GIOVEDÌ 18 GENNAIO 2024
151ª Seduta
Presidenza del Presidente
Interviene il sottosegretario di Stato per la salute Gemmato.
La seduta inizia alle ore 9,10.
IN SEDE REDIGENTE
(599) BALBONI e altri. – Disposizioni in materia di disturbi del comportamento alimentare
(Discussione e rinvio)
Intervenendo in luogo della senatrice Ternullo, relatrice designata, il presidente ZAFFINI (FdI) fa presente le finalità essenziali del disegno di legge in discussione. Passa quindi all’illustrazione dell’articolo 1, volto al riconoscimento delle patologie rientranti nella categoria dei disturbi del comportamento alimentare, da comprendere tra le malattie sociali.
L’articolo 2 introduce nel codice penale l’articolo 580-bis, che prevede il reato di istigazione al ricorso di condotte alimentari idonee a provocare o rafforzare i disturbi del comportamento alimentare.
Ai sensi dell’articolo 3, la Repubblica riconosce il 15 marzo quale «Giornata nazionale contro i disturbi del comportamento alimentare». La Giornata nazionale non determina gli effetti civili di cui alla legge 27 maggio 1949, n. 260.
L’articolo 4 stabilisce che il Servizio sanitario nazionale, le regioni e le province autonome predispongono progetti-obiettivo, azioni programmatiche e iniziative idonee dirette a prevenire e a curare le malattie menzionate dall’articolo 1. Prevede, inoltre che il Ministro dell’interno, di concerto con i Ministri della salute e del lavoro e delle politiche sociali e sentite le associazioni maggiormente rappresentative a livello nazionale dei fornitori di connettività alla rete internet, stabilisca con proprio decreto i criteri e le modalità per impedire l’accesso ai siti che diffondono tra i minori messaggi suscettibili di diffondere i disturbi del comportamento alimentare.
L’articolo 5 dispone che il Ministro della salute presenti al Parlamento una specifica relazione annuale.
Intervenendo in discussione generale, il senatore MAZZELLA (M5S) pone in rilievo le lacune del provvedimento in merito alla questione delle cause dei richiamati disturbi. Desta inoltre perplessità il ricorso, peraltro presente in numerose iniziative legislative, allo strumento penale, di dubbia utilità nel caso specifico. L’opportunità di approfondire diversi aspetti connessi al disegno di legge in discussione pone infine l’esigenza di procedere allo svolgimento di audizioni.
La senatrice ZAMPA (PD-IDP) esprime perplessità riguardo la scelta di prevedere una nuova figura di reato, posta la natura complessa dei disturbi del comportamento alimentare. Questi, che comportano situazioni di gravissimo disagio per le famiglie coinvolte, richiedono in primo luogo un investimento mirato al potenziamento dei servizi per la tutela della salute mentale dell’età giovanile, già oggetto da tempo di progressivo depotenziamento. L’efficacia dei servizi per la salute mentale è inoltre compromessa da una distribuzione irregolare nel territorio e comporta l’abbandono di numerose famiglie bisognose di assistenza. Ritiene quindi indispensabile procedere a audizioni, in quanto elemento preliminare a una riflessione seria sul tema, che investe anche le competenze del Ministero della salute nel rapporto con le regioni.
La senatrice FURLAN (PD-IDP) osserva che la riduzione dei fondi destinati ai servizi per la salute mentale è accompagnata da una limitata capacità di spesa delle regioni, peraltro con differenze notevoli fra le diverse amministrazioni. Tale questione, anche riguardo al rapporto con i risultati conseguiti, dovrebbe essere oggetto di analisi in sede di audizione.
Dopo aver espresso condivisione riguardo le riflessioni contenute negli interventi precedenti, il senatore ZULLO (FdI) sottolinea l’opportunità di procedere a un complessivo approfondimento della materia, da compiere a partire dalle audizioni. Richiama quindi la complessità delle cause dei disturbi del comportamento alimentare, che non possono costituire oggetto di iniziativa legislativa. Fa inoltre presente la disponibilità di risorse destinate a fronteggiare l’emergenza oggetto del provvedimento, la cui efficacia è compromessa dalla quota eccessivamente bassa della spesa effettiva.
Il complesso dei disturbi del comportamento alimentare, fra i quali ha notevole rilevanza la bulimia, pone l’esigenza di attivare strutture dedicate nelle regioni. Una riflessione specifica deve inoltre essere dedicata alla questione dell’istigazione, che il disegno di legge in titolo affronta ricorrendo alla previsione di una specifica figura di reato.
La senatrice MURELLI (LSP-PSd’Az) si associa alle considerazioni già svolte e sollecita un esame specifico in merito alla capacità di spesa delle diverse regioni e ai connessi esiti, con la finalità di individuare strumenti idonei a migliorare le possibilità operative delle realtà con le maggiori carenze.
Dopo aver suggerito l’opportunità di una ponderazione riguardo le disposizioni concernenti la figura di reato, esprime una valutazione positiva in merito all’articolo 4, concernente l’intervento sulle risorse internet che possono contribuire a innescare disturbi del comportamento alimentare.
