Il maltempo ha colpito duramente l’agricoltura nel terzo trimestre. Lo afferma la Coldiretti dopo i dati Istat sull’andamento del Pil a luglio-settembre, con l’agricoltura in forte calo: -5,1% su base annua e -6,7% rispetto al secondo trimestre. “Sul crollo del valore aggiunto agricolo – sostiene la Coldiretti – del 3,9% rispetto all’anno scorso, pesa l’effetto del maltempo, che con la siccità estiva e i nubifragi autunnali ha tagliato i raccolti, in grado di coprire quest’anno appena il 75% dei consumi nazionali”.
Se la vendemmia, sottolinea l’organizzazione agricola, “si è attestata sui valori minimi da quasi 40 anni, con un calo del 6% del vino per un totale di appena 40 milioni di ettolitri, la produzione di pomodoro da conserva è scesa del 12% intorno a 4,4 milioni di tonnellate, mentre per il mais necessario all’alimentazione del bestiame il calo è stato del 13%, con la produzione scesa a 8,5 milioni di tonnellate. Non fanno eccezione le mele (-22%) e le pere (-13%)”.
“Numeri che – aggiunge l’associazione- fanno pendere verso il segno negativo la bilancia della produzione frutticola italiana, dove almeno le pesche sono rimaste sui livelli dell’anno scorso.
Male anche la produzione di miele, a causa dell’andamento climatico poco favorevole, con un -25%”.
Per i semi oleosi, spiega la Coldiretti, c’è “una diminuzione del girasole, e anche per colza e soia si prospetta un calo rispettivamente del 24% e del 14%”. C’è invece un aumento della produzione di grano duro per la pasta, con un +12% per un totale di 4,2 milioni tonnellate, “mentre quello tenero per il pane segna un incremento del 21%, con un raccolto di 3,4 milioni di tonnellate”. (LF)