GIOVEDÌ 4 LUGLIO 2024
209ª Seduta
Presidenza del Presidente
La seduta inizia alle ore 9,10.
IN SEDE REFERENTE
(1161) Conversione in legge del decreto-legge 7 giugno 2024, n. 73, recante misure urgenti per la riduzione dei tempi delle liste di attesa delle prestazioni sanitarie
(Seguito dell’esame e rinvio)
Prosegue l’esame, sospeso nella seduta pomeridiana di ieri.
Il presidente ZAFFINI dà conto della presentazione degli ordini del giorno e degli emendamenti riferiti al decreto-legge in esame, pubblicati in allegato. Avverte quindi che si procederà all’illustrazione degli emendamenti.
Intervenendo sugli emendamenti riferiti all’articolo 1, il senatore MAZZELLA (M5S), pone in evidenza la necessità di misure specificamente volte a promuovere l’appropriatezza delle prestazioni, essenziale alla migliore gestione delle liste d’attesa. In particolare, il relativo monitoraggio dovrebbe essere assicurato a livello delle singole Regioni e delle singole strutture sanitarie. Occorre inoltre prevedere un’idonea valutazione quali-quantitativa, anche in riferimento alle prestazioni erogate in regime di libera professione intramuraria. Inoltre, la valutazione delle prestazioni deve essere assicurata nell’ambito dei percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali definiti dalle Regioni.
Risulta poi opportuno disporre una cadenza prestabilita per quanto riguarda il monitoraggio delle prestazioni in ambito reumatologico e risulta essenziale inquadrare il monitoraggio nel contesto degli specifici setting in cui sono comprese le singole prestazioni.
In relazione all’emendamento 2.18, pone in evidenza la finalità di prevenire conflitti tra Stato e Regioni e di prevedere l’intervento degli organi specificamente competenti nei casi di applicazione di sanzioni. L’emendamento 2.14 dispone in merito alla possibilità di misure sanzionatorie e premiali nei confronti dei responsabili ai livelli regionale o aziendale.
La senatrice CASTELLONE (M5S) interviene innanzitutto sull’emendamento 3.9, volto alla previsione di istituti di alta specializzazione dotati di propri centri unici di prenotazione in grado di interagire con i sistemi di prenotazione regionali. Inoltre, l’emendamento 3.15 vincola l’accreditamento delle strutture sanitarie private al requisito del rinnovo contrattuale per il personale, mentre l’emendamento 3.50 prevede un sistema di premialità e di penalità per i direttori generali in conseguenza degli esiti della gestione delle liste d’attesa.
L’emendamento 3.0.5 dispone in ordine al finanziamento del Servizio sanitario nazionale, con l’obiettivo di portarne il livello al sette per cento del PIL utilizzando le risorse reperibili attraverso la tassazione degli extraprofitti e il recupero dell’evasione fiscale, nonché per mezzo dell’efficientamento della stessa spesa sanitaria e dell’innalzamento dell’imposizione fiscale sui tabacchi.
La ripartizione del fondo sanitario nazionale costituisce l’oggetto dell’emendamento 3.0.6, il quale, allo scopo di superare le attuali sperequazioni territoriali, prevedendo il superamento della spesa storica in favore di un criterio basato sui livelli di deprivazione sociale.
Il senatore MAZZELLA (M5S) richiama l’attenzione sull’emendamento 4.0.16, volto all’istituzione di pancreas unit, in quanto strumenti necessari a superare le carenze nella cura delle neoplasie pancreatiche.
La senatrice CASTELLONE (M5S) illustra l’emendamento 4.0.14, che, in assenza di oneri finanziari, consente agli specialisti in medicina di comunità e cure primarie di operare in qualità di medici di medicina generale.
L’emendamento 5.0.1 reca un sistema di nomina dei direttori generali delle aziende sanitarie idoneo a garantire un migliore riconoscimento dei meriti. La proposta prevede infatti la predisposizione di liste di idonei da parte di commissari sorteggiati da un apposito albo.
L’emendamento 5.0.2 è volto all’istituzione di un fondo per un piano straordinario di assunzioni di personale medico e sanitario, mentre l’emendamento 5.0.5 risponde alla necessità di valorizzare il personale del 118, in particolare attraverso il riconoscimento dei rischi biologici e ambientali. L’emendamento 5.0.9 è invece finalizzato all’adeguamento del trattamento dei medici specializzandi, prevedendo il ricorso al contratto di formazione lavoro, nonché la possibilità di svolgimento dell’attività libero-professionale intramuraria.
Il senatore MAZZELLA (M5S) pone in evidenza la finalità di migliorare la gestione della presa in carico dei pazienti ai fini di una migliore appropriatezza delle prestazioni, nonché di adeguare il quadro normativo alla specificità delle persone affette da malattie rare, al pari di quanto previsto in relazione alle patologie cronico-degenerative.
Passa quindi alle proposte 6.0.2 e 6.0.3, specificamente mirate al potenziamento del sistema delle residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza, il quale è attualmente fortemente sottodimensionato, con gravissime ripercussioni sanitarie e sociali, anche relativamente al sistema carcerario.
La senatrice ZAMPA (PD-IDP) chiede un rinvio della trattazione, così da poter disporre di tempi adeguati per il prosieguo della fase di illustrazione degli emendamenti.