Nel richiamare la propria sensibilità personale nei confronti della materia del disegno di legge in discussione, il presidente ZAFFINI (FdI) fa presente la difficoltà concreta nell’individuare soluzioni terapeutiche efficaci e definitive nei casi di anoressia nervosa. Condivide inoltre l’opportunità di una riflessione specifica riguardo il reato di istigazione, tenuto conto delle enormi potenzialità di internet nei confronti della diffusione del fenomeno. Sottolinea inoltre che le carenze nei servizi dedicati sono dovute alla bassa capacità di spesa delle regioni, mentre la dotazione di risorse, non oggetto di tagli, è destinata a essere aumentata, come annunciato dal Ministro della salute.
La senatrice ZAMPA (PD-IDP) ritiene imprescindibile che le audizioni consentano di comprendere le specificità delle diverse realtà territoriali in ordine all’organizzazione dei servizi di salute mentale, alla capacità di spesa e ai tassi di successo correlati. La fase di ascolto nel quadro delle audizioni dovrebbe inoltre comprendere le associazioni delle famiglie.
Il presidente ZAFFINI propone di fissare alle ore 16 di mercoledì 24 gennaio il termine per segnalare i soggetti da audire.
La Commissione conviene.
Il seguito della discussione è quindi rinviato.
ATTI DI INDIRIZZO
(7-00009) ZAFFINI e altri – sul piano di ammodernamento del patrimonio sanitario pubblico
(Esame. Approvazione della risoluzione Doc. XXIV, n. 14)
Il presidente ZAFFINI (FdI), presenta e illustra una proposta di risoluzione sulla materia in titolo (pubblicato in allegato), mettendo in rilievo la partecipazione di tutti i Gruppi alla redazione del testo iniziale ed evidenziando le modifiche rispetto al testo originariamente assegnato.
I senatori ZULLO (FdI), MAZZELLA (M5S) e SILVESTRO (FI-BP-PPE), nonché le senatrici ZAMPA (PD-IDP) e MURELLI (LSP-PSd’Az) manifestano il favore dei rispettivi Gruppi nei confronti della proposta di risoluzione.
Il sottosegretario GEMMATO si esprime favorevolmente sullo schema di risoluzione, che è quindi posto in votazione.
Previa verifica della presenza del numero legale, la Commissione approva all’unanimità.
La seduta termina alle ore 9,55.
RISOLUZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE SULL’ATTO DI INDIRIZZO N. 7-00009
(DOC. XXIV, n. 14)
La 10ª Commissione permanente, considerate le numerose criticità connesse alla realizzazione del programma pluriennale di interventi finalizzati alla ristrutturazione edilizia e all’ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico, di cui all’articolo 20, comma 1, della legge 11 marzo 1988, n. 67, più volte poste in evidenza dalla Corte dei conti, da ultimo anche nel rapporto 2023 sul coordinamento della finanza pubblica, e che comportano un pesante differimento nell’utilizzo di buona parte delle risorse stanziate in un ambito strategico quale il Servizio sanitario nazionale;
sottolineata la farraginosità e la lunghezza dell’iter relativo alla definizione e all’attuazione degli accordi di programma funzionali alla realizzazione degli interventi di cui al citato articolo 20, che spesso determinano maggiori costi o l’emergere di nuovi e diversi fabbisogni, con la conseguente necessità di rimodulare o revocare interventi già approvati;
tenuto conto dell’attuale situazione critica in cui versano diverse strutture del patrimonio sanitario pubblico;
richiamati gli aspetti problematici emersi nel corso delle audizioni effettuate dalla Commissione nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla ristrutturazione edilizia e l’ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico, anche nel quadro della missione 6 del PNRR, in relazione alla quale è in corso di predisposizione il documento conclusivo,
impegna il Governo, tenuto conto anche di quanto previsto nel disegno di legge di bilancio per il 2024:
– a promuovere, attraverso il Ministero della salute, qualora ritenuto necessario coadiuvato da AGENAS, in sede di Conferenza Stato-Regioni, un piano straordinario e urgente per la messa in sicurezza del patrimonio sanitario pubblico, con specifico riferimento alle vigenti norme in materia di sicurezza antisismica (ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3274 del 2003 e decreto ministeriale 17 gennaio 2018 NTC 2018) e antincendio (decreto ministeriale 19 marzo 2015, decreto ministeriale 20 febbraio 2020 e articolo 2, comma 9-bis, del decreto-legge n. 198 del 2022, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 14 del 2023), destinato anche a superare le criticità procedurali e attuative connesse all’utilizzo delle risorse dell’edilizia sanitaria;
– a mettere a disposizione delle Regioni e delle Province autonome le risorse finanziarie necessarie per la realizzazione del piano:
1) quote inutilizzate delle risorse di cui al citato articolo 20;
2) risorse a disposizione dell’INAIL;
3) allo scopo di rafforzare la capacità progettuale e amministrativa delle Regioni del Mezzogiorno e per specifiche finalizzazioni, risorse del fondo per la coesione;
– a far sì che il piano stabilisca:
a) la scadenza (30 maggio 2024) entro la quale ciascuna Regione, nel quadro della propria programmazione, è tenuta ad effettuare la ricognizione dei fabbisogni in materia di messa in sicurezza delle strutture sanitarie con identificazione della complessità dell’intervento e delle relative priorità, da articolare su tre livelli;
b) la scadenza per l’avvio della successiva procedura per sottoscrizione degli accordi di programma, entro 60-90-120 giorni dal completamento della ricognizione dei fabbisogni, a seconda del grado di complessità, che ciascuna Regione dovrebbe poter concludere separatamente, accorpando eventualmente gli interventi. Negli accordi di programma, gli interventi andranno identificati e localizzati e dovranno essere corredati da un progetto di massima, con segnalazione di eventuali problematiche autorizzatorie e realizzative;
c) il termine per la successiva presentazione della domanda di ammissione al finanziamento, comprensivo dei progetti da porre a base di gara per ciascun intervento, pronti per essere messi a gara;
d) la scadenza per l’aggiudicazione dei progetti e per il loro completamento;
– a promuovere un monitoraggio periodico dell’attuazione del piano, con scadenza almeno semestrale, supportando, ove necessario, anche attraverso AGENAS, le Regioni e le Province autonome nella predisposizione dei documenti di programmazione e della documentazione necessaria, nonché nella fase progettuale ed esecutiva;
– inoltre, in prossimità di ognuna delle scadenze individuate, a informare il Parlamento sullo stato di attuazione del piano, nonché sulle difficoltà eventualmente emerse nel rispetto delle azioni e dei tempi previsti dal piano stesso.
