“La crisi svuota il carrello della spesa con il crollo degli acquisti di latte del 7 per cento e di olio del 5 per cento, ma anche di pesce (-4 per cento), carne di maiale e vino (-2 per cento), frutta, pasta e carne di manzo (-1 per cento)”. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti su dati Ismea relativi al primo semestre 2012, in occasione della manifestazione ”2012: Fuga da AlcaTass” con Coldiretti e consumatori (Codacons, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori, Assoutenti, Confconsumatori, Codici, Associazione Consumatori Utenti, Altroconsumo, Comitas, Consumer Law), organizzata davanti a Montecitorio per manifestare contro l’aumento dei costi burocratici e fiscali che aggravano la crisi e tagliano i consumi, dalla benzina ai generi alimentari. “Costi – sottolinea Coldiretti – che hanno ridotto la capacità di acquisto dei cittadini con la spesa mensile per carburanti delle famiglie italiane che è stata pari a 120 euro e ha superato quella per l’acquisto di carne (110 euro), frutta e ortaggi (83 euro) o pane e cereali (79 euro)”. “L’aumento vertiginoso dei costi – sottolinea – ha scombussolato i budget delle famiglie, facendo crollare i consumi nonostante i prezzi degli alimentari abbiano fatto registrare una riduzione ad agosto dello 0,1 per cento rispetto al mese precedente, in controtendenza rispetto all’andamento generale dell’inflazione”. “D’altra parte con il nuovo record un litro di benzina viene a costare – continua – come un chilo di pesche, ma il prezzo ha superato del 40 per cento il chilo di pasta e del 50 per cento il un litro di latte”. Un rapporto di cambio che – conclude – non è eticamente ed economicamente sostenibile e che mette a rischio la ripresa del paese”. (LF)
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