Si profila una netta maggioranza al Congresso per la mozione di Guglielmo Epifani che ha raccolto, nelle assemblee di base, 1.500.800 voti, pari all’82,93% dei voti validi espressi. La seconda mozione, di cui è primo firmatario Domenico Moccia, ha ottenuto invece 308.886 voti, pari al 17,07% dei voti validi espressi. I risultati sono stati resi noti dal presidente della Commissione di Garanzia nazionale della Cgil, Carlo Ghezzi, a conclusione delle 72.049 assemblee di base. I votanti sono stati oltre 1,8 milioni di cui quasi 595 mila pensionati. Ghezzi ha ricordato che la presenza di due mozioni contrapposte non è una novità per la Cgil. Infatti, dal 1991 fino a oggi, solo il congresso del 1996 ha visto la presenza di una sola mozione. Per altro nel 1991 la mozione capeggiata da Bertinotti non firmo i verbali della commissione di garanzia, ma ciò non inficiò la regolarità del congresso. Per il presidente della Commissione di Garanzia tre sono state le caratteristiche più importanti delle assemblee. La prima è che rappresentano un fatto di democrazia. Infatti, le assemblee sono state 62.000 e vi sono stati più di 120 mila interventi e 500 emendamenti e vi hanno partecipato 90.000 delegati. La seconda caratteristica è rappresentata dal pluralismo, nel 52% delle assemblee erano presenti rappresentanti delle due liste contrapposte, nel 13% non era presente nessuno delle due liste, nel 31% solo di quella di maggioranza, mentre nel 3% solo di quella di minoranza. La terza caratteristica è la capillarità. Il 78% delle assemblee si sono tenute nei luoghi del lavoro, il 12%, nei territori, 10% presso lo Spi e lo O,3% sono state intercategoriali. (LF)
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