MERCOLEDÌ 17 GENNAIO 2024
150ª Seduta (pomeridiana)
Presidenza del Presidente
La seduta inizia alle ore 15,10.
IN SEDE CONSULTIVA
(969) Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea – Legge di delegazione europea 2022-2023, approvato dalla Camera dei deputati
(Doc. LXXXVI, n. 1) Relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea per l’anno 2023
(Doc. LXXXVII, n. 1) Relazione consuntiva sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea per l’anno 2022
(Relazione alla 4ª Commissione sul disegno di legge n. 969. Pareri alla 4a Commissione sul Doc. LXXXVI, n. 1 e sul Doc. LXXXVII, n. 1. Seguito e conclusione dell’esame congiunto con esiti distinti. Relazione favorevole con osservazioni sul disegno di legge n. 969. Parere favorevole sul Doc. LXXXVI, n. 1. Parere favorevole sul Doc. LXXXVII, n. 1)
Prosegue l’esame congiunto, sospeso nella seduta pomeridiana del 10 gennaio.
Il relatore SATTA (FdI) presenta uno schema di relazione favorevole con osservazioni (pubblicato in allegato) sul disegno di legge n. 969.
La senatrice ZAMBITO (PD-IDP) considera apprezzabile per diversi aspetti il disegno di legge in esame, recante disposizioni di recepimento di importanti atti normativi europei, concernenti questioni delicate, quali la sicurezza dell’imballaggio dei farmaci, la protezione dei lavoratori contro gli agenti cancerogeni e mutageni e il principio di parità retributiva tra uomini e donne. Il disegno di legge è stato tuttavia presentato al Parlamento con grave ritardo, in assenza di chiari motivi. I principi e criteri di delega risultano inoltre, in diversi casi, eccessivamente generici. La Camera dei deputati ha peraltro integrato il testo con una disposizione lesiva della libertà di informazione.
Con riguardo ai profili di competenza della Commissione, fa presente la volontà del proprio Gruppo di presentare in Commissione di merito un emendamento volto al rafforzamento della contrattazione collettiva e all’introduzione del salario minimo legale.
Conclude dichiarando il voto di astensione sullo schema di relazione presentato.
Premessa una valutazione favorevole sull’articolo 8, in materia di protezione dei lavoratori dagli agenti cancerogeni e mutageni, la senatrice PIRRO (M5S) richiama l’urgenza dell’introduzione del salario minimo legale. Sussistono infatti aree prive di contrattazione collettiva, o nelle quali i rapporti di forza tra le parti sono squilibrati, così che si determinano livelli retributivi del tutto insufficienti.
Preannuncia quindi, a nome del proprio Gruppo, il voto contrario sulla proposta del relatore e presenta uno schema di relazione alternativo, favorevole con osservazioni.
Verificata la presenza del numero legale, lo schema di relazione presentato dal relatore è posto in votazione.
La Commissione approva a maggioranza. La votazione dello schema di relazione alternativo è pertanto preclusa.
Ha quindi nuovamente la parola il relatore SATTA (FdI), il quale presenta una proposta di parere favorevole sulla Relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea per l’anno 2023
Previa verifica della presenza del numero legale, la proposta di parere è posta in votazione, risultando approvata a maggioranza.
Riguardo la Relazione consuntiva sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea per l’anno 2022, il relatore SATTA (FdI) propone di esprimere parere favorevole.
La proposta di parere è quindi posta in votazione.
Verificata la presenza del numero legale, la Commissione approva a maggioranza.
(924-bis) Revisione della disciplina in materia di valutazione del comportamento delle studentesse e degli studenti,, risultante dallo stralcio disposto dal Presidente del Senato, ai sensi dell’articolo 126-bis, comma 2-bis, del Regolamento e comunicato all’Assemblea il 22 novembre 2023, dell’articolo 3 del disegno di legge n. 924, d’iniziativa governativa
(Parere alla 7ª Commissione. Esame e rinvio)
Con riferimento ai profili di competenza del disegno di lege in titolo, la relatrice MINASI (LSP-PSd’Az) segnala innanzitutto l’articolo 1, comma 1, lettera c), volto a integrare il comma 2 dell’articolo 13 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62, in materia di ammissione dei candidati interni all’esame di Stato, mentre il successivo comma 2 interviene sulla legge n. 195 del 2019, riguardante l’insegnamento dell’educazione civica. Il comma 3 prevede invece l’adozione di uno o più regolamenti per la revisione della disciplina in materia di valutazione del comportamento delle studentesse e degli studenti, con la finalità, tra l’altro, di restituire piena serenità al contesto lavorativo degli insegnanti e del personale scolastico. I contenuti dei regolamenti devono rispettare i principi recati dal comma successivo.
