendamenti Gavino Manca 1.3 e Cappellacci 1.19, come riformulati.
Claudio BORGHI (LEGA), intervenendo sull’emendamento a sua prima firma 1.15, premette che non intende sollevare questioni politiche o assumere atteggiamenti provocatori.
Ricorda che, se in una prima fase le misure di restrizione della libertà personale, al netto delle sentenze dei tribunali, sono state introdotte con lo strumento dei decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, a seguito dell’approvazione di un emendamento proposto dal collega Ceccanti al decreto-legge n. 19 del 2020 si è introdotta la prassi delle comunicazioni preventive alle Camere da parte del Governo. Tuttavia, il fatto che le misure restrittive siano ora introdotte utilizzando lo strumento del decreto-legge restringe notevolmente la possibilità per il Parlamento di intervenire a monte del processo decisionale, riducendo il proprio ruolo a una mera validazione delle scelte assunte dall’Esecutivo. Pertanto, per tutelare le prerogative del Parlamento, occorre garantire che nelle varie «cabine di regia» che definiscono le misure restrittive sia rappresentato anche il Parlamento: i parlamentari, infatti, devono assumersi la responsabilità politica delle scelte e rispondere alle legittime rivendicazioni delle categorie produttive. Dichiarandosi disponibile ad accedere a una riformulazione che salvaguardi la finalità della proposta emendativa in oggetto, ribadisce l’esigenza di coinvolgere adeguatamente gli organi parlamentari nelle attività dei comitati tecnici che, pur non avendo alcuna legittimità democratica – e in taluni casi anche scarsa competenza – assumono decisioni di impatto così rilevante sulla vita delle persone e sull’economia del Paese.
Lisa NOJA (IV), intervenendo sull’emendamento Claudio Borghi 1.15, riconosce l’oggettività del problema di conciliare l’esigenza di intraprendere azioni tempestive per contrastare la pandemia con quella di rispettare il ruolo del Parlamento. Segnala, tuttavia, la necessità di rimanere nei limiti tracciati dalla Costituzione, mentre la soluzione proposta dall’emendamento in esame negherebbe al decreto-legge, la cui adozione verrebbe condizionata a una serie di passaggi di carattere politico e tecnico, il carattere di straordinaria necessità e urgenza che proprio la Costituzione riconosce a tale atto legislativo. Ritiene, quindi, ragionevole pensare ad introdurre uno strumento nuovo, per fronteggiare una situazione che i padri costituenti non potevano immaginare, ritenendo che l’esame del provvedimento in oggetto, in ragione del suo contenuto, non sia la sede più opportuna per discuterne.
Gilda SPORTIELLO (M5S), intervenendo sull’emendamento Claudio Borghi 1.15, pur comprendendo in parte le ragioni esposte dal proponente, evidenzia tuttavia come non esista nessuna circostanza che più della pandemia in atto rivesta i caratteri di straordinaria necessità e urgenza richiesti dalla Costituzione per l’adozione dei decreti-legge. Ritiene, inoltre, che sia ingiusto accusare il Parlamento e il Governo, che hanno affrontato con gli strumenti giuridici a disposizione un dramma come quello dell’emergenza sanitaria né, tantomeno, che ci si possa riferire alla cabina di regia con l’appellativo «schifezza», quando è solo la scienza che può aiutare la politica ad individuare la strada per il superamento della pandemia, come dimostra l’esperienza di diversi Paesi.
Paolo TRANCASSINI (FDI) ritiene che quello in discussione sia un tema molto serio, che dovrebbe essere affrontato prescindendo dalle appartenenze politiche. È innegabile che il Parlamento sia stato progressivamente marginalizzato e svuotato delle sue prerogative, come ha dimostrato la recente esperienza dell’esame della proposta del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Oggi i parlamentari vengono giudicati unicamente sulla base del numero di votazioni a cui partecipano, a prescindere dalla qualità della loro azione politica. È necessario, quindi, contrastare questa deriva, accentuata dall’abuso di determinati strumenti, quali i decreti-legge e i decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, con i quali il Governo sottopone al Parlamento decisioni solo da ratificare. Pertanto, poiché l’emendamento Claudio Borghi 1.15 costituisce un’occasione per affrontare il problema, auspica che le forze politiche rappresentate nelle Commissioni si adoperino perché sia approvato, anche riformulandone il testo.
Emanuela ROSSINI (MISTO-MIN.LING.) esprime la sua frustrazione perché le riflessioni dei colleghi sembrano prescindere dal quadro attuale della pandemia, che vede, da un lato, il Parlamento rivestire il ruolo di raccordo tra i diversi piani istituzionali – Stato, Regioni, Unione europea – e, dall’altro, le forze politiche partecipare alle decisioni, sia nella fase ascendente, nel processo di elaborazione delle norme, sia nella fase di approvazione delle stesse.
Bisogna, quindi, riconoscere che la pandemia ha imposto un nuovo ruolo al Parlamento, che risulta coerente con il nostro ordinamento, basato sul rapporto tra Stato e regioni, secondo le disposizioni recate dal Titolo V della Costituzione.
Antonio PALMIERI (FI) esprime apprezzamento per le argomentazioni addotte dalla collega Noja, che ha evidenziato problematiche a cui non è possibile rispondere con un emendamento riferito a un articolo che riguarda un periodo temporale oramai concluso.
Auspica, pertanto, che sia accolto l’invito al ritiro dell’emendamento Claudio Borghi 1.15 e che si affrontino le questioni rilevate in una sede più opportuna.
