37ª Seduta
Presidenza del Presidente
Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e per la previdenza sociale Montagnino.
La seduta inizia alle ore 14,40.
IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO
Schema di decreto legislativo recante: “Recepimento della direttiva 2002/14/CE del Parlamento e del Consiglio dell’11 marzo 2002, che istituisce un quadro generale relativo all’informazione e alla consultazione dei lavoratori” (n. 45)
(Parere al Presidente del Consiglio dei ministri, ai sensi dell’articolo 1, comma 3. della legge 18 aprile 2005, n. 62. Seguito dell’esame e rinvio)
Riprende l’esame del provvedimento in titolo, sospeso nella seduta del 21 novembre scorso.
Il presidente TREU avverte che il 27 novembre è stato siglato da numerose organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro un avviso comune relativo all’attuazione della direttiva 2002/14/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 marzo 2002, riguardante l’istituzione di un quadro generale relativo all’informazione e alla consultazione dei lavoratori. Il testo dell’avviso comune è stato acquisito dalla Commissione ed è a disposizione dei senatori.
Il sottosegretario MONTAGNINO fa preliminarmente presente che molti profili presenti nell’avviso comune testé richiamato dal Presidente saranno recepiti nell’ambito del testo definitivo dello schema di decreto legislativo in titolo, che sarà oggetto dell’esame del Consiglio dei ministri dopo l’espressione del parere da parte delle Commissioni parlamentari competenti.
Ricorda quindi che nella precedente seduta, il presidente Treu aveva mosso alcuni rilievi alla genericità della formulazione dell’articolo 4, comma 1, lettera c) dello schema all’esame, nella parte in cui l’obbligo di informazione e di consultazione viene riferito alle decisioni dell’impresa suscettibili di comportare rilevanti cambiamenti dell’organizzazione del lavoro e dei contratti; nonché alla genericità della formulazione dello stesso articolo 4, comma 2, nella parte in cui si dispone che l’informazione debba avvenire secondo modalità di tempo e contenuto appropriate allo scopo. Condividendo tale rilievo, il Governo intende modificare l’articolo 4, anche sulla scorta di quanto è stato concordato nell’avviso comune, demandando ai contratti collettivi la definizione delle sedi, dei tempi, dei soggetti, delle modalità e dei contenuti dei diritti di informazione e consultazione riconosciuti ai lavoratori.
Su un’altra osservazione del presidente Treu, relativa alla possibilità di configurare come condotta antisindacale, ai sensi dell’articolo 28 dello Statuto dei lavoratori, la violazione degli obblighi di informazione e consultazione dei lavoratori, con le conseguenze previste da tale norma sul piano sanzionatorio, occorrerà svolgere i necessari approfondimenti, ed il Governo la terrà nella dovuta considerazione, qualora la Commissione intenda proporla nel parere che si accinge ad esprimere.
Il Governo intende altresì colmare una lacuna, già segnalata dal Ministero della giustizia, nel sistema sanzionatorio in tema di informazioni riservate, di cui all’articolo 5 dello schema all’esame, nel quale si prevede l’applicazione di sanzioni disciplinari per chi viola gli obblighi di riservatezza, non applicabili, tuttavia, ad eventuali esperti, estranei all’organizzazione produttiva. Si dovrebbero pertanto prevedere, nel testo definitivo del decreto, delle specifiche sanzioni amministrative, a carico di detti esperti, in caso di violazione degli obblighi di riservatezza.
E’ infine meritevole di attenzione la disposizione dell’avviso comune che prevede l’istituzione di una commissione tecnica di conciliazione per le contestazioni relative alla natura riservata delle notizie fornite e qualificate come tali, nonché per la determinazione di criteri obiettivi per l’individuazione delle informazioni suscettibili di creare notevoli difficoltà al funzionamento delle imprese interessate o da arrecare loro danno. Lo stesso avviso comune rinvia alla contrattazione collettiva la definizione della composizione e delle modalità di funzionamento della commissione tecnica.
Poiché non vi sono altre richieste di intervenire, il PRESIDENTE propone di conferire al relatore Mercatali il mandato di predisporre uno schema di parere sul provvedimento in titolo.
Conviene la Commissione.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
Schema di decreto legislativo recante: “Recepimento della direttiva 2003/72/CE del Consiglio del 22 luglio 2003, che completa lo statuto della società cooperativa europea per quanto riguarda il coinvolgimento dei lavoratori” (n. 44)
(Parere al Presidente del Consiglio dei ministri, ai sensi dell’articolo 1, comma 3, della legge 18 aprile 2005, n. 62. Seguito dell’esame e rinvio)
Riprende l’esame del provvedimento in titolo, sospeso nella seduta del 21 novembre scorso.
Il presidente TREU ricorda che nella precedente seduta è stata svolta la relazione introduttiva sullo schema di decreto in titolo ed è altresì iniziato il dibattito.
Il sottosegretario MONTAGNINO prende la parola ricordando preliminarmente che lo schema di decreto legislativo in titolo viene emanato in attuazione della delega conferita al Governo con la legge n. 62 del 2005 – legge comunitaria per il 2004 – la quale in particolare prefigura il recepimento della direttiva 2003/72/CE del 22 luglio 2003, che completa lo statuto della società cooperativa europea per quel che concerne il coinvolgimento dei lavoratori. Lo schema del decreto legislativo all’esame, come peraltro è stato osservato già nella relazione introduttiva svolta dal senatore Bobba, tiene ampiamente conto dell’avviso comune siglato dalle parti sociali il 28 settembre 2006, avente ad oggetto le modalità di recepimento della disciplina comunitaria in discussione; esso inoltre non interferisce con le competenze legislative regionali e non comporta alcun onere finanziario aggiuntivo a carico dello Stato.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
La seduta termina alle ore 14,55.