Salgono del 3,7% i prezzi alla produzione dei prodotti agricoli nel 2010, registrando un aumento del 16,4% a dicembre; cereali e lattiero caseari i settori che hanno ottenuto le migliori performances di recupero nell’anno. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti, in occasione della divulgazione dei dati Istat relativi all’industria, sottolineando che l’aumento per i cereali è stato del 10,2% e per il lattiero caseario del 10%. Una tendenza questa, spiega la Coldiretti, determinata dalla rivalutazione dei prezzi di frumento tenero (+21,8%), granturco (+28,6%) e orzo (+25,4%), ma non del grano che si è mantenuto su livelli inferiori rispetto a un anno fa (-9,8%).
Per quanto riguarda l’allevamento, il forte aumento dei costi di produzione ha fatto segnare un rincaro del 14% a novembre 2010 rispetto all’anno precedente; il comparto più penalizzato è quello degli avicunicoli, in particolare per pollame (-2,1%) e conigli (-4,5%); riduzione anche per ortaggi (-1,2%) e colture industriali (-3,2%), nonostante il recupero dell’1,6% della soia. Nonostante i segnali incoraggianti durante l’anno, la Coldiretti ricorda le gravi crisi che si sono verificate nel 2010 per pastorizia, pomodoro destinato alla trasformazione industriale e allevamento dei suini. (FRN)