Massimiliano PANIZZUT (LEGA) chiede di poter accantonare l’emendamento Claudio Borghi 1.15, al fine di consentire di predisporre una riformulazione condivisa.
Elena CARNEVALI (PD), non condividendo la richiesta di accantonamento, preannuncia il voto contrario del suo gruppo all’emendamento Claudio Borghi 1.15 che, prevedendo l’utilizzo dei decreti-legge al posto dei decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, appare in contraddizione con le critiche all’abuso della decretazione d’urgenza più volte espresse da rappresentanti del gruppo Lega. Riconosce la necessità di trovare un equilibrio tra l’esigenza di contrasto dell’epidemia e quella del rispetto delle prerogative del Parlamento, ma ritiene che questa non sia la sede opportuna per farlo. Ricorda, infine, che in questa fase tutti i Paesi colpiti dalla pandemia hanno basato le proprie decisioni politiche sui pareri forniti dagli organi tecnico-scientifici.
Claudio BORGHI (LEGA) ritiene che la procedura di consultazione cui è subordinata l’adozione dei decreti-legge, delineata dal suo emendamento, non pregiudichi l’esigenza di intervenire con tempestività per fronteggiare le conseguenze della pandemia. Al contrario, la sua proposta mira al coinvolgimento di tutte le forze politiche rappresentate in Parlamento, anche quelle di minoranza che, nonostante quanto affermato dalla collega Rossini, non partecipano alla fase di formazione della decisione politica. Pertanto, avendo constatato che tutte le forze politiche concordano sulla necessità di affrontare il problema, ribadisce la richiesta di accantonare il suo emendamento 1.15, per verificare in quale modo, attraverso una riformulazione ovvero la trasformazione in un ordine del giorno, il tema possa trovare una soluzione.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge l’emendamento Claudio Borghi 1.15.
Marialucia LOREFICE, presidente, in considerazione dell’imminente inizio della seduta dell’Assemblea, rinvia il seguito dell’esame del provvedimento alla seduta convocata alle 19 della giornata odierna.
La seduta termina alle 15.55.
SEDE REFERENTE
Mercoledì 14 aprile 2021. — Presidenza della presidente della XII Commissione Marialucia LOREFICE. – Interviene il sottosegretario di Stato per la salute, Andrea Costa.
La seduta comincia alle 19.05.
DL 30/2021: Misure urgenti per fronteggiare la diffusione del COVID-19 e interventi di sostegno per lavoratori con figli minori in didattica a distanza o in quarantena.
C. 2945 Governo.
(Seguito dell’esame e rinvio).
Le Commissioni proseguono l’esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella odierna seduta pomeridiana.
Marialucia LOREFICE, presidente, comunica che è stata avanzata la richiesta che la pubblicità dei lavori sia assicurata mediante l’attivazione dell’impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l’attivazione.
Comunica, inoltre, che la deputata Barzotti sottoscrive l’emendamento a prima firma Invidia 2.76 e che sono state ritirate le proposte emendative Dori 1.01 e 1.02 e Versace 2.13.
Ricorda, infine, che nella precedente seduta di oggi è stato votato, da ultimo, l’emendamento Claudio Borghi 1.15 e che l’esame riprenderà pertanto dall’emendamento Sapia 1.5.
Francesco SAPIA (MISTO-L’A.C’È) illustra l’emendamento a sua prima firma 1.5, volto a consentire la graduale esclusione dalle limitazioni e dalle misure di contenimento per i soggetti che dimostrino di essere stati immunizzati contro il COVID-19, fermo restando l’obbligo di portare la mascherina e di mantenere il distanziamento nei locali pubblici o all’aperto, evidenziando come detta proposta emendativa si muova esattamente nella direzione perseguita dal Governo in ordine alla necessità di consentire progressive riaperture solo in condizioni di accertata sicurezza. Ne chiede pertanto l’accantonamento.
Le Commissioni respingono l’emendamento Sapia 1.5.
Rossana BOLDI (LEGA) ritira l’emendamento Fogliani 1.10, di cui è cofirmataria.
Marialucia LOREFICE, presidente, comunica che gli emendamenti Foscolo 1.9, Tuzi 1.25 e Giaccone 1.11 sono stati ritirati.
Rossana BOLDI (LEGA) illustra l’emendamento 1.6 a sua prima firma, volto a ripristinare la corrispondenza tra zone di rischio e misure di contenimento, anche al fine di valorizzare pienamente la classificazione effettuata dal Governo sulla base di precisi criteri scientifici, che ha avuto quindi traduzione normativa in successivi decreti-legge. Nel sottolineare come un effettivo rispetto della suddetta classificazione avrebbe consentito a molti territori di essere inquadrati come zone gialle già subito dopo le festività pasquali, onde permettere riaperture in sicurezza di alcune attività economiche, ritiene indispensabile evitare situazioni che possano generare ulteriore confusione. Dichiarandosi consapevole del fatto che il suo emendamento sarà respinto, segnala come sia nella piena prerogativa del Parlamento apportare modifiche puntuali e migliorative al provvedimento in discussione, tanto più dopo le note polemiche sorte in relazione utilizzo da parte del Governo, nella fase iniziale, del contestato strumento costituito dai decreti del Presidente del Consiglio dei ministri.
Le Commissioni respingono l’emendamento Boldi 1.6.
Marialucia LOREFICE, presidente, comunica che gli emendamenti Racchella 1.17 e Paolin 1.7 sono stati ritirati.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Montaruli 1.44, 1.38, 1.37 e 1.39.
