“Negli ultimi dieci anni l’Unione Europea ha stanziato poco piu’ di mezzo miliardo (558,3 milioni) per l’insieme delle catastrofi che di sono verificate in Italia su un totale di 13,34 miliardi di danni che si sono verificati tra il terremoto in Molise (2002), l’eruzione dell’Etna (2002), il terremoto in Abruzzo (2009) e l’alluvione in Veneto (2010)”. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti in occasione della visita nelle zone colpite dal terremoto del vicepresidente della Commissione Europea Antonio Tajani e del commissario europeo per le Politiche regionali Johannes Hahn che ha fatto una valutazione di danni intorno ai 5 miliardi di euro e un aiuto comunitario nell’ordine di 150-200 milioni con il fondo di solidarieta’. “Dalle Istituzioni comunitarie – ha sottolineato la Coldiretti – ci attendiamo un impegno straordinario che possa rafforzare con la solidarietà la coesione tra gli Stati Europei in un momento in cui è messa in discussione dalla crisi economica e dagli egoismi nazionali”. “Il Fondo di solidarietà dell’Unione europea (FSUE) – ha precisato la Coldiretti – è nato per rispondere alle grandi calamità naturali ed esprimere la solidarietà europea alle regioni colpite all’interno dell’UE ed interviene nel caso che il danno complessivo superi almeno una di queste due soglie: lo 0.6 per cento del PIL o 3 miliardi ai prezzi 2002”. “Un importo che – ha continuato la Coldiretti – è stato superato con i danni provocati dalle ultime scosse di terremoto in Italia che puo’ ora presentare domanda”. “Il FSUE – ha sottolineato la Coldiretti – integra la spesa pubblica degli Stati membri per finanziare i seguenti interventi di emergenza: ripristino immediato delle infrastrutture e degli impianti nei seguenti settori: elettricità, rete idrica e fognaria, trasporti, telecomunicazioni, sanità e istruzione; messa a disposizione di alloggi temporanei e organizzazione dei servizi di soccorso destinati a soddisfare le necessità immediate della popolazione; realizzazione immediata delle misure e infrastrutture di prevenzione per proteggere il patrimonio culturale; ripulitura delle zone danneggiate, comprese quelle naturali”. “Negli ultimi dieci anni l’Unione Europea è intervenuta a sostegno dell’Italia – ha concluso la Coldiretti – per il terremoto in Molise (con 30,8 milioni a fronte di 1588 milioni di danni), l’eruzione dell’Etna (con 894 milioni a fronte di 894 milioni di danni), il terremoto in Abruzzo (con 493,8 milioni a fronte di 10212 milioni di danni) e l’alluvione in Veneto (16,9 milioni a fronte di 676 milioni di danni)”. (LF)