Il presidente ZAFFINI propone di attendere, per il prosieguo dell’esame, la conclusione del ciclo di audizioni presso la Commissione di merito.
La relatrice MINASI (LSP-PSd’Az) e la Commissione convengono.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
(915) Carmela BUCALO e altri. – Modifiche alla legge 2 agosto 1999, n. 264, in materia di accesso ai corsi di laurea magistrale in medicina e chirurgia
(916) ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA – Modifiche alla legge 2 agosto 1999, n. 264, in materia di abolizione del numero chiuso o programmato per l’accesso ai corsi di laurea in medicina e chirurgia e delle professioni sanitarie
(942) MARTI e altri. – Modifica alla legge 2 agosto 1999, n. 264, in materia di accesso alla facoltà di medicina e chirurgia e delega al Governo per l’organizzazione delle attività formative universitarie della facoltà medesima
(Parere alla 7ª Commissione. Seguito dell’esame congiunto e rinvio)
Prosegue l’esame congiunto, sospeso nella seduta pomeridiana del 10 gennaio.
La senatrice ZAMPA (PD-IDP) ritiene utile disporre dei contributi provenienti dal previsto ciclo di audizioni presso la Commissione di merito ai fini di una proficua trattazione degli aspetti di competenza.
La senatrice PIRRO (M5S) auspica che la programmazione delle audizioni consenta un approfondimento adeguato della materia.
Il presidente ZAFFINI (FdI) confida che la programmazione da parte della Commissione di merito sia funzionale all’esigenza richiamata.
Il seguito dell’esame congiunto è quindi rinviato.
La seduta termina alle ore 15,30.
RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE SUL DISEGNO DI LEGGE N. 969
La 10a Commissione permanente, esaminato il disegno di legge in titolo, considerato che all’articolo 8 sono posti princìpi e criteri direttivi specifici per il recepimento della direttiva (UE) 2022/431 del Parlamento europeo e del Consiglio del 9 marzo 2022, sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti dall’esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro;
viste le previsioni contenute all’articolo 9, che reca princìpi e criteri direttivi specifici per il recepimento della direttiva (UE) 2023/970 del Parlamento europeo e del Consiglio del 10 maggio 2023, volta a rafforzare l’applicazione del principio della parità di retribuzione tra uomini e donne, attraverso la trasparenza retributiva, e il divieto di discriminazione in materia di occupazione e impiego per motivi di genere;
considerato che l’Allegato A, annesso al disegno di legge, riporta tra le direttive oggetto di recepimento in base ai principi e i criteri generali di cui all’articolo 32 della legge 24 dicembre 2012, n. 234 anche la direttiva (UE) 2022/2041 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 ottobre 2022, in materia di salari minimi per i lavoratori, ove non si configura l’obbligo per gli Stati membri di introdurre un salario minimo legale laddove la formazione dei salari sia garantita esclusivamente mediante contratti collettivi;
esprime, per quanto di competenza, relazione favorevole, con le seguenti osservazioni.
Con riferimento all’articolo 8, in via generale, si caldeggia una riflessione in ordine alla possibilità di limitare l’esposizione nel tempo ad agenti cancerogeni o mutageni o a sostanze tossiche per la riproduzione umana durante il lavoro da parte delle categorie di lavoratori ad essi particolarmente esposti.
In merito al comma 1, lettera a), dello stesso articolo, si sottolinea l’opportunità di prevedere, nell’ambito degli obblighi specifici del datore di lavoro in materia di formazione, protocolli, sorveglianza e monitoraggio, anche il coinvolgimento delle associazioni sindacali maggiormente rappresentative, nonché dell’Osservatorio Nazionale Amianto e dell’INAIL.
