La possibilità di installare impianti che producano al massimo un megawatt e non occupino più del 10 per cento della superficie agricola aziendale rappresenta un punto di equilibrio tra l’esigenza di tutelare la produzione alimentare evitando fenomeni speculativi e la possibilità per le imprese agricole di contribuire alla produzione di energia rinnovabile garantendosi così una integrazione di reddito nella direzione di una moderna impresa multifunzionale. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Sergio Marini in riferimento al decreto legislativo sull’energia da fonti rinnovabili, approvato dal Consiglio dei Ministri, che prevede anche misure per il fotovoltaico nei terreni agricoli su proposta del Ministero delle Politiche agricole.