“Nel momento in cui non si riescono ancora a reperire gli 86 milioni di euro necessari al finanziamento del Fondo bieticolo – saccarifero, ha il sapore della beffa che si continuino a proporre emendamenti tesi a trasferire per legge a società private somme destinate alle finalità pubbliche e dunque dei bieticoltori”. Così la Coldiretti commenta gli emendamenti presentati alla Camera nel corso dell’esame del dl incentivi per privatizzare i fondi di Finbieticola ora Terrae sui quali è intervenuto il parere di inammissibilità delle Commissioni riunite Finanze e Attività produttive della Camera.
La presentazione di questi emendamenti – denuncia la Coldiretti – è particolarmente “grave ed irrispettosa” dei produttori agricoli e delle Istituzioni soprattutto dopo che: l’Avvocatura dello Stato ha già espresso il proprio parere sulla “natura pubblica dell’attività svolta dalla Finbieticola”; già in passato la Commissione Bilancio della Camera aveva bocciato emendamenti simili perché ritenuti onerosi per la Stato; una recente sentenza del Tar ha già imposto al ministero delle Politiche agricole di procedere alla “ricognizione delle somme” destinate al settore bieticolo “oggetto di operazioni illegittime” attuate dalla società Finbieticola (oggi Terrae) e al “conseguente recupero delle somme distratte dalle finalità correlate agli interessi dei bieticoltori”. Infine è stata già istituita una Commissione d’inchiesta da parte del ministero delle Politiche agricole con funzioni ispettivo contabili per ottemperare alla sentenza del Tar.
“Su questa vicenda – sottolinea la Coldiretti – non accetteremo alcuna omissione o scorciatoia o forzatura normativa che possa danneggiare ulteriormente i bieticoltori”. (FRN)