SCHEMA DI RELAZIONE PROPOSTO DAI SENATORI MAZZELLA, Barbara GUIDOLIN E Elisa PIRRO SUL DISEGNO DI LEGGE N. 969
La 10ª Commissione permanente,
esaminato, per quanto di competenza, il disegno di legge n. 969, recante Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea – Legge di delegazione europea 2022-23;
rilevato che il provvedimento, in relazione alle direttive elencate nel suo Allegato A, prevede, tra l’altro, il recepimento della direttiva (UE) 2022/2041 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 ottobre 2022 relativa a salari minimi adeguati nell’Unione europea, che è volta a migliorare le condizioni di vita e di lavoro nell’Unione, in particolare attraverso l’adeguatezza dei salari minimi per i lavoratori al fine di contribuire alla convergenza sociale verso l’alto e alla riduzione delle disuguaglianze retributive;
premesso che:
tale direttiva non configura l’obbligo per gli Stati membri di introdurre un salario minimo legale, laddove la formazione dei salari sia garantita esclusivamente mediante contratti collettivi, né quello di dichiarare un contratto collettivo universalmente applicabile, consentendo che il salario minimo possa dunque essere stabilito per legge (salario minimo legale), dalla contrattazione collettiva, o dalla combinazione della fonte normativa con quella negoziale;
la direttiva in questione, nel pieno rispetto dell’autonomia delle parti sociali, mira alla promozione della contrattazione collettiva sulla determinazione dei salari, alla adeguatezza dei salari minimi legali, all’accesso effettivo dei lavoratori alla tutela garantita dal salario minimo;
rilevato che:
il disegno di legge in titolo, sempre nell’ambito del richiamato Allegato A, prevede poi il recepimento della direttiva (UE) 2023/970 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 10 maggio 2023, volta a rafforzare l’applicazione del principio della parità di retribuzione tra uomini e donne per uno stesso lavoro o per un lavoro di pari valore attraverso la trasparenza retributiva e i relativi meccanismi di applicazione;
condiviso che per il conseguimento delle suddette finalità si stabiliscono nella direttiva sia obblighi di trasparenza e di informazioni in materia di retribuzioni sia obblighi di adeguamento, in caso di sussistenza di discriminazioni retributive di genere immotivate, e si prevedono garanzie di accesso a connessi strumenti di tutela amministrativa o giurisdizionale in favore dei lavoratori;
segnalato, infine, per quanto riguarda il contenuto del presente disegno di legge, in relazione alle norme di interesse della 10° Commissione, che l’articolo 8 reca princìpi e criteri direttivi specifici per l’esercizio della delega al Governo per il recepimento della direttiva (UE) 2022/431 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2022, volta a modificare la disciplina sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro e ad estenderne l’ambito di applicazione alle sostanze tossiche per la riproduzione umana, prevedendo di stabilire obblighi specifici del datore di lavoro, anche in materia di formazione ovvero informazione, in ragione dei nuovi livelli di rischio individuati, e di aggiornare l’attuale sistema di sorveglianza sanitaria,
ESPRIME RELAZIONE FAVOREVOLE
con le seguenti osservazioni:
- a) apportare alla normativa vigente le modifiche e le integrazioni necessarie ad assicurare al lavoratore una «retribuzione complessiva sufficiente e proporzionata alla quantità e alla qualità del lavoro prestato». Il trattamento economico complessivo, non deve essere inferiore a quello previsto dal contratto collettivo nazionale in vigore per il settore in cui opera l’impresa, stipulato dalle associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, il cui ambito di applicazione sia maggiormente connesso e obiettivamente vicino in senso qualitativo all’attività effettivamente esercitata dal datore di lavoro. Il trattamento economico minimo orario come definito dal contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) non può comunque essere inferiore a 9 euro lordi.
- b) con riferimento all’articolo 4, che reca specifici principi e criteri di delega al Governo per il recepimento della direttiva (UE) 2022/2557 del 14 dicembre 2022, relativa alla resilienza dei soggetti critici, prevedere specifiche tutele per i lavoratori dei settori interessati;
- c) con riferimento all’articolo 8, comma 1, applicare ai lavoratori esposti a specifici agenti cancerogeni o mutageni o a sostanze tossiche per la riproduzione durante il lavoro i benefici previsti per i lavori particolarmente usuranti, di cui al decreto legislativo 11 agosto 1993, n. 374, affinché l’esposizione ai predetti agenti e alle predette sostanze sia meno prolungata nel tempo e meno nociva alla salute.
- d) con riferimento all’articolo 8, comma 1, lettera a), prevedere nell’ambito degli obblighi specifici del datore di lavoro in materia di formazione, protocolli, sorveglianza e monitoraggio, anche il coinvolgimento delle associazioni sindacali maggiormente rappresentative nonché dell’Osservatorio Nazionale Amianto e dell’INAIL.
MERCOLEDÌ 17 GENNAIO 2024
149ª Seduta (antimeridiana)
Presidenza del Presidente
La seduta inizia alle ore 9,20.
IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO
Proposta di nomina del professor Fabrizio D’Ascenzo a Presidente dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) (n. 38)
(Parere al ministro per i Rapporti con il Parlamento, ai sensi dell’articolo 1, della legge 24 gennaio 1978, n. 14, e dell’articolo 3, comma 3, del decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 479, come modificato dal decreto-legge 10 maggio 2023, n. 51, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 luglio 2023, n. 87. Seguito e conclusione dell’esame. Parere favorevole )
Prosegue l’esame, sospeso nella seduta antimeridiana del 10 gennaio.
La senatrice CAMUSSO (PD-IDP) rileva la mancanza di motivazioni idonee a giustificare il commissariamento dell’INAIL all’origine della proposta in esame. Rileva che analoghe considerazioni possono riferirsi alla proposta di nomina n. 39, anche’essa all’ordine del giorno della Commissione, e che entrambe le proposte paiono piuttosto essere conseguenti a ragioni di natura meramente politica.
Ha quindi la parola la relatrice MANCINI (FdI) che, richiamando i contenuti dell’audizione svolta nella seduta di ieri, formula una proposta di parere favorevole.
Il senatore MAGNI (Misto-AVS) sottolinea la valorizzazione della continuità con la precedente gestione dell’INAIL caratterizzante l’audizione del professor D’Ascenzo. L’INAIL e l’INPS, del resto, costituiscono eccellenze nell’ambito delle istituzioni pubbliche italiane, che devono mantenere i livelli raggiunti, nel rispetto della disciplina legislativa vigente e tenendo presente la finalità fondamentale di tutela del lavoro.
Il senatore ZULLO (FdI) formula una valutazione positiva di quanto prospettato dal professor D’Ascenzo nel corso della richiamata audizione, corroborato dall’esperienza in qualità di commissario. Conclude dichiarando il voto favorevole del proprio Gruppo sulla proposta di parere.