La senatrice CANTU’ (LSP-PSd’Az) dichiara l’intenzione del proprio Gruppo di rinunciare all’illustrazione degli emendamenti presentati, i cui contenuti sono peraltro di grande chiarezza. Esprime inoltre soddisfazione relativamente al recepimento in diversi emendamenti di proposte già presentate nella precedente legislatura.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE
Il PRESIDENTE prospetta un’ipotesi di programmazione dei lavori per la settimana prossima, finalizzato a consentire lo svolgimento con tempi adeguati del seguito dell’esame del disegno di legge n. 1161.
Si prevedono inoltre la convocazione delle Commissioni congiunte 10a del Senato della Repubblica e XI della Camera dei deputati per l’audizione del Ministro del lavoro e delle politiche sociali in relazione ai recenti tragici fatti riguardanti il lavoro in agricoltura e, più in generale, agli incidenti sul lavoro, nonché alle iniziative in materia di contrasto al lavoro irregolare, nonché lo svolgimento di audizioni informali sul disegno di legge n. 1146, in materia di intelligenza artificiale, in sede di Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi delle Commissioni riunite 8a e 10a e sui disegni di legge in materia di fine vita, in sede di Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi delle Commissioni riunite 2a e 10a.
La senatrice ZAMPA (PD-IDP) chiede ragguagli in ordine allo svolgimento dell’iter di questi ultimi disegni di legge.
Il presidente ZAFFINI si riserva di definire la questione in accordo con la Presidenza della Commissione giustizia, restando ferma la necessità di procedere, nell’immediato, con le audizioni previste.
La Commissione prende atto.
La seduta termina alle ore 10.
MERCOLEDÌ 3 LUGLIO 2024
208ª Seduta
Presidenza del Presidente
Interviene il sottosegretario di Stato per la salute Gemmato.
La seduta inizia alle ore 15,35.
IN SEDE CONSULTIVA
(1054) Disposizioni per il riconoscimento e la promozione delle zone montane
(Parere alla 1ª Commissione. Seguito e conclusione dell’esame. Parere favorevole)
Prosegue l’esame sospeso nella seconda seduta pomeridiana di ieri.
Il senatore MAZZELLA (M5S) considera condivisibili le finalità del disegno di legge in esame con riguardo alla necessità di assicurare livelli adeguati di assistenza sanitaria nelle aree montane. La perplessità della propria parte politica riguarda piuttosto specificamente un aspetto di merito, relativo alla previsione di rimandare a una fase successiva, in base all’articolo 2, l’individuazione dei comuni interessati all’applicazione dei benefici previsti. Questa è infatti demandata a un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, lasciando l’ambito di intervento delle disposizioni legislative, di fatto, del tutto indeterminato.
Il relatore RUSSO (FdI) rileva l’opportunità di un successivo lavoro di approfondimento finalizzato a un’applicazione mirata sul territorio delle misure di vantaggio recate dal testo legislativo. Conclude presentando una proposta di parere favorevole.
La senatrice CAMUSSO (PD-IDP) osserva che le finalità del provvedimento potevano essere garantite attraverso modalità alternative a quelle individuate. Inoltre, risulta trascurata la presenza nelle aree interessate di reti istituzionali, quali le comunità montane, così che il testo in esame comporta uno stravolgimento di assetti amministrativi consolidati. Dichiara quindi il voto contrario del proprio Gruppo.
Previa verifica del numero legale, la proposta di parere è infine posta in votazione.
La Commissione approva.
IN SEDE REFERENTE
(1161) Conversione in legge del decreto-legge 7 giugno 2024, n. 73, recante misure urgenti per la riduzione dei tempi delle liste di attesa delle prestazioni sanitarie
(Seguito dell’esame e rinvio)
Prosegue l’esame, sospeso nella terza seduta pomeridiana di ieri.
In assenza di ulteriori richieste di intervento, il presidente ZAFFINI dichiara chiusa la discussione generale.
Ha la parola per la replica il relatore ZULLO (FdI), il quale pone in primo luogo in evidenza l’elevata valenza sociale del provvedimento in esame. La sua predisposizione da parte del Governo, estranea alle logiche della competizione elettorale, rappresenta infatti un intervento necessario per rispondere a una situazione di urgenza oggettiva. Il decreto-legge n. 73 non costituisce una soluzione definitiva del problema delle liste di attesa, ma è essenziale allo scopo di apportare un primo correttivo a una situazione nella quale è compromesso l’accesso universale alle cure, nelle more della definizione della preannunciata iniziativa legislativa del Governo, di carattere organico.
Riguardo ai contenuti del decreto-legge risultano di particolare rilevanza le misure concernenti l’assistenza territoriale e l’appropriatezza delle prescrizioni, nonché il monitoraggio centralizzato, affidato alla Piattaforma nazionale delle liste di attesa.
Le rilevate carenze connesse all’insufficienza delle risorse umane costituiscono inoltre un dato oggettivo, derivante a sua volta dai difetti del sistema di formazione. Peraltro, le disposizioni riguardanti il superamento del tetto di spesa per il personale costituiscono una prima risposta concreta alla questione, mentre, in generale, sussistono margini per un miglioramento significativo del testo in fase emendativa.
