L’annuncio del Ministero per le Politiche agricole di avviare un fermo temporaneo dell’attività di pesca per un massimo di 45 giorni risponde all’esigenza di salvare la produzione ittica Made in Italy dopo il crollo fino al 50 per cento fatto registrare in Adriatico nei primi mesi del 2011. E’ quanto afferma ImpresaPesca Coldiretti nel commentare gli esiti dell’incontro avuto con il ministro delle politiche agricole Saverio Romano, dal quale è scaturita la proposta di un arresto temporaneo obbligatorio della pesca a strascico e volante per consentire il ripopolamento delle risorse ittiche. “Il provvedimento – sottolinea ImpresaPesca Coldiretti – punta a salvare il pesce italiano, dopo il crollo delle catture nazionali e l’aumento delle importazioni dall’estero di pesce e preparazioni di pesce che a gennaio 2011 hanno fatto segnare un vero e proprio boom in valore (+19 per cento). Nel corso dell’incontro, il presidente di ImpresaPesca Coldiretti, Tonino Giardini, ha chiesto attenzione anche verso altre questioni, dalla realizzazione dei distretti di pesca, da attuarsi come conseguenza gestione in coda al fermo biologico al fine di dare un governance al sistema produttivo, al rafforzamento della tracciabilità della filiera dell’ittico in maniera più chiara soprattutto per i prodotti di importazione anche con i “menù della ristorazione”.
“Servono, inoltre – continua ImpresaPesca Coldiretti – l’avvio di progetti di promozione del Made in Italy per la pesca nazionale con i principi del km.0, la rivalutazione del ruolo delle organizzazione dei produttori come anello di congiunzione tra produzione e mercato, l’attivazione di misure a sostegno del credito per le imprese sia per le spese di investimento che per la gestione corrente, misure a sostegno mediante coofinanziamento dello sviluppo della garanzia assicurativa per strutture e produzione in primis per l’acquacoltura, tutela del prezzo, riqualificazione dei mercati e delle filiere ittiche, avvio del cosiddetto “fascicolo d’impresa”. “Necessario – conclude ImpresaPesca Coldiretti – anche chiudere in termini brevi con Bruxelles le questioni in ballo sul Piano Nazionale Pesca, in particolare per la deroga per le distanze operative dalla battigia per lo strascico in tirreno e per le draghe idrauliche in genere, ed inoltre la soluzione dell’attesa problematica con l’Ue per la tolleranza nelle confezioni nella selezione meccanica dei molluschi-bivalvi in riferimento ai limiti della taglia minima”. (LF)
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