Elena MURELLI (LEGA) ritira il suo emendamento 1.13.
Walter RIZZETTO (FDI), anche a nome della collega Bucalo, sottoscrive l’emendamento Murelli 1.13 e lo fa proprio.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Murelli 1.13 e Montaruli 1.43.
Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che l’articolo aggiuntivo D’Ippolito 1.014, constatata l’assenza dei presentatori, s’intende decaduto. Ricorda, altresì, che gli articoli aggiuntivi Bellucci 1.018 e 1.019 sono stati accantonati per essere esaminati insieme agli emendamenti riferiti all’articolo 2. Invita, quindi, i relatori e il ad esprimere il parere sulle proposte emendative riferite all’articolo 2.
Romina MURA (PD), relatrice per la XI Commissione, con riferimento alle proposte emendative riferite all’articolo 2, ringrazia preliminarmente i gruppi parlamentari per il prezioso lavoro svolto nella formulazione dei singoli emendamenti, che affrontano tematiche di assai rilevante attualità nel quadro dell’emergenza sanitaria. Fa tuttavia presente che, sia pure a malincuore, solo alcune di esse potranno costituire oggetto dell’espressione di un parere favorevole, anche in considerazione delle limitate risorse finanziarie disponibili, che potranno semmai essere reperite in un momento successivo nell’ambito delle iniziative predisposte dal Piano nazionale di ripresa e resilienza ovvero in occasione di prossimi scostamenti di bilancio che dovessero essere autorizzati dalle Camere. Ciò premesso, avverte che è tuttavia in corso una fattiva interlocuzione con il Governo ai fini delle opportune verifiche tecniche sulle singole proposte emendative, con particolare riferimento a quelle sulle quali sembrerebbe potersi registrare una sostanziale convergenza tra le diverse forze politiche in ordine a temi di interesse trasversale. In tale contesto, anche a nome del relatore per la XII Commissione, propone pertanto un rinvio alla seduta di domani dell’esame delle proposte emendative riferite all’articolo 2, in modo da poter disporre, alla luce della predetta interlocuzione, di un quadro più completo, anche con riferimento alla sussistenza di eventuali risorse finanziarie da destinare all’accoglimento di talune delle istanze rappresentate dalle proposte emendative medesime, che consenta di formulare pertanto un parere ponderato e maggiormente ragionato sulle stesse.
Walter RIZZETTO (FDI), pur apprezzando la sincerità della posizione espressa dalla relatrice Mura e condividendo l’opportunità di un maggiore approfondimento su talune delle proposte emendative riferite all’articolo 2, dubita tuttavia che l’interlocuzione in corso con il Governo potrà condurre all’accoglimento anche delle proposte emendative presentate dall’opposizione. Nel prendere comunque atto della mancanza, allo stato attuale, dei pareri da parte dei relatori e del Governo sugli emendamenti riferiti all’articolo 2, sottolinea l’irritualità di tale circostanza, considerata da un lato la sostanziale esiguità delle proposte emendative in questione, dall’altro la ristrettezza dei residui tempi di esame, tenuto conto del fatto che il provvedimento risulta calendarizzato per la discussione in Assemblea a partire dalla prossima settimana. Preannuncia, altresì, a l’intenzione del gruppo Fratelli d’Italia di procedere comunque ad una illustrazione delle proprie proposte emendative, pur rivendicando l’assenza di qualsivoglia atteggiamento ostruzionistico, come finora ampiamente dimostrato.
Romina MURA (PD), relatrice per la XI Commissione, chiarisce che, in realtà, su diversi emendamenti riferiti all’articolo 2 sarebbe possibile esprimere sin d’ora i pareri, ma evidenzia come il rinvio dell’esame alla giornata di domani consentirebbe di avere un quadro più definito e, soprattutto, di dirimere alcuni punti critici che ancora permangono rispetto a proposte emendative sulle quali sembrerebbe, come in precedenza sottolineato, potersi realizzare una sostanziale ed auspicabile convergenza tra i diversi gruppi parlamentari.
Walter RIZZETTO (FDI) osserva come, in alternativa alla proposta avanzata dalla relatrice, si potrebbe ipotizzare di impiegare utilmente la seduta odierna per esaminare, se non altro, quelle proposte emendative rispetto alle quali i pareri fossero già definiti.
Massimiliano PANIZZUT (LEGA), alla luce delle motivazioni addotte dalla relatrice Mura concorda con la proposta di rinvio dell’esame alla seduta di domani, da convocare auspicabilmente nella prima parte della mattinata.
Elena CARNEVALI (PD) condivide le indicazioni metodologiche proposte dalla relatrice Mura, evidentemente volte a favorire la definizione di un quadro complessivo sulle proposte emendative ancora da esaminare, concordando quindi con la proposta di rinviarne l’esame alla seduta di domani.
Marialucia LOREFICE, presidente, preso atto di quanto rappresentato dalla relatrice Mura, secondo cui sarebbero ancora in corso valutazioni tecniche con il Governo tali da consigliare un rinvio dell’esame del provvedimento alla seduta di domani, onde disporre di un quadro definitivo in merito alla formulazione dei pareri da esprimere sulle proposte emendative riferite all’articolo 2, rinvia il seguito dell’esame del provvedimento alla seduta di domani.
La seduta termina alle 19.30.
SEDE REFERENTE
Martedì 13 aprile 2021. — Presidenza della presidente della presidente della XII Commissione, Marialucia LOREFICE. – Interviene il sottosegretario di Stato per la salute, Andrea COSTA.