Il sottosegretario GEMMATO, dopo aver ringraziato la Commissione per il lavoro finora svolto, osserva che il decreto-legge in esame, conseguente a un effettivo stato di urgenza, può essere senz’altro migliorato, in forza delle proposte emendative presentate dai parlamentari, meritevoli di essere valutate in assenza di pregiudizi dovuti alle diverse appartenenze politiche. E’ dunque auspicabile che si verifichino convergenze costruttive, anche sulla base dell’apporto fornito dalle audizioni, le quali possono essere agevolate dallo spirito di collaborazione che ha finora caratterizzato l’andamento dei lavori della Commissione.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
La seduta termina alle ore 16.
MARTEDÌ 2 LUGLIO 2024
207ª Seduta (3ª pomeridiana)
Presidenza della Vice Presidente
indi del Presidente
La seduta inizia alle ore 19,10.
IN SEDE REFERENTE
(1161) Conversione in legge del decreto-legge 7 giugno 2024, n. 73, recante misure urgenti per la riduzione dei tempi delle liste di attesa delle prestazioni sanitarie
(Seguito dell’esame e rinvio)
Prosegue l’esame, sospeso nella seconda seduta pomeridiana di oggi.
La senatrice ZAMBITO (PD-IDP) rileva che, pur recando contenuti positivi, il provvedimento in esame risulta sostanzialmente inefficace rispetto agli scopi dichiarati. In particolare, nel riproporre i contenuti dell’intesa tra Governo e regioni del 2019, il Governo ha omesso di procedere a una seria valutazione dei dati disponibili, privilegiando un’urgenza del tutto ingiustificata.
L’approccio alla base della presentazione del decreto-legge risulta infatti caratterizzato da una ricerca di responsabilità della situazione delle liste d’attesa e da modalità comunicative che hanno rivelato la finalità prettamente propagandistica delle scelte del Governo. In tal modo, il Governo stesso si troverà a doversi misurare con le conseguenze delle aspettative deluse che ha generato. Resta invece non affrontata la questione dell’effettivo potenziamento delle risorse umane del Servizio sanitario nazionale.
La senatrice ZAMPA (PD-IDP) osserva che il Governo avrebbe più opportunamente dovuto procedere a un confronto preliminare con le regioni, con speciale riguardo all’utilizzo delle risorse e alle difficoltà oggettive di funzionamento in un sistema sanitario fortemente regionalizzato.
Il decreto-legge risultante appare povero di contenuti innovativi, come attestato dal rinvio a un successivo disegno di legge per ciò che concerne la questione della soluzione effettiva delle carenze del sistema sanitario. E’ quindi inevitabile attribuire l’emanazione del provvedimento in esame, associato a una disfunzione del Servizio sanitario nazionale diffusamente riconosciuta, a fini di propaganda elettorale.
Risulta inoltre privo di esito il previsto monitoraggio da compiere entro il 30 giugno, ai sensi dell’articolo 3, comma 11.
La presidente CANTU’ fornisce un chiarimento relativamente alla natura endoprocedimentale del termine menzionato.
La senatrice SBROLLINI (IV-C-RE) condivide i rilievi della senatrice Zampa. Ravvisa quindi l’utilità di attribuire carattere prioritario al reperimento delle risorse necessarie a un funzionamento efficace del sistema sanitario.
In considerazione delle più recenti determinazioni della Conferenza dei Capigruppo sull’organizzazione dei lavori del Senato, chiede quindi di valutare la possibilità di posticipare il termine per la presentazione degli emendamenti, stabilito nella seduta precedente.
Il presidente ZAFFINI osserva l’opportunità di non modificare il termine, mentre è preferibile giovarsi della nuova organizzazione dei lavori al fine di una modulazione efficiente dell’attività della Commissione, con particolare riguardo alla prossima settimana.
Rinvia quindi il seguito dell’esame del provvedimento alla successiva seduta.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE
Considerato l’andamento dei lavori, il PRESIDENTE avverte che le sedute già convocate alle ore 9 e 19 di domani, mercoledì 3 luglio, non avranno luogo e che la seduta, già convocata alle ore 13, avrà invece inizio alle ore 15. Resta altresì confermata la seduta prevista per le ore 9 di giovedì 4 luglio.
La Commissione prende atto.
La seduta termina alle ore 19,45.
MARTEDÌ 2 LUGLIO 2024
206ª Seduta (2ª pomeridiana)
Presidenza del Presidente
La seduta inizia alle ore 15,25.
IN SEDE CONSULTIVA
(1173) Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 9 maggio 2024, n. 61, recante disposizioni urgenti in materia di associazioni professionali a carattere sindacale tra militari, personale militare e civile del Ministero della difesa e operatività delle Forze armate, approvato dalla Camera dei deputati
(Parere alla 3ª Commissione. Esame. Parere favorevole)
Riferisce sui profili di competenza del decreto-legge n. 61 il relatore SILVESTRO (FI-BP-PPE), il quale rileva che l’articolo 1, comma 1, prevede il riconoscimento alle associazioni professionali a carattere sindacale fra militari (APCSM) di specifici distacchi e permessi retribuiti. Il successivo comma 2 precisa che alla ripartizione dei distacchi e dei permessi si provvede ai sensi dell’articolo 1480, comma 5, del Codice dell’ordinamento militare, mentre il comma 3 riguarda la fruizione delle ore di permesso.