La senatrice PIRRO (M5S) dichiara il voto di astensione del proprio Gruppo, motivato dall’orientamento alla continuità espresso dal candidato in sede di audizione.
Riconoscendo il livello di competenza caratterizzante la figura del professor D’Ascenzo, la senatrice TERNULLO (FI-BP-PPE) preannuncia il voto favorevole del proprio Gruppo.
Intervenendo per dichiarazione di voto favorevole a nome del Gruppo, la senatrice MURELLI (LSP-PSd’Az) richiama l’importanza della valorizzazione della continuità nella gestione dell’INAIL, nell’ottica dell’impegno volto ad un ulteriore potenziamento dell’azione dell’Istituto, specie riguardo la capacità di interazione con i territori.
La senatrice ZAMPA (PD-IDP) reputa apprezzabili i contenuti dell’audizione del professor D’Ascenzo e, dopo aver osservato la necessità di indipendenza dalla politica nella guida di enti quali l’INAIL e l’INPS, preannuncia il voto di astensione del proprio Gruppo.
Verificata la presenza del prescritto numero legale la proposta di parere è posta in votazione, a scrutinio segreto.
Prendono parte alla votazione i senatori FAROLFI (FdI) (in sostituzione del senatore Berrino), CAMUSSO (PD-IDP), CANTU’ (LSP-PSd’Az), FURLAN (PD-IDP), LEONARDI (FdI), MANCINI (FdI), MINASI (LSP-PSd’Az), MURELLI (LSP-PSd’Az), PIRRO (M5S), RUSSO (FdI), SATTA (FdI), MAGNI (Misto-AVS) (in sostituzione della senatrice Segre), SILVESTRO (FI-BP-PPE), TERNULLO (FI-BP-PPE), ZAFFINI (FdI), ZAMBITO (PD-IDP), ZAMPA (PD-IDP) e ZULLO (FdI).
Risultando 12 voti favorevoli e 6 voti di astensione, la proposta di parere favorevole è approvata.
Proposta di nomina a Presidente dell’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) dell’avvocato Gabriele Fava (n. 39)
(Parere al ministro per i Rapporti con il Parlamento, ai sensi dell’articolo 1, della legge 24 gennaio 1978, n. 14, e dell’articolo 3, comma 3, del decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 479, come modificato dal decreto-legge 10 maggio 2023, n. 51, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 luglio 2023, n. 87. Seguito e conclusione dell’esame. Parere favorevole.
Prosegue l’esame, sospeso nella seduta antimeridiana del 10 gennaio.
La relatrice MANCINI (FdI) esprime una valutazione positiva in merito alle linee programmatiche presentate dall’avvocato Fava in sede di audizione, particolarmente riguardo all’impegno volto a una maggior vicinanza alle esigenze dei territori e dei cittadini. Propone infine di esprimere parere favorevole sulla proposta di nomina in esame.
La senatrice PIRRO (M5S) rammenta i risultati di notevole livello conseguiti dalla precedente presidenza dell’INPS, il quale ha garantito l’erogazione di prestazioni fondamentali per la tenuta sociale, anche a fronte dell’emergenza rappresentata dalla pandemia. La rappresentazione offerta dell’avvocato Fava è dunque da considerare scarsamente obiettiva. Dichiara quindi il voto di astensione del proprio Gruppo sulla proposta.
Il senatore MAGNI (Misto-AVS) esprime perplessità in relazione all’esposizione dell’avvocato Fava, alla luce dei risultati nettamente positivi conseguiti dalla precedente gestione dell’INPS. Lo stesso dibattito fra le componenti della maggioranza è sintomatico della mancanza di una motivazione di merito in ordine alla necessità di avvicendamento al vertice dell’Istituto.
Motiva pertanto il voto di astensione richiamando la priorità da accordare a un giudizio sereno sull’operato, in assenza di preclusioni pregiudiziali sulle qualità del candidato.
La senatrice CAMUSSO (PD-IDP) ricorda la tempestività e l’efficacia degli interventi dell’INPS durante l’emergenza pandemica e i risultati positivi sul piano dell’assistenza, pur in un quadro reso difficoltoso dalla reiterata adozione di misure di decontribuzione. La precedente presidenza dell’Istituto si è inoltre distinta relativamente alla trasparenza e alla trattazione dei dati disponibili. Non è pertanto comprensibile la scelta del commissariamento ed è comunque indispensabile disporre di garanzie in ordine a una gestione dell’INPS rispettosa dei vincoli del mandato definiti dall’ordinamento.
Conclude preannunciando il voto di astensione del proprio Gruppo.
Interviene brevemente il presidente ZAFFINI (FdI) osservando, fermo restando la legittimità di opinioni difformi, il carattere obiettivo dell’esposizione dell’avvocato Fava in merito alla situazione dell’INPS, non intesa a offrire una rappresentazione negativa dei risultati delle precedenti gestioni.
Intervenendo per dichiarazione di voto favorevole a nome del proprio Gruppo, il senatore ZULLO (FdI) osserva che l’avvocato Fava in sede di audizione ha dimostrato una conoscenza approfondita delle questioni riguardanti l’INPS e prospettato un serio progetto di miglioramento dell’Istituto.
