354ª Seduta
Presidenza del Presidente
Interviene, ai sensi dell’articolo 47 del Regolamento, il dottor Mauro Nori, direttore generale dell’INPS.
La seduta inizia alle ore 15,30.
SULLA PUBBLICITA’ DEI LAVORI
Il presidente GIULIANO comunica che, ai sensi dell’articolo 33, comma 4, del Regolamento del Senato, sono state chieste l’attivazione dell’impianto audiovisivo a circuito chiuso e la trasmissione radiofonica e che la Presidenza del Senato ha fatto preventivamente conoscere il proprio assenso.
Poiché non vi sono osservazioni, tali forme di pubblicità sono dunque adottate per il prosieguo dei lavori.
PROCEDURE INFORMATIVE
Audizione, ai sensi dell’articolo 47 del Regolamento, del direttore generale dell’INPS, in relazione all’affare assegnato relativo agli effetti della soppressione degli enti previdenziali ENPALS ed INPDAP ed il relativo trasferimento delle loro funzioni all’INPS (n. 748)
Riprende l’affare assegnato, sospeso nella seduta del 3 aprile scorso.
Il dottor NORI fornisce il quadro riassuntivo delle attività realizzate ed intraprese nel corso del mese di settembre scorso nell’ambito del processo di integrazione dell’INPDAP e dell’ENPALS nell’INPS.
Con Direttiva del 13 luglio 2012, il Ministro del lavoro, nel fornire ulteriori indicazioni sul processo di integrazione, ha invitato l’Istituto a predisporre un Piano Industriale triennale sulla base di un’analisi organizzativa e finanziaria d’impatto dei diversi interventi in relazione agli obiettivi di risparmio da conseguire. Il documento consentirà il monitoraggio e l’esercizio delle funzioni di vigilanza sulle fasi del processo di riordino conseguente all’incorporazione degli Enti soppressi. E’ in fase di formalizzazione nei confronti degli organi di indirizzo strategico e politico dell’Istituto un Piano Operativo Triennale, finalizzato a realizzare gli incrementi di efficienza ed efficacia attesi dall’accorpamento, nonché a conseguire gli obiettivi di risparmio definiti dalla vigente normativa, ed in particolare dal decreto-legge n. 95 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 135 del 2012 (cosiddetta “spending review“). È già stata conclusa l’analisi completa degli interventi necessari per la razionalizzazione logistica dell’INPS, alla luce dell’integrazione con le strutture dei soppressi INPDAP ed ENPALS, ed alla correlata stima degli investimenti necessari al fine di efficientare gli spazi destinati ad uso strumentale, nell’ottica della riduzione delle locazioni passive e delle spese di funzionamento. L’attuazione di tali interventi comporterebbe a regime un risparmio annuo in termini di minori spese di funzionamento pari a circa 36 milioni di euro; nell’immediato, tuttavia, per far fronte agli interventi di adattamento e trasferimento si genereranno maggiori oneri.
Secondo quanto stabilito dall’articolo 21, comma 7, del decreto-legge n. 201 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 214 del 2011, e ribadito nelle istruzioni operative emanate dal Ministro del lavoro, l’INPS potrà procedere al proprio riassetto organizzativo all’esito dell’emanazione dei decreti di natura non regolamentare di trasferimento delle risorse umane, strumentali e finanziarie del soppresso ente. Nelle more dell’emanazione di tali decreti e alla luce dei risultati scaturiti dalla sperimentazione in atto, è opportuno avviare un processo di allineamento del modello organizzativo alla necessità di integrare le funzioni del soppresso INPDAP, agendo su quegli aspetti che la sperimentazione ha individuato suscettibili di intervento. La portata di tale processo richiede l’attivazione di una fase di sperimentazione di nuovi assetti organizzativi per le Direzioni provinciali, per valutare pienamente le ricadute operative e gestionali della nuova articolazione organizzativa. La sperimentazione, che interesserà un ristretto gruppo di Direzioni provinciali INPS ed ex INPDAP, avrà luogo a decorrere dal 1° gennaio 2013, dopo aver fornito opportuna informativa alle organizzazioni sindacali.
