Nelle campagne quasi un occupato su dieci è immigrato, per un totale di 106.058 lavoratori stranieri impegnati a garantire l’approvvigionamento alimentare sulle tavole degli italiani. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti che evidenzia “come questi lavoratori siano divenuti indispensabili per l’agricoltura Made in Italy”.
A prevalere per la natura del lavoro in campagna è – sottolinea Coldiretti – l’occupazione stagionale, a partire dal periodo primaverile per le operazioni di preparazione dei terreni fino all’autunno con la vendemmia. Sono molti i “distretti agricoli” dove i lavoratori immigrati sono una componente bene integrata nel tessuto economico e sociale, spiega la Coldiretti, sottolineando che la presenza di lavoratori immigrati è divenuta “indispensabile per le produzioni di qualità”. (FRN)