La seduta comincia alle 15.35.
DL 30/2021: Misure urgenti per fronteggiare la diffusione del COVID-19 e interventi di sostegno per lavoratori con figli minori in didattica a distanza o in quarantena.
C. 2945 Governo.
(Seguito dell’esame e rinvio).
Le Commissioni proseguono l’esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 12 aprile 2021.
Marialucia LOREFICE, presidente, comunica che è stata avanzata la richiesta che la pubblicità dei lavori sia assicurata mediante l’attivazione dell’impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l’attivazione.
Avverte che sono state presentate alcune richieste di revisione dei giudizi di inammissibilità di talune proposte emendative pronunciati nella seduta di ieri. Al riguardo, considerati il contenuto del decreto-legge in oggetto e i criteri in base ai quali è stata effettuata la valutazione di ammissibilità, già richiamati nella seduta di ieri, la Presidenza ritiene di dover confermare le pronunce di inammissibilità oggetto delle richieste di revisione.
Avverte, inoltre, che sul provvedimento in esame sono pervenuti, oltre al parere del Comitato per la legislazione, i pareri favorevoli delle Commissioni II, IV, VII e X, il parere favorevole, con un’osservazione, della Commissione per le questioni regionali, nonché il parere favorevole, con una condizione, della V Commissione.
Dà, quindi, la parola ai relatori, deputata Mura per la XI Commissione e deputato Novelli per la XII Commissione, invitandoli ad esprimere i pareri sulle proposte emendative presentate, a partire da quelle riferite all’articolo 1.
Roberto NOVELLI (FI), relatore per la XII Commissione, anche a nome della collega Mura, relatrice per la XI Commissione, rileva preliminarmente che l’articolo 1 del decreto-legge ha introdotto disposizioni vigenti fino allo scorso 6 aprile e che, per il successivo periodo dal 7 al 30 aprile, il Governo ha adottato il decreto-legge n. 44 del 2021, attualmente all’esame del Senato. Pertanto, il parere dei relatori sulle proposte emendative riferite a tale articolo è condizionato dalla circostanza per cui la gran parte di esse fa riferimento ad un periodo temporale oramai trascorso. Fatta questa premessa, invita al ritiro degli emendamenti Bellucci 1.26, Ferro 1.33, Maschio 1.36, Ianaro 1.22 e 1.23, Murelli 1.14, Rizzetto 1.18, Ruggiero 1.24, Zolezzi 1.21, Bellucci 1.30 e 1.31, De Martini 1.8, Bellucci 1.28 e 1.29, precisando che altrimenti il parere è da intendersi contrario. Propone, quindi, l’accantonamento degli identici emendamenti Gavino Manca 1.3 e Cappellacci 1.19. Invita altresì al ritiro degli emendamenti Claudio Borghi 1.15, Sapia 1.5, Fogliani 1.10, Foscolo 1.9, Tuzi 1.25, Giaccone 1.11, Boldi 1.6, Racchella 1.17, Montaruli 1.44, Paolin 1.7, Montaruli 1.38, 1.37 e 1.39, Murelli 1.13 e Montaruli 1.43, precisando che altrimenti il parere è da intendersi contrario. Invita, quindi, al ritiro degli articoli aggiuntivi Dori 1.01 e 1.02 e D’Ippolito 1.014, precisando che altrimenti il parere è da intendersi contrario. Propone, infine, l’accantonamento degli articoli aggiuntivi Bellucci 1.018 e 1.019 in quanto, riguardando temi maggiormente riconducibili all’articolo 2, reputa più opportuno esaminarli insieme alle proposte emendative riferite a tale articolo.
Il sottosegretario Andrea COSTA esprime parere conforme a quello dei relatori.
Marialucia LOREFICE, presidente, prima di procedere alle votazioni, segnala che le Commissioni riunite, nella seduta odierna, avviano la sperimentazione della nuova modalità di gestione delle sedute attraverso strumenti digitali. Precisa che si tratta di un processo di innovazione e di trasformazione digitale che – auspica – oltre a dare la possibilità a tutti i deputati di seguire meglio i lavori, contribuirà alla trasparenza degli stessi e alla condivisione delle informazioni essenziali tra tutti i soggetti interessati.
Nicola STUMPO (LEU), intervenendo sull’ordine dei lavori, avendo constatato l’omogeneità dei pareri dei relatori e del Governo e considerata la motivazione alla base degli stessi fornita dal relatore Novelli, chiede che i gruppi di maggioranza chiariscano se intendono procedere al ritiro delle proposte emendative da loro presentate, in modo tale che l’esame delle Commissioni possa concentrarsi sulle proposte emendative dell’opposizione.
Gilda SPORTIELLO (M5S), ritenendo congrua la richiesta avanzata dal deputato Stumpo, preannuncia il ritiro delle proposte emendative riferite all’articolo 1 presentate da deputati del gruppo Movimento 5 Stelle facenti parte della XII Commissione.
Massimiliano PANIZZUT (LEGA) non accoglie la richiesta del deputato Stumpo, ritenendo che si debba procedere all’esame di ciascuna proposta emendativa.
Elena CARNEVALI (PD) ritiene condivisibile la proposta del collega Stumpo, pur rappresentando il fatto che non ci sono proposte emendative ammissibili del gruppo Partito Democratico riferite all’articolo 1.
Nicola STUMPO (LEU) chiede una breve sospensione dei lavori delle Commissioni, al fine di consentire ai gruppi di maggioranza di verificare le rispettive posizioni, alla luce del dissenso espresso dal gruppo Lega rispetto a una proposta accolta dagli altri gruppi della medesima maggioranza.