L’articolo 2 modifica il comma 2 dell’articolo 2257-ter del Codice dell’ordinamento militare, in materia di rappresentatività delle APCSM.
L’articolo 3 dispone un incremento di 10 milioni per il 2024 del Fondo risorse decentrate del personale civile del Ministero della difesa.
Il PRESIDENTE constata che non vi sono iscritti a parlare in sede di discussione generale.
Cede quindi la parola al relatore per la formulazione di una proposta di parere.
Il relatore SILVESTRO (FI-BP-PPE) propone alla Commissione l’emissione di un parere favorevole.
Poiché nessuno chiede di intervenire per dichiarazione di voto, il PRESIDENTE, previa verifica del numero legale, pone in votazione la proposta di parere favorevole del relatore, che viene approvata.
(794) Clotilde MINASI e altri. – Elargizioni e benefici in favore delle vittime dell’incuria nella gestione dei beni strumentali all’erogazione di servizi pubblici e di interesse economico generale
(Parere alla 1ª Commissione. Esame. Parere favorevole)
La relatrice MURELLI (LSP-PSd’Az) specifica preliminarmente che la finalità del disegno di legge in esame è connessa, come esplicitato dall’articolo 1, al principio solidaristico di cui all’articolo 2 della Costituzione, mentre l’articolo 2 dispone che le elargizioni e i benefici riconosciuti ai sensi della legge 20 ottobre 1990, n. 302, e della legge 3 agosto 2004, n. 206, e tutti i benefici riconosciuti dalla normativa vigente in favore delle vittime del terrorismo siano estesi alle vittime di eventi dannosi derivanti da una serie di cause elencate nella disposizione.
Ai beneficiari di cui all’articolo 3, comprendenti coloro che abbiano subito un’invalidità permanente per effetto delle lesioni riportate, spettano elargizioni di natura economica, nonché ulteriori benefici, quali il diritto di precedenza nelle assunzioni presso le amministrazioni e gli enti pubblici, l’esenzione dai ticket sanitari per le prestazioni resesi necessarie in conseguenza degli eventi dannosi e l’assistenza psicologica a carico dello Stato.
Il PRESIDENTE constata che non vi sono iscritti a parlare in sede di discussione generale.
Cede quindi la parola al relatore per la formulazione di una proposta di parere.
La relatrice MURELLI (LSP-PSd’Az) propone alla Commissione l’emissione di un parere favorevole.
Poiché nessuno chiede di intervenire per dichiarazione di voto, il PRESIDENTE, previa verifica del numero legale, pone in votazione la proposta di parere favorevole della relatrice, che viene approvata.
(1054) Disposizioni per il riconoscimento e la promozione delle zone montane
(Parere alla 1ª Commissione. Esame e rinvio)
Il relatore RUSSO (FdI) nota che tra le finalità del disegno di legge in esame di cui all’articolo 1 ha rilevanza, con riguardo alla competenza della Commissione, la promozione di processi di sviluppo coerenti con le caratteristiche e le peculiarità delle zone montane, atti a limitare gli squilibri economici e sociali rispetto agli altri territori. Il provvedimento è inoltre finalizzato a garantire ai residenti nelle aree montane l’esercizio effettivo dei diritti civili e sociali e l’accesso agevole ai servizi pubblici essenziali, fra i quali la sanità, anche mediante strumenti e servizi idonei a favorire l’accessibilità per le persone con disabilità.
Il comma 1dell’articolo 3 definisce la Strategia per la montagna italiana (SMI), volta a promuovere tra l’altro la crescita e lo sviluppo economico e sociale dei territori montani, nonché la possibilità di accesso alle infrastrutture digitali e ai servizi essenziali, con riguardo prioritario a quelli socio-sanitari.
L’articolo 6, comma 1, prevede incentivi relativi alle possibilità di carriera per gli esercenti professioni sanitarie, gli operatori sociosanitari e i medici impiegati presso strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche o private accreditate ubicate nei comuni montani.
I successivi commi 2 e 3 attribuiscono crediti d’imposta relativi alla locazione o all’acquisto di un immobile a uso abitativo per fini di servizio o coloro che prestano servizio in strutture sanitarie e sociosanitarie di montagna o vi effettuano il servizio di medico di base.
Il comma 4 dispone il riconoscimento di uno speciale emolumento a favore del personale dirigente e non dirigente dipendente dalle aziende e dagli enti del Servizio sanitario nazionale che ricadono nei comuni montani, oltre che per i medici di medicina generale e per i pediatri di libera scelta operanti nei medesimi comuni. Allo scopo, il comma 7 incrementa il finanziamento del SSN a decorrere dal 2024.
Il comma 5 dell’articolo 13 consente ai comuni montani l’affidamento diretto di specifici lavori pubblici a determinati soggetti che conducono aziende agricole e gestori di rifugi con impiego esclusivo del lavoro proprio e dei familiari di cui all’articolo 230-bis del codice civile, nonché di macchine e attrezzature di loro proprietà, nel rispetto delle norme vigenti sulla sicurezza e sulla salute dei lavoratori.
L’articolo 16 specifica che è obiettivo del Capo V la realizzazione delle finalità di cui all’articolo 1, riguardanti lo sviluppo economico e sociale, il turismo, l’occupazione e il ripopolamento delle zone montane, anche in considerazione della condizione peculiare dei lavoratori frontalieri e delle professioni della montagna.
