E` necessario estendere l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza ‘Made in’ anche per i prodotti alimentari dove sono più rilevanti i rischi di frodi e inganni come conferma per ultimo la vicenda della carne di cavallo spacciata per manzo. E` quanto afferma la Coldiretti nel commentare le nuove misure per aumentare la sicurezza dei prodotti non alimentari adottate dalla Commissione Europea che introducono l’obbligo dell’indicazione di origine sia per i paesi Ue che terzi.
Secondo i calcoli di Coldiretti, “le emergenze alimentari dovute alle sofisticazioni sono costate solo in Italia almeno 5 miliardi negli ultimi dieci anni, dalla mucca pazza all’aviaria, dal latte cinese alla melamina al grano canadese contaminato dall’ocratossina fino alla carne di maiale irlandese alla diossina che è stata trovata nei mangimi e negli allevamenti in Germania”. Eppure, fa notare l’associazione, si procede con estrema lentezza anche per effetto della “pressione delle lobby”.
L’Italia, “sotto il pressing della Coldiretti è all`avanguardia in questo percorso” ma all’inizio della legislatura era stata approvata all’unanimità dal Parlamento una in materia di etichettatura e di qualità dei prodotti alimentari “che è rimasta però inapplicata perché mancano i decreti attuativi”. (FRN)