Walter RIZZETTO (FDI) reputa incomprensibili le motivazioni alla base della richiesta di sospensione della seduta, per consentire alla maggioranza di ricomporre le sue divisioni interne, dal momento che il gruppo Fratelli d’Italia, l’unica opposizione presente in Parlamento, ha assicurato di non avere alcuna intenzione di ostacolare il corretto andamento dei lavori.
Massimiliano PANIZZUT (LEGA) ribadisce l’opportunità che le Commissioni esaminino tutte le proposte emendative riferite all’articolo 1.
Massimo Enrico BARONI (MISTO-L’A.C’È), sottolineando che nel gruppo Misto vi è una consistente componente che non sostiene il Governo, nonostante il deputato Rizzetto abbia cercato di accreditare il gruppo Fratelli d’Italia come l’unica opposizione presente in Parlamento, esprime il suo rammarico per quello che giudica un tentativo di forzare il regolamento e di strozzare il dibattito su temi di interesse trasversale, la cui discussione consentirebbe a tutti, maggioranza e opposizioni, di offrire il proprio contributo alla soluzione dei gravissimi problemi che affliggono il Paese nella fase attuale. Dopo aver ricordato come sia necessario acquisire il consenso dei firmatari degli emendamenti che si intendono ritirare, chiede maggiore rispetto per i deputati che hanno presentato le loro proposte con l’intenzione di richiamare l’attenzione delle Commissioni su argomenti di tale rilevanza. Per tali motivi, dichiara di essere d’accordo con il collega Panizzut, che ha chiesto che le Commissioni esaminino tutte le proposte emendative presentate all’articolo 1.
Elena MURELLI (LEGA) chiarisce che il gruppo Lega sarebbe disponibile al ritiro delle proposte emendative presentate fatti salvi tre emendamenti, in ordine ai quali reputa opportuno che le Commissioni si esprimano.
Marialucia LOREFICE, presidente, avendo appurato che il deputato Stumpo insiste nella richiesta di sospendere brevemente i lavori, chiede che tutti i gruppi si esprimano chiaramente sul punto.
Walter RIZZETTO (FDI), a nome del gruppo Fratelli d’Italia, esprime parere contrario sulla proposta di sospensione della seduta.
Gilda SPORTIELLO (M5S) e Elena CARNEVALI (PD), a nome dei rispettivi gruppi, esprimono parere favorevole sulla proposta di sospensione della seduta.
Roberto BAGNASCO (FI), a nome del suo gruppo, e Fabiola BOLOGNA (MISTO-C!-PP), a nome della componente del gruppo Misto di cui fa parte, esprimono parere contrario sulla proposta di sospensione della seduta.
Camillo D’ALESSANDRO (IV), a nome del suo gruppo, esprime parere favorevole sulla proposta di sospensione della seduta.
Rossana BOLDI (LEGA), ribadendo la contrarietà alla richiesta di sospensione della seduta, sottolinea come la Lega reputi opportuno che siano esaminate e votate tre proposte emendative alle quali annette una grande importanza. Pur dichiarandosi consapevole del fatto che la divergenza di opinioni all’interno della maggioranza ne impedirà l’approvazione, sottolinea comunque il valore della discussione su determinati emendamenti.
Walter RIZZETTO (FDI), constatando la difficoltà di tenuta della maggioranza sulle proposte emendative della Lega, ribadisce come le Commissioni debbano esaminare ciascuna proposta emendativa, anche se facente riferimento a un periodo temporale superato. Fa presente, peraltro, che il suo gruppo potrebbe fare propri gli emendamenti presentati da altri gruppi e ritirati in seduta, ostacolando la celerità dei lavori.
Flora FRATE (MISTO-A-+E-RI), a nome della componente del gruppo Misto alla quale appartiene, esprime parere favorevole sulla proposta di sospensione della seduta.
Marialucia LOREFICE, presidente, avendo constatato l’orientamento favorevole alla richiesta di sospensione della seduta, formulata dal deputato Stumpo, da parte di un numero di gruppi che rappresenta la maggioranza dei componenti delle Commissioni, dispone una breve sospensione della seduta, che riprenderà alle ore 16,20.
La seduta, sospesa alle 16.05, riprende alle 16.20.
Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che le Commissioni procederanno all’esame delle proposte emendative riferite all’articolo 1.
Marcello GEMMATO (FDI) raccomanda l’approvazione dell’emendamento Bellucci 1.26, di cui è cofirmatario, volto a prevedere che le misure che limitano la libertà personale degli italiani debbano essere introdotte esclusivamente con atti aventi forza di legge. Al riguardo, ricorda come proposte emendative di analogo siano sono state presentate anche in relazione ad altri provvedimenti recanti misure volte a fronteggiare la diffusione del COVID-19.
Le Commissioni respingono l’emendamento Bellucci 1.26.
Walter RIZZETTO (FDI) illustra l’emendamento Ferro 1.33, di cui è cofirmatario, avente la finalità di permettere lo svolgimento dei servizi di cura degli animali d’affezione.
Osserva che i limiti attualmente posti all’erogazione di tali servizi derivano da un errore nell’elencazione dei codici ATECO delle attività consentite, che risale ad altri provvedimenti.
Chiede, quindi, di accantonare tale emendamento al fine di rivedere il parere espresso, richiamando la grave problematicità connessa a tale questione, anche al fine di evitare che, nel caso di una non auspicabile introduzione di nuove limitazioni in un prossimo futuro, l’errore commesso continui a produrre i suoi effetti.