Le professioni della montagna sono riconosciute dall’articolo 16 quali presidi per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale delle zone montane. Il comma 2 dispone che, ferme restando le professioni già riconosciute, la SMI possa individuare ulteriori professioni di montagna.
L’articolo 18 riconosce uno sgravio contributivo in favore dei datori di lavoro per ciascun lavoratore dipendente a tempo indeterminato, che non abbia compiuto il quarantunesimo anno di età e svolga stabilmente la propria attività in modalità di lavoro agile in un comune montano con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, a condizione che lo stesso lavoratore vi trasferisca l’abitazione principale e il domicilio stabile.
Il senatore MAGNI (Misto-AVS) osserva che il provvedimento concerne tematiche particolarmente delicate, aventi ad oggetto la promozione delle zone montane, che meriterebbero ulteriori approfondimenti.
In ragione di ciò, reputa non opportuno procedere alla votazione del parere nella presente seduta.
La senatrice CAMUSSO (PD-IDP), nell’associarsi alle osservazioni formulate dal senatore Magni, osserva che il disegno di legge affronta numerosi profili di natura contrattuale in violazione della competenza riservata dalla Costituzione ai contratti collettivi nazionali.
Anche le disposizioni riguardanti l’attribuzione di un credito d’imposta relativo alla locazione o all’acquisto di unità immobiliari in favore di coloro che prestano servizio in strutture sanitarie ubicate in zone montane rischia di introdurre, a suo avviso, un’ingiustificata sperequazione, oltre che segmentare ulteriormente (ed inopportunamente) la disciplina dei rapporti di lavoro.
Il senatore MAZZELLA (M5S) si associa alle considerazioni svolte dai senatori Magni e Camusso.
Il relatore RUSSO (FdI) invita gli intervenuti a tenere conto della necessità di far pervenire il parere alla Commissione di merito anteriormente alla scadenza del termine stabilito per la presentazione di emendamenti ed ordini del giorno.
Il presidente ZAFFINI sottolinea del pari la necessità di far pervenire il parere in tempi congrui alla Commissione di merito.
Il senatore MAGNI (Misto-AVS), ad integrazione di quanto precedentemente osservato, rileva che il provvedimento sembra dar luogo ad una disciplina eccessivamente differenziata in relazione alla peculiarità del luogo.
Il PRESIDENTE replica osservando che la peculiarità delle zone montane ben può configurare l’istituzione di normative specifiche ad esse dedicate.
La senatrice CAMUSSO (PD-IDP) osserva il provvedimento non configura, in ogni caso, delle semplici agevolazioni, prevedendo delle specifiche corsie preferenziali anche in ambito concorsuale.
La senatrice CANTU’ (LSP-PSd’Az) si riserva di far pervenire al relatore una proposta di osservazione da inserire nella sua proposta di parere.
Il PRESIDENTE, preso atto delle risultanze del dibattito, propone di rinviare l’esame del provvedimento alla seduta già convocata per domani, mercoledì 3 luglio, alle ore 13.
La Commissione conviene.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO
Proposta di nomina della dottoressa Federica Celestini Campanari a presidente dell’Agenzia italiana per la gioventù (n. 51)
(Parere al Ministro per lo Sport e i Giovani, ai sensi dell’articolo 1, della legge 24 gennaio 1978, n. 14 e dell’articolo 55, comma 4, del decreto-legge 24 febbraio 2023, n. 13, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 aprile 2023, n. 41. Seguito e conclusione dell’esame. Parere favorevole)
Prosegue l’esame, sospeso nella seduta del 25 giugno.
Il PRESIDENTE constata che non vi sono iscritti a parlare in sede di discussione generale.
La senatrice LEONARDI (FdI), preso atto delle risultanze delle audizioni svoltesi nella prima seduta pomeridiana, propone l’espressione di un parere favorevole.
Non essendovi richieste di intervento, si passa quindi alla votazione a scrutinio segreto.
Partecipano alla votazione i senatori CAMUSSO (PD-IDP), CANTU’ (LSP-PSd’Az), LEONARDI (FdI), MAGNI (Misto-AVS) (in sostituzione della senatrice Segre), MANCINI (FdI), MAZZELLA (M5S), MURELLI (LSP-PSd’Az), PETRUCCI (FdI) (in sostituzione del senatore Berrino), RUSSO (FdI), SATTA (FdI), SILVESTRO (FI-BP-PPE), TERNULLO (FI-BP-PPE), ZAFFINI (FdI), ZAMBITO (PD-IDP), ZAMPA (PD-IDP) e ZULLO (FdI).
La proposta di parere favorevole è approvata con 11 voti favorevoli e 5 contrari.
ESAME DI PROGETTI DI ATTI LEGISLATIVI DELL’UNIONE EUROPEA
Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa al miglioramento e alla garanzia del rispetto delle condizioni di lavoro dei tirocinanti e alla lotta ai rapporti di lavoro regolari camuffati da tirocini (“direttiva sui tirocini”) (COM(2024) 132 definitivo)
(Seguito e conclusione dell’esame, ai sensi dell’articolo 144, commi 1 e 6, del Regolamento, del progetto di atto legislativo dell’Unione europea. Approvazione di una risoluzione: Doc. XVIII, n. 14)
Prosegue l’esame, sospeso nella seduta del 26 giugno.