La senatrice MURELLI (LSP-PSd’Az) osserva che i livelli di eccellenza raggiunti nel sistema di protezione sociale italiano non precludono la possibilità di un impegno mirato a ulteriori progressi, tenuto anche conto delle sfide poste dallo squilibrio demografico, dall’opportunità di riforma delle politiche attive e dall’esigenza di inserimento nel mondo del lavoro dei cosiddetti NEET.
Dichiara pertanto il voto favorevole del proprio Gruppo.
Verificata la presenza del prescritto numero legale la proposta di parere è posta in votazione, a scrutinio segreto.
Prendono parte alla votazione i senatori FAROLFI (FdI) (in sostituzione del senatore Berrino), CAMUSSO (PD-IDP), CANTU’ (LSP-PSd’Az), FURLAN (PD-IDP), GUIDI (Cd’I-NM (UDC-CI-NcI-IaC)-MAIE), LEONARDI (FdI), MANCINI (FdI), MAZZELLA (M5S), MINASI (LSP-PSd’Az), MURELLI (LSP-PSd’Az), PIRRO (M5S), RUSSO (FdI), SATTA (FdI), MAGNI (Misto-AVS) (in sostituzione della senatrice Segre), SILVESTRO (FI-BP-PPE), TERNULLO (FI-BP-PPE), ZAFFINI (FdI), ZAMBITO (PD-IDP), ZAMPA (PD-IDP) e ZULLO (FdI).
Risultando 13 voti favorevoli e 7 voti di astensione, la proposta di parere favorevole è approvata.
La seduta termina alle ore 10.
MARTEDÌ 16 GENNAIO 2024
148ª Seduta
Presidenza del Presidente
Intervengono, ai sensi dell’articolo 47, comma 1-bis, del Regolamento, il professor Fabrizio D’Ascenzo e l’avvocato Gabriele Fava.
La seduta inizia alle ore 14,20
SULLA PUBBLICITA’ DEI LAVORI
Il presidente ZAFFINI avverte che, ai sensi dell’articolo 33, comma 4, del Regolamento, è stata richiesta l’attivazione dell’impianto audiovisivo anche sul canale satellitare e sulla web-TV e che la Presidenza ha fatto preventivamente conoscere il proprio assenso.
La pubblicità della seduta odierna verrà inoltre assicurata attraverso la resocontazione stenografica.
Poiché non vi sono osservazioni, tale forma di pubblicità è dunque adottata per il seguito dei lavori.
PROCEDURE INFORMATIVE
Audizione del professor Fabrizio D’Ascenzo in relazione alla proposta di nomina a presidente dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL)
Il presidente ZAFFINI introduce l’audizione in titolo.
Ha quindi la parola il professor D’ASCENZO, il quale formula inizialmente una valutazione positiva in merito alla situazione dell’INAIL derivante dalle precedenti gestioni. Si sofferma quindi sui propri intenti programmatici, riguardanti in particolare l’estensione delle tutele ai diversi ambiti lavorativi e al mondo della scuola, nonché lo svolgimento di campagne di comunicazione e di iniziative di formazione. Ulteriori ambiti di intervento consistono nel miglioramento del livello qualitativo delle prestazioni a favore delle persone vittime di infortunio e nel potenziamento della collaborazione con altre amministrazioni pubbliche, in primo luogo in rapporto allo scambio dei dati. Sottolinea inoltre l’importanza di un impegno mirato alla valorizzazione del capitale umano dell’Istituto e alla migliore gestione del patrimonio immobiliare.
Il senatore MAGNI (Misto-AVS) sottolinea il carattere fondamentale dell’autonomia dell’Istituto nell’amministrazione del patrimonio immobiliare, nonché dell’impiego proficuo dei dati disponibili. Riconosce quindi l’esigenza della massima sollecitudine nei confronti dei rischi nel lavoro agricolo. Le competenze proprie dell’INAIL costituiscono inoltre una risorsa utile per l’individuazione di proposte migliorative ai fini della prevenzione degli infortuni.
La senatrice FURLAN (PD-IDP) esprime alcune considerazioni in merito all’universalità della copertura assicurativa, anche in riferimento all’alternanza scuola-lavoro. Posto l’accento sul necessario confronto con le categorie, pone quesiti in merito al rapporto con l’Ispettorato nazionale del lavoro e all’impiego oculato delle risorse disponibili.
La senatrice PIRRO (M5S) richiama l’attenzione sulla valutazione positiva espressa in riferimento al pregresso buon andamento della gestione dell’INAIL. Pone quindi un quesito relativamente all’impiego di risorse dell’Istituto nell’ambito dell’edilizia sanitaria.
Il presidente ZAFFINI (FdI) sollecita una riflessione in merito alle possibilità di apporto dell’INAIL riguardo la messa in sicurezza e la costruzione di strutture sanitarie, rammentando i contenuti della proposta di risoluzione n. 7-00009, all’ordine del giorno della Commissione.
La senatrice MANCINI (FdI) chiede ragguagli relativamente alla questione della sussidiarietà delle professioni ai fini della semplificazione delle procedure finalizzate alla sicurezza nel lavoro. Richiede inoltre un approfondimento in merito al fenomeno degli incidenti nel lavoro agricolo e all’aggiornamento delle tariffe.
Il PRESIDENTE dispone quindi una breve sospensione della seduta.
La seduta, sospesa alle ore 15, riprende alle ore 15,05.
Ha nuovamente la parola il senatore MAGNI (Misto-AVS), il quale ricorda le recenti iniziative parlamentari volte a garantire l’estensione della possibilità di fruizione di benefici conseguenti a invalidità.