Roberto NOVELLI (FI), relatore per la XII Commissione, dichiarandosi d’accordo in linea di principio sull’importanza dell’attività svolta dal settore economico oggetto dell’emendamento Ferro 1.33, ribadisce che la disposizione all’interno della quale si inserirebbe tale proposta normativa ha cessato di produrre effetti lo scorso 6 aprile.
Walter RIZZETTO (FDI) reitera la sua richiesta di accantonare l’emendamento Ferro 1.33, al fine di individuare una soluzione volta a sanare un errore commesso attraverso i provvedimenti precedentemente adottati.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Ferro 1.33 e Maschio 1.36.
Marialucia LOREFICE, presidente, comunica che gli emendamenti Ianaro 1.22 e 1.23 sono stati ritirati dalla presentatrice.
Elena MURELLI (LEGA) illustra l’emendamento a sua prima firma 1.14, volto a consentire ai presidenti delle regioni l’applicazione di misure meno restrittive nelle aree e nelle province in cui l’incidenza cumulativa settimanale dei contagi è inferiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti. Segnala, al riguardo, che in alcune realtà territoriali, quale, ad esempio, la provincia di Piacenza, nell’attuale fase pandemica il numero dei contagi è nettamente inferiore a quello di altre aree della stessa regione e che, pertanto, sarebbe possibile l’adozione di misure meno rigide.
Massimo Enrico BARONI (MISTO-L’A.C’È) osserva che l’emendamento 1.14 consente di porre in rilievo una problematica connessa alla previsione della cosiddetta zona rossa. Ricorda, infatti, che per l’adozione di misure restrittive era stato previsto un algoritmo basato su 21 parametri mentre successivamente tale approccio è stato radicalmente modificato, prevedendo che sia sufficiente il solo valore dell’incidenza cumulativa dei contagi rispetto agli abitanti. Nel ritenere che andrebbe fatta chiarezza rispetto a questo aspetto, ricorda, inoltre, che non sono disponibili i dati disaggregati forniti dalle regioni, ciò che consentirebbe di effettuare una valutazione indipendente sull’andamento della pandemia. Rileva, quindi, una forte confusione dell’operato del Governo in tale ambito.
Elena CARNEVALI (PD) preannuncia il voto contrario del suo gruppo sull’emendamento Murelli 1.14, ricordando che il decreto-legge n. 44 del 2021, attualmente all’esame del Senato, già prevede la possibilità un allentamento delle misure restrittive all’interno di aree individuate nell’ambito delle regioni sulla base di specifici parametri.
Evidenzia, quindi, come il decreto-legge in esame sia stato approvato dal Consiglio dei Ministri, quindi anche con il sostegno dei Ministri appartenenti al gruppo della Lega. Ferma restando la legittimità di promuovere un determinato indirizzo politico, ravvisa una contraddizione nell’atteggiamento del gruppo della Lega nel momento in cui non procede al ritiro di un emendamento sul quale è stato espresso un parere in tal senso da parte sia dei relatori che del rappresentante del Governo.
Sottolinea che non appare corretto delineare una contrapposizione tra fautori dell’apertura o della chiusura delle varie attività economiche, mentre il tema dovrebbe essere quello di garantire una data certa per assicurare una ripresa in sicurezza delle predette attività.
Osserva, inoltre, che la maggioranza si è fatta carico di promuovere un approccio più flessibile attraverso il richiamato decreto-legge n. 44, mentre il provvedimento in esame, per quanto concerne l’articolo 1, ha cessato di produrre i suoi effetti lo scorso 6 aprile. Rileva, pertanto, che l’emendamento in discussione sembra rappresentare esclusivamente un’opportunità politica per porre in rilievo una contrapposizione all’interno delle forze che sostengono l’attuale Governo, segnalando che sarebbe invece opportuno tenere un atteggiamento più coerente.
Claudio BORGHI (LEGA), replicando alle osservazioni formulate dalla deputata Carnevali, osserva che la costituzione di un Governo con un’ampia maggioranza non implica un’esautorazione del ruolo del Parlamento, che conserva invece il pieno diritto di modificare le proposte provenienti dall’Esecutivo. Nel ricordare che i parlamentari sono ripetutamente chiamati in causa dai cittadini che li hanno eletti, che chiedono ragione dell’impatto delle norme approvate sulla loro vita quotidiana, rileva che, se le Camere non hanno una reale voce in capitolo, si trasformano in un organismo di fatto inutile.
Ricorda, inoltre, che la proposta di prevedere una maggiore flessibilità all’interno delle regioni proviene in primo luogo dal presidente dell’Emilia-Romagna Bonaccini, esponente del Partito Democratico, osservando che tale forza politica appare evidentemente caratterizzata da approcci differenti al suo interno. Ribadisce che la proposta emendativa in esame ha come unica finalità quella di consentire ai presidenti di regione di assumersi la responsabilità delle proprie decisioni, sia nel senso di introdurre misure più restrittive sia di permettere alcune riaperture.
Sulla base di tali considerazioni, chiede di accantonare l’emendamento Murelli 1.14.
Walter RIZZETTO (FDI) chiede di poter sottoscrive l’emendamento Murelli 1.14, dichiarando di condividere le considerazioni svolte dal collega Borghi. Osserva, tuttavia, che tale posizione da parte del gruppo della Lega appare contraddittoria rispetto al voto contrario espresso sull’emendamento Ferro 1.33, appena respinto dalle Commissioni.
