Sono agricole il 14 per cento delle circa 190mila imprese che hanno ottenuto la moratoria nel periodo compreso tra il 3 agosto 2009 e il 31 dicembre 2010. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti che ha firmato l’ “importante” accordo post-moratoria per il credito alle Piccole e Medie Imprese (Pmi) che nel passato si stima abbia già interessato oltre 26mila imprese agricole. Dall’analisi della Coldiretti sul fronte bancario gli impieghi a favore delle Pmi in Europa, rimarcano che Italia e Francia nell’ultimo anno