Il relatore SATTA (FdI) dà conto di una nuova proposta di risoluzione favorevole con osservazione.
Il senatore MAZZELLA (M5S) chiede delucidazioni al relatore sul mancato rispetto del principio di proporzionalità da parte della proposta di direttiva, evidenziato nelle premesse della risoluzione.
La senatrice CAMUSSO (PD-IDP) rileva che la proposta di risoluzione del relatore recepisce le osservazioni formulate dalla propria parte politica in ordine alla salvaguardia della specificità della normativa nazionale; preannuncia pertanto il voto favorevole del suo Gruppo.
Il relatore SATTA (FdI) replica quindi al senatore Mazzella precisando che la sua proposta di risoluzione mira, per l’appunto, a garantire il rispetto della normativa nazionale, mantenendo ferma la distinzione fra tirocinio curricolare ed apprendistato.
Non essendovi altre richieste di intervento, la proposta di risoluzione favorevole con osservazione del relatore viene, previa verifica del numero legale, posta ai voti ed approvata all’unanimità.
IN SEDE REFERENTE
(1161) Conversione in legge del decreto-legge 7 giugno 2024, n. 73, recante misure urgenti per la riduzione dei tempi delle liste di attesa delle prestazioni sanitarie
(Seguito dell’esame e rinvio)
Prosegue l’esame, sospeso nella seduta del 12 giugno.
Il PRESIDENTE riepiloga brevemente l’iter del provvedimento, ricordando che nella giornata odierna si è concluso il ciclo di audizioni. Dà inoltre conto del parere espresso dal Comitato per la legislazione.
Ponendo l’accento sul fitto calendario istituzionale della Commissione e dell’Assemblea e sottolineando altresì la necessità di consentire alla Camera dei deputati un ragionevole lasso di tempo per esaminare il decreto-legge in seconda lettura, propone quindi di fissare il termine per la presentazione di emendamenti ed ordini del giorno per la giornata di domani, alle ore 12.
Si apre un dibattito sull’ordine dei lavori.
Il senatore MAZZELLA (M5S) reputa il termine proposto dal Presidente eccessivamente stringente, considerata la particolare complessità del decreto, e ne propone la posticipazione alle ore 18.
La senatrice ZAMBITO (PD-IDP), pur comprendendo le ragioni addotte dalla Presidenza, osserva che gli esiti del ciclo di audizioni appena conclusosi impongono una ponderata analisi del testo del decreto-legge. Sul punto, inoltre, non può in ogni caso prescindersi dalla risposta che sarà fornita dal Governo alle istanze manifestate dalle regioni.
Il PRESIDENTE osserva che gli intendimenti del Governo potranno essere manifestati nell’espressione del parere sugli emendamenti presentati, precisando altresì che, allo stato attuale, le stesse regioni hanno formulato delle mere proposte, non ancora connotate dal crisma dell’ufficialità.
La senatrice ZAMBITO (PD-IDP) ritiene che la prevista calendarizzazione in Assemblea per la giornata di martedì della prossima settimana rappresenti già una forte compressione delle prerogative della Commissione. Nel precisare che la propria parte politica non nutre intenti di natura ostruzionistica, auspica comunque che venga concesso un congruo lasso di tempo per approfondire le tematiche connesse al decreto-legge. Si associa pertanto alla richiesta formulata dal senatore Mazzella.
Il PRESIDENTE, preso atto delle risultanze del dibattito, propone quindi di fissare il termine per la presentazione di emendamenti ed ordini del giorno per la giornata di domani, alle ore 18.
La Commissione conviene.
Il PRESIDENTE dichiara quindi aperta la discussione generale.
Il senatore MAZZELLA (M5S) osserva che le finalità del decreto-legge possono, sotto alcuni aspetti, anche essere condivisibili, in quanto la prevista riduzione delle liste di attesa viene incontro a numerose istanze. È pertanto da salutare favorevolmente l’istituzione di un database nazionale per le liste di attesa al fine di implementare un efficace monitoraggio. Tuttavia, il provvedimento non prevede i necessari stanziamenti di risorse per una corretta ed efficace implementazione delle misure, rischiando così di tradire i suoi scopi.
Non viene inoltre presa in adeguata considerazione la grave carenza di personale di cui soffre attualmente il Servizio sanitario nazionale (nella sola fascia del personale paramedico, vi sarebbe necessità di ulteriori 70.000 infermieri), così come non sembrano debitamente affrontate altre tematiche fondamentali (dalla necessità di ridurre il “turismo sanitario” alle problematiche di settori specifici, come quella delle liste di attesa dei malati oncologici).
Preannuncia quindi la presentazione di emendamenti volti ad individuare un efficace punto di incontro tra Stato e regioni ed a sanare le problematiche evidenziate, auspicando che le forze politiche di maggioranza e di opposizione possano collaborare proficuamente per giungere a un effettivo miglioramento del testo. Presupposto di ciò, tuttavia, non potrà che essere un atteggiamento, da parte della maggioranza, a valutare nel merito e senza pregiudizi di principio le proposte emendative che saranno formulate dalle opposizioni.