Graziano MUSELLA (FI) invita ad affrontare la tematica oggetto della proposta in discussione con ragionevolezza, reputando molto pericoloso consentire alle singole regioni la facoltà di introdurre non solo misure più restrittive ma anche di allentare i vincoli previsti a livello nazionale. Preannuncia, quindi, un voto contrario sull’emendamento Murelli 1.14.
Le Commissioni, con diverse votazioni, respingono gli emendamenti Murelli 1.14 e Rizzetto 1.18.
Marialucia LOREFICE, presidente, comunica che l’emendamento Ruggiero 1.24 è stato ritirato dalla presentatrice.
Constata, quindi, l’assenza dei presentatori dell’emendamento Zolezzi 1.21: s’intende che vi abbiano rinunciato.
Walter RIZZETTO (FDI) raccomanda l’approvazione dell’emendamento Bellucci 1.30, di cui è cofirmatario, ritenendo che il tema sollevato da quest’ultimo non possa considerarsi risolto con il richiamato decreto-legge n. 44, segnalando, inoltre, che tale provvedimento non è stato ancora convertito in legge ed è, pertanto, suscettibile di ulteriori modifiche. Nel porre in evidenza l’importanza di consentire la riapertura dei luoghi in cui si svolgono attività sportive nelle regioni che non sono zona rossa e nel rispetto delle misure di prevenzione, invita le altre forze politiche a condividere una proposta di buon senso.
Marcello GEMMATO (FDI), nel ribadire che l’emendamento 1.30 propone la riapertura dei centri sportivi solo con condizioni ben definite, ricorda che i gestori degli impianti si sono assunti il compito gravoso di adeguare gli stessi al fine di assicurare le misure di prevenzione, salvo poi dover subire una chiusura di lunga durata anche all’interno delle cosiddette zone gialle. Ricorda, inoltre, che la pratica sportiva contribuisce alla tutela della salute della popolazione.
Roberto NOVELLI (FI), relatore per la XII Commissione, segnala che tutti i parlamentari condividono l’attenzione e la preoccupazione per la difficile condizione in cui si trovano molti settori economici, a partire proprio dai centri in cui si pratica l’attività sportiva.
Compito della politica è quello di intervenire nel processo legislativo individuando i tempi e i provvedimenti attraverso i quali apportare le necessarie correzioni e integrazioni.
Ribadisce, pertanto, che il provvedimento in discussione non costituisce la sede opportuna per un intervento in tal senso, segnalando il rischio che una contrapposizione in quest’ambito possa rappresentare un segnale pericoloso. Nel ribadire che il Governo e tutte le forze politiche promuovono la riapertura del numero più ampio di attività in tempi certi, invita a perseguire tale obiettivo con senso di responsabilità.
Walter RIZZETTO (FDI), nel condividere l’appello al senso di responsabilità, osserva come quest’ultimo debba valere in tutte le direzioni. Al riguardo, segnala l’assenza di un efficace piano di prevenzione relativo ai trasporti, evidenziando come gli utenti dei servizi pubblici si trovino costretti a viaggiare in mezzi affollati, con una rilevante presenza del virus. Si dichiara, quindi, disponibile a ritirare l’emendamento 1.30, al fine di trasformarlo in un ordine del giorno, purché vi sia un inequivoco impegno del Governo nel senso di un suo pieno accoglimento.
Il sottosegretario Andrea COSTA, recependo la sollecitazione del deputato Rizzetto, manifesta disponibilità ad accogliere un ordine del giorno relativo al tema oggetto dell’emendamento Bellucci 1.30 nel corso dell’esame del provvedimento in Assemblea.
Walter RIZZETTO (FDI) ritira l’emendamento Bellucci 1.30, di cui è cofirmatario.
Marialucia LOREFICE, presidente, in considerazione dell’imminente ripresa dei lavori dell’Assemblea, rinvia il seguito dell’esame del provvedimento ad altra seduta.
La seduta termina alle 16.55.
SEDE REFERENTE
Lunedì 12 aprile 2021. — Presidenza della presidente della XII Commissione, Marialucia LOREFICE. – Interviene la sottosegretaria di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Tiziana Nisini.
La seduta comincia alle 16.10.
DL 30/2021: Misure urgenti per fronteggiare la diffusione del COVID-19 e interventi di sostegno per lavoratori con figli minori in didattica a distanza o in quarantena.
C. 2945 Governo.
(Seguito dell’esame e rinvio).
Le Commissioni proseguono l’esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 31 marzo 2021.
Marialucia LOREFICE, presidente, ricorda che nella seduta del 31 marzo scorso si è concluso l’esame preliminare del provvedimento.
Ricorda, altresì, che alle ore 11 di giovedì 8 aprile 2021 è scaduto il termine per la presentazione delle proposte emendative; avverte che ne sono state presentate 203, alcune delle quali presentano profili di criticità relativamente alla loro ammissibilità.
Al riguardo ricorda che, trattandosi di un decreto-legge, il regime di ammissibilità delle proposte emendative è stabilito dall’articolo 96-bis, comma 7, del Regolamento, ai sensi del quale non possono ritenersi ammissibili le proposte emendative che non siano strettamente attinenti alle materie oggetto dei decreti-legge all’esame della Camera.
La necessità di rispettare rigorosamente tali criteri si impone ancor più a seguito delle sentenze della Corte costituzionale n. 22 del 2012, n. 32 del 2014, dell’ordinanza n. 34 del 2013 e della sentenza n. 5 del 2018.