Il professor D’ASCENZO, replicando agli interventi svolti, rammenta i tratti essenziali della disciplina in materia di autonomia gestionale e vigilanza dell’INAIL. Riconosce quindi l’opportunità della massima disponibilità riguardo lo scambio dei dati, nonché la necessità di porre attenzione alle specificità del settore agricolo. Si sofferma poi sul tema dell’estensione delle prestazioni dell’Istituto e sulle potenzialità dell’interazione con l’Ispettorato nazionale del lavoro. Dato conto della rilevanza del Comitato di indirizzo e vigilanza, fa presente la possibilità di partecipare ai progetti riferiti all’edilizia sanitaria, nell’ambito delle potestà di intervento dell’Istituto e nel presupposto della disponibilità di adeguate risorse umane. Si esprime successivamente a favore della semplificazione delle procedure per mezzo del ricorso alla tecnologia, nonché all’aggiornamento delle tariffe.
Il PRESIDENTE ringrazia infine il professor D’Ascenzo e dichiara conclusa la procedura informativa in titolo.
La seduta, sospesa alle ore 15,20, riprende alle ore 15,35.
Audizione dell’avvocato Gabriele Fava in relazione alla proposta di nomina a presidente dell’Istituto nazionale per l’assicurazione della previdenza sociale (INPS)
Il presidente ZAFFINI introduce l’audizione in titolo.
Ha quindi la parola l’avvocato FAVA, il quale fornisce un riepilogo complessivo della natura delle attività dell’INPS, facendo altresì riferimento alle questioni del patrimonio immobiliare, della situazione dei ricavi e dei costi, delle prestazioni di sostegno al lavoro e alle famiglie. Prosegue soffermandosi sul contesto sociale di riferimento, sull’interazione con il PNRR, con il quadro macroeconomico e con i principi guida nell’ambito dell’Unione europea.
Dà poi conto delle idee strategiche connesse alla funzione di interfaccia dell’INPS con cittadini e amministrazioni, nonché in riferimento al tema dell’inclusione sociale e allo sviluppo delle politiche attive del lavoro. Le linee strategiche includono altresì un miglioramento dell’efficienza, anche relativamente all’erogazione delle prestazioni e all’ambito dei contributi.
Il senatore MAGNI (Misto-AVS) richiama gli obblighi di terzietà e di rispetto della disciplina legislativa che necessariamente devono caratterizzare l’attività dell’INPS.
La senatrice CAMUSSO (PD-IDP) si sofferma innanzitutto sulla questione della possibilità dell’accesso da garantire ai cittadini e sull’importanza della tutela degli interessi dei lavoratori, che trova espressione nel Comitato di vigilanza. Richiama poi l’attenzione sull’evasione contributiva, sul tema della gestione separata e sul rapporto tra politiche previdenziali e politiche assistenziali. Ulteriori temi di approfondimento sono rappresentati dal passaggio di diverse casse previdenziali all’INPS e alla fruizione delle prestazioni pensionistiche da parte di lavoratori migranti.
Rilevata l’insufficienza delle ragioni alla base del commissariamento dell’INPS, la senatrice PIRRO (M5S) pone alcuni quesiti in merito al ruolo dell’Istituto rispetto alle politiche per la famiglia e sulle possibilità di recupero dell’evasione contributiva.
Il senatore BERRINO (FdI) richiede chiarimenti in merito all’entità del patrimonio immobiliare inutilizzato e alle prospettive di sua valorizzazione. Segnala poi le difficoltà sui territori conseguenti all’accentramento delle strutture deputate a constatare l’invalidità.
La senatrice FURLAN (PD-IDP) pone quesiti in ordine alla possibilità di distinzione tra interventi previdenziali e assistenziali, sull’evasione contributiva e sull’assetto interno dell’Istituto, particolarmente riguardo alla rappresentanza del lavoro e delle imprese. Formula quindi ulteriori richieste di approfondimento riguardo la valorizzazione del personale e il rapporto con i patronati.
Il senatore RUSSO (FdI) si associa in merito alla richiesta di approfondimenti riguardanti la gestione del patrimonio immobiliare. Pone inoltre un quesito riguardante specificamente la possibilità di rendere più veloci le procedure amministrative.
Il presidente ZAFFINI (FdI) propone alcuni spunti di riflessione riguardo la possibilità di sostenibilità economica e sociale del sistema previdenziale, anche a fronte della necessità della valorizzazione del patrimonio immobiliare dell’INPS e in un contesto caratterizzato da criticità relative al tasso di occupazione e all’equilibrio finanziario della sanità.
Intervenendo in replica, l’avvocato FAVA sottolinea la terzietà dell’INPS nel quadro della disciplina vigente. Ribadisce quindi la necessità di impegno affinché l’INPS costituisca un interlocutore con il complesso degli interessi sociali. Si sofferma quindi sull’importanza del contrasto all’evasione contributiva e delle politiche attive del lavoro. Costituiscono ulteriori obiettivi la semplificazione e l’aumento dell’efficienza per mezzo del ricorso alla digitalizzazione. La valorizzazione del patrimonio immobiliare pone inoltre l’esigenza di interventi specifici.
Il PRESIDENTE ringrazia infine l’avvocato Fava e dichiara conclusa la procedura informativa in titolo.
La seduta termina alle ore 16,35.