Infine durante le prima decade di settembre si è concluso il processo di unificazione fisica dei centri elettronici degli enti soppressi presso i locali che già ospitavano il centro elettronico dell’INPS. La razionalizzazione dell’infrastruttura hardware ha consentito la dismissione di 130 server e di armonizzare le procedure di disaster recovery e backup.
Il dottore Nori si sofferma quindi sulle problematiche connesse alla riforma della governance degli Enti previdenziali. In proposito sottolinea che da una analisi delle principali dimensioni dei sistemi previdenziali risulta che il modello italiano, incentrato sull’INPS, è in grado di gestire efficientemente numeri di assicurati, pensionati e livelli di spesa assimilabili ai contesti francesi e tedeschi, e si sofferma su alcune valutazioni comparative con i sistemi previdenziali di tali Paesi. L’INPS è un’agenzia pubblica con meccanismi tipici dell’azienda privata e rappresenta un esempio di struttura modello a livello internazionale. Il miglioramento del sistema informativo conseguito rischia tuttavia talora di confliggere con i ritmi connessi al meccanismo informatico della pubblica amministrazione nel suo complesso, che può incorrere in ritardi.
Nel soffermarsi quindi sul documento sulla riforma della governance redatto dal gruppo di lavoro insediato dal ministro Fornero presso il suo Dicastero, ne sottolinea il grande rilievo sotto il profilo della ricognizione storica e comparata, giudicandolo tuttavia meno convincente sotto l’aspetto propositivo. Ciò con particolare riferimento al modello attuale, da cui originerebbe una storica conflittualità tra Presidente e Direttore generale. Sotto questo profilo a suo avviso la ricostruzione appare superficiale, ove si consideri che un tasso di conflittualità nella prima consiliatura era comunque presente all’interno del CDA, nella seconda riguardava i rapporti CIV-CDA e nella terza quelli tra CDA e Presidente. Non è dunque il modello attuale a generare conflittualità, essendo essa piuttosto legata da un lato alle singole sensibilità e dall’altro alla circostanza che, laddove vi siano competenze contigue, sono comunque possibili sovrapposizioni, e dunque potenziali conflitti. Il problema è dunque semmai quello di definire con chiarezza le competenze dei singoli organi. In questo quadro, egli si sofferma sulla possibilità di affidare la modalità di composizione dei conflitti strategici alla definizione politica, ovvero di conferire la composizione dei conflitti gestionali ad organi interni. Specifica infine che la competenza degli atti regolamentari di alta amministrazione va affidata ad organismi collegiali, non giudicando opportuno affidarli ad un organo monocratico. Invoca altresì regole chiare sulla gestione, conferendo il potere di nomina e revoca dei dirigenti generali al Direttore generale.
Il presidente GIULIANO ringrazia il dottor Nori per l’ampia e interessante esposizione, dichiarando aperto il dibattito.
Il senatore MAZZATORTA (LNP) si sofferma in particolare sul forte disavanzo economico di esercizio 2012 dell’INPDAP, su cui grande è l’attenzione della sua parte, chiedendo in proposito valutazioni specifiche. Sollecita inoltre delucidazioni sul piano di razionalizzazione logistica dell’INPS ed esprime la preoccupazione che ciò possa evocare l’idea di uno smantellamento di strutture che rappresentano invece un fondamentale punto di riferimento per i cittadini.