Alla luce di tali considerazioni, la presidenza ritiene che debbano considerarsi inammissibili per estraneità di materia le seguenti proposte emendative: Bellucci 1.27, diretto a prevedere l’integrazione delle strutture residenziali per anziani con le strutture di continuità territoriale assistenziale extraospedaliera; Butti 1.2, diretto a prevedere che determinate comunicazioni dei gestori di servizi di pubblica utilità e degli operatori di telefonia possano avvenire, oltre che tramite raccomandata con avviso di ricevimento, anche con qualsiasi altra forma utilizzabile prevista per l’adesione al contratto o il recesso dallo stesso; Bordo 1.1, volto a introdurre l’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari e socio-sanitari; Grillo 1.20, diretto a disciplinare la concessione di licenze obbligatorie in periodo di emergenza sanitaria per l’uso non esclusivo di diritti di proprietà intellettuale relativi a medicinali o a dispositivi medici ritenuti essenziali; Sapia 1.4 che, allo scopo di garantire la somministrazione dei vaccini a tutti i cittadini, sospende fino al termine dell’emergenza sanitaria gli effetti derivanti dalla registrazione dei brevetti sui medesimi; Cirielli 1.35 che, per finalità di controllo del territorio connessa all’emergenza epidemiologica, autorizza l’assunzione straordinaria di personale dei comparti difesa, sicurezza e soccorso pubblico mediante scorrimento fino ad esaurimento delle graduatorie in corso di validità; Gemmato 1.34, diretto a prorogare fino al 31 dicembre 2023 la facoltà di trattenimento in servizio dei dirigenti medici e del personale sanitario e socio-sanitario anche dopo il raggiungimento dei requisiti per il collocamento in quiescenza; Bellucci 1.32, volto a riconoscere un contributo in favore dei servizi per le dipendenze patologiche e dei dipartimenti di salute mentale e neuropsichiatria infantile per l’assunzione di medici, infermieri, psicologi ed educatori; Dara 1.16, diretto a incidere sulla facoltà di conferire incarichi retribuiti al personale sanitario in quiescenza; Montaruli 1.41 e 1.40, diretti a prevedere la pubblicazione da parte del Ministero della salute dei dati riguardanti le problematiche di salute mentale; Montaruli 1.42, diretto a prevedere la pubblicazione da parte del Ministero della salute delle attività e dei risultati del tavolo tecnico della salute mentale istituito con decreto del 26 gennaio 2021; Giaccone 1.12, in quanto reca disposizioni concernenti lo svolgimento delle elezioni degli organi delle città metropolitane, dei presidenti delle province e dei consigli provinciali; Piccoli Nardelli 1.04, diretto a disciplinare la mobilità interregionale dei dirigenti scolastici; Piccoli Nardelli 1.03, diretto a disciplinare l’assegnazione provvisoria, per l’anno scolastico 2021/2022, dei docenti assunti in ruolo con decorrenza 2020/2021; Bucalo 1.09, 1.07 e 1.08, volti a disciplinare la mobilità straordinaria del personale docente e il blocco quinquennale dei docenti di ruolo; Frassinetti 1.010, in quanto interviene sulla mobilità straordinaria dei dirigenti scolastici; Paolin 1.013, che istituisce presso il Ministero dell’interno il Fondo di solidarietà sociale per l’emergenza da COVID-19, finanziato con una donazione mensile volontaria di un euro da parte dei lavoratori pubblici e privati; Di Muro 1.012, che istituisce nello stato di previsione del Ministero della salute un Fondo per la realizzazione delle «stanze degli abbracci» nelle residenze sanitarie assistenziali e in tutte le strutture riabilitative e residenziali pubbliche e private, con una dotazione iniziale di 20 milioni di euro per l’anno 2021; Panizzut 1.011, diretto a inserire tra le categorie con accesso prioritario alle vaccinazioni i soggetti che sono stati esposti all’amianto; Delmastro Delle Vedove 1.017, che dispone la riapertura dei termini per la partecipazione all’esame di abilitazione alla professione di avvocato per l’anno 2020; D’Arrando 1.016 e 1.015, diretti ad incidere sulla disciplina dello stato giuridico e sull’accesso al pensionamento del personale socio-sanitario; Marino 2.92 che, fino alla conclusione della situazione emergenziale, dispone la sospensione delle visite per l’accertamento sanitario degli stati di invalidità e disabilità e il mantenimento dei diritti riconosciuti; Plangger 2.6 e 2.15, che rinviano il termine di presentazione delle domande relative all’accesso al pensionamento per i lavoratori precoci; Palmisano 2.011, in quanto modifica l’articolo 501-bis del codice penale, in materia di manovre speculative su merci; gli identici articoli aggiuntivi Gariglio 2.03 e Rizzetto 2.07, in quanto modificano le disposizioni che sospendono decurtazioni, penali e sanzioni applicabili alle imprese di trasporto pubblico locale in ragione dei minori servizi offerti a causa della pandemia; Grippa 2.012, in quanto detta disposizioni in materia di esonero contributivo per gli imprenditori agricoli; Emanuela Rossini 2.016, che detta disposizioni in materia di visite alle persone detenute durante l’emergenza epidemiologica; Federico 2.013 e 2.014, in quanto dettano disposizioni concernenti la struttura commissariale della regione Molise in materia sanitaria.
Avverte che il termine per i ricorsi avverso le pronunce di inammissibilità è fissato alle ore 19 di oggi.
Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell’esame del provvedimento in titolo ad altra seduta.
La seduta termina alle 16.20.