La senatrice CAMUSSO (PD-IDP) rimarca la difficile situazione in cui versa il Servizio sanitario nazionale, prigioniero ormai da anni di una drammatica carenza di personale, che incide profondamente sull’organizzazione del lavoro e sulla salute dei singoli lavoratori.
Procedendo alla disamina dell’articolato, osserva quindi che appare decisamente insufficiente non prevedere lo stanziamento di adeguate risorse economiche e l’assunzione di nuovo personale, restando pertanto ancorati a soluzioni (come quella del personale assunto “a gettone”) che vulnerano profondamente il principio fondante del Servizio sanitario stesso, ossia la presa in carico del paziente.
Un’altra problematica, strettamente connessa a quella precedente, concerne poi gli onerosi ritmi lavorativi imposti al personale presente, con turni eccessivamente prolungati e senza un orario definito. La soluzione proposta, ossia aumentare l’entità dello straordinario attraverso una sua defiscalizzazione, non risolve affatto il problema delle carenze strutturali del servizio e della salute dei lavoratori, configurando per contro un’applicazione distorsiva dell’istituto.
Avendo riguardo ai profili appena elencati, ritiene che il testo dia luogo ad una corporativizzazione della tassazione sul lavoro, con conseguenti evidenti discriminazioni. Sarebbe per contro auspicabile incrementare le retribuzioni, avendo altresì riguardo al benessere lavorativo delle persone.
In considerazione dell’imminente inizio della seduta dell’Assemblea, il PRESIDENTE rinvia quindi il seguito dell’esame del provvedimento in titolo.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
La seduta termina alle ore 16,30.
RISOLUZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE SUL PROGETTO DI ATTO LEGISLATIVO DELL’UNIONE EUROPEA N. COM(2024) 132 DEFINITIVO (Doc. XVIII, n. 14)
La 10a Commissione permanente, esaminata la proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa al miglioramento e alla garanzia del rispetto delle condizioni di lavoro dei tirocinanti e alla lotta ai rapporti di lavoro regolari camuffati da tirocini (COM (2024) 132 definitivo),
vista la relazione sull’Atto predisposta dal Governo ai sensi dell’articolo 6, comma 4, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, premesso che:
l’azione della Commissione europea ha la finalità di migliorare le condizioni di lavoro dei tirocinanti, anche riguardo la retribuzione, l’inclusività e la qualità dei tirocini;
i tirocini di qualità possono risultare di aiuto per i giovani, consentendo loro di acquisire esperienza pratica di lavoro e nuove competenze utili a trovare sbocchi occupazionali adeguati, mentre per i datori di lavoro costituiscono un’opportunità per attrarre e formare persone di talento cui offrire un impiego;
la proposta di direttiva reca disposizioni volte a garantire i tirocinanti, qualificati come lavoratori, rispetto al godimento dei diritti relativi alla retribuzione equa, alla protezione sociale e alle condizioni di lavoro;
la proposta medesima è inoltre mirata a contrastare il fenomeno dei rapporti di lavoro stabili spacciati per tirocini;
considerato che:
la base giuridica della proposta è l’articolo 153, paragrafo 1, lettera b), del TFUE, applicandosi solo ai soggetti aventi un rapporto di lavoro quale definito dalla legge, dai contratti collettivi o dalle prassi in vigore in ciascuno Stato membro;
il medesimo articolo 153, paragrafo 2, lettera b), precisa che le direttive possono essere adottate «tenendo conto delle condizioni e delle norme tecniche esistenti in ciascuno degli Stati membri»;
in base alla normativa italiana il tirocinio curriculare consiste in un periodo di orientamento e formazione al lavoro, che presenta elementi comuni con il contratto di lavoro, ma non assume la forma di lavoro subordinato, diversamente dal contratto di apprendistato;
la proposta di direttiva rispetta il principio di sussidiarietà; non risulta invece del tutto rispettato il principio di proporzionalità, in quanto il richiamato principio di non discriminazione sembrerebbe comportare la riconduzione del tirocinio nell’ambito dei contratti di lavoro dipendente;
la legislazione italiana e le Linee guida in materia di tirocini formativi e di orientamento risultanti dagli accordi fra Stato e regioni, in via di aggiornamento, determinano un aumento progressivo della tutela dei tirocinanti, nel rispetto dello status giuridico dei tirocini;
la normativa unionale proposta potrebbe dare luogo a contraddizioni con il quadro normativo italiano, che contempla la distinzione fra tirocinio e rapporto di lavoro, e quindi determinare un aumento delle controversie e una diminuzione dell’offerta di tirocini;
rilevato come i tirocini possono altresì contribuire a ridurre il tasso di disoccupazione giovanile nell’UE, nonché il numero dei cosiddetti NEET, ossia dei giovani che non hanno un lavoro né seguono un percorso scolastico o formativo, anche al fine di conseguire l’obiettivo che l’UE si è fissata di ridurre, entro il 2030, il tasso di giovani NEET di età compresa tra i 15 e i 29 anni dal 12,6 per cento (dato del 2019) al 9 per cento;
ritenuto inoltre che lo strumento del tirocinio, in quanto periodo di orientamento e di formazione svolto in un contesto lavorativo e finalizzato all’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, resta fondamentale per il contrasto al deterioramento delle prospettive occupazionali dei giovani in Italia,
esprime in via generale una valutazione favorevole delle finalità generali della proposta di direttiva.
Richiama comunque l’opportunità di una salvaguardia adeguata delle specificità degli ordinamenti nazionali e di un’individuazione degli effettivi ambiti di applicazione, al fine di consentire una migliore valutazione del rapporto tra gli oneri attuativi e i benefici attesi dall’adozione dell’Atto esaminato.
La presente risoluzione è da intendersi anche quale atto di indirizzo al Governo ai sensi dell’articolo 7 della legge 24 dicembre 2012, n. 234.
MARTEDÌ 2 LUGLIO 2024
205ª Seduta (1ª pomeridiana)
Presidenza del Presidente
Interviene, ai sensi dell’articolo 47, comma 1-bis, del Regolamento, la dottoressa Federica Celestini Campanari.
La seduta inizia alle ore 14,45.
SULLA PUBBLICITA’ DEI LAVORI
Il presidente ZAFFINI avverte che, ai sensi dell’articolo 33, comma 4, del Regolamento, è stata richiesta l’attivazione dell’impianto audiovisivo anche sul canale satellitare e sulla web-TV e che la Presidenza ha fatto preventivamente conoscere il proprio assenso.
Poiché non vi sono osservazioni, tale forma di pubblicità è dunque adottata per il seguito dei lavori.
PROCEDURE INFORMATIVE
Audizione della dottoressa Federica Celestini Campanari in relazione alla proposta di nomina a presidente dell’Agenzia italiana per la gioventù
Il presidente ZAFFINI introduce l’audizione in titolo.
La dottoressa CELESTINI CAMPANARI rammenta in primo luogo il proprio impegno in qualità di commissario straordinario dell’Agenzia italiana per la gioventù, specificando di aver potuto, in tale veste, garantire continuità alla gestione dei progetti europei già avviati. Ricapitola quindi i compiti dell’Agenzia italiana per la gioventù, ampliati in forza della legge n. 41 del 2023.
In particolare, l’attività promozionale gestita dall’Agenzia, svolta anche all’estero, è completata dall’interazione con diversi ministeri ed enti, così da ampliare l’ambito di intervento, nell’interesse della popolazione giovanile. Risulta poi di notevole rilevanza il tema dello sviluppo delle competenze, connesso con l’obiettivo di aumentare le possibilità di inserimento nel mondo del lavoro.
Successivamente all’approvazione dello statuto dell’Agenzia, è in atto un processo di potenziamento della struttura amministrativa, comprendente l’adeguamento delle risorse umane alla pianta organica prevista.
Prosegue dando conto delle proprie esperienze professionali, centrate sulle questioni delle politiche giovanili presso organizzazioni non governative, nonché in qualità di segretario generale del Consiglio nazionale dei giovani.
La senatrice LEONARDI (FdI), relatrice sulla proposta di nomina n. 51, pone un quesito riguardo lo sviluppo dei progetti dell’Agenzia.
Il presidente ZAFFINI (FdI) chiede ragguagli in relazione alle linee programmatiche per il primo anno di attività.
La dottoressa CELESTINI CAMPANARI pone in evidenza la priorità da accordare alla capacità di raggiungere un numero sempre maggiore di giovani, con particolare riferimento alle aree marginali. Ricorda quindi l’opportunità di un rinnovato impegno nell’attuazione dei progetti europei, nelle attività promozionali e nel campo dello sviluppo delle competenze, risultando fondamentale il massimo coinvolgimento dei giovani disoccupati non impegnati in attività di formazione giovanile. E’ inoltre in fase di elaborazione un progetto volto alla promozione della lingua italiana e particolare attenzione dovrà essere dedicata al settore dell’animazione socioeducativa e alla questione dell’inclusività, nonché agli ambiti delle attività sportive e della cooperazione internazionale.
Il PRESIDENTE ringrazia infine la dottoressa Celestini Campanari e dichiara conclusa la procedura informativa in titolo.
La seduta termina alle ore 15,05.
Riunione n. 52
MARTEDÌ 2 LUGLIO 2024
Presidenza del Presidente
Orario: dalle ore 10,10 alle ore 13,30
AUDIZIONE DEL DOTTOR HUBERT MESSNER, ASSESSORE ALLA PREVENZIONE SANITARIA E SALUTE DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO, DEL PROFESSOR GIULIO POMPILIO, PRESIDENTE DEL WORKING GROUP ON CARDIOVASCULAR REGENERATIVE AND REPARATIVE MEDICINE (CARE) DELLA SOCIETA’ EUROPEA DI CARDIOLOGIA, DEL PROFESSOR WALTER RICCIARDI, PRESIDENTE DEL MISSION BOARD FOR CANCER OF EUROPEAN COMMISSION E DI RAPPRESENTANTI DI SALUTEQUITÀ, DELL’ASSOCIAZIONE SALUTE DONNA ODV, DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA DI SANITÀ DIGITALE E TELEMEDICINA (AISDET), DELL’ASSOCIAZIONE PER LO SVILUPPO DELL’INDUSTRIA NEL MEZZOGIORNO (SVIMEZ), DELLA CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME E DELL’ASSOCIAZIONE SALUTE DIRITTO FONDAMENTALE SUL DISEGNO DI LEGGE N. 1161 (DL 73/2024 – LISTE DI ATTESA)