Il senatore CASTRO (PdL) ringrazia il dottor Nori per l’ampia e franca esposizione dei fatti e per gli interessanti dati informativi forniti. Anche le ultime vicende hanno evidenziato che il modello Consiglio d’amministrazione-Direttore generale era ispirato ad un CDA nel quale le istanze della politica erano rappresentate in proporzione ai risultati elettorali conseguiti. Successivamente è intervenuta la “novità” monocratica. E’ evidente la forte diversità esistente tra un modello di DG portatore degli interessi delle tecnostrutture ed uno nel quale si misurano due monocratismi. E sono ugualmente evidenti i rischi di forzature, atteso che un commissariamento non può che corrispondere ad istanze di ristrutturazione di tale imponenza e delicatezza da richiedere competenze di tipo “dittatoriale”. Attesa l’attuale straordinaria congiuntura organizzativa, e di fronte ad un merger imponente come quello in esame, si chiede quanto sia importante la ricostituzione di una dinamica classica tra organismo plurale e direzione generale e se risulti preferibile la facilità istituzionale del comando monocratico ovvero il ricorso a dinamiche più complesse, meno veloci, ma più efficaci e idonee anche sotto il profilo dell’accountability.
Il presidente GIULIANO chiede una ricostruzione organica della situazione derivante dall’unificazione con riferimento al quadro dirigenziale, con specifico riferimento alla situazione attuale, ai risultati attesi e agli sviluppi possibili.
Il senatore TREU (PD) domanda indicazioni sulla dinamica esistente tra organi collegiali e direzione generale e sulle relazioni tra gli organi collegiali, con specifico riferimento alla figura del CIV e delle sue possibili varianti. Si associa inoltre alla richiesta del Presidente Giuliano in ordine al futuro modello organizzativo ed alle questioni organizzative connesse alla fusione. Chiede infine dettagli sul Piano industriale annunciato.
Il senatore NEROZZI (PD) si sofferma in particolare sui rapporti tra organo politico e Direzione generale, sottolineando l’esigenza di un riequilibrio di poteri che oggi appaio squilibrati. Con specifico riferimento ai dirigenti, risultati sovrabbondanti per effetto della fusione, si chiede se il numero risulti eccessivo trattandosi di un doppione naturale o se in passato gli Enti non abbiano largheggiato nelle promozioni, in disallineamento evidente con il rispettivo Piano industriale, e domanda quali siano i criteri di selezione della dirigenza. Infine, sollecita chiarimenti esaustivi sull’origine del deficit INPDAP e sulle sue conseguenze.
Il senatore PASSONI (PD) chiede una valutazione del Direttore generale sullo stato politico-organizzativo dell’unificazione, con specifico riferimento ai problemi e alle prospettive possibili, ivi incluse le resistenze nei confronti del merger. Chiede inoltre come possa concretizzarsi nell’immediato futuro la riduzione di organico. Infine, osserva che il modello dell’Istituto, nell’attuale importantissima congiuntura, è articolato su due strutture monocratiche: a suo giudizio si tratta di una delle peggiori soluzioni possibili, in considerazione del delicato momento, anche attesi i numeri e la forza dell’Istituto, peraltro in forte crescita nella prospettiva. Rileva altresì che la dirigenza INPS, di grandissima qualità, nella storia ha avuto un potere enorme ed è sempre stata all’interno dei conflitti, sui quali ha inciso in modo non secondario. Infine, avanza perplessità e dubbi in ordine alla riconduzione al Direttore generale dei poteri di nomina e revoca dei dirigenti generali.
La senatrice BIANCHI (PdL) chiede di conoscere se in seguito alla fusione nelle procedure di accertamento l’INPS continuerà a utilizzare i propri medici di riferimento, ovvero quelli di ENPALS e INPDAP, le cui prestazioni sono peraltro a pagamento.
La senatrice CARLINO (IdV) domanda se il forte disavanzo INPDAP possa mettere a repentaglio il pagamento delle pensioni.
Il presidente GIULIANO ringrazia nuovamente il Direttore dell’INPS e tutti gli intervenuti, osservando che il numero ingente dei quesiti posti e dei chiarimenti richiesti e l’imminente inizio dei lavori dell’Assemblea rendono necessario proseguire la trattazione in altra seduta.
Avverte altresì che la documentazione oggi consegnata sarà resa disponibile per la pubblica consultazione sulla pagina web della Commissione.
La seduta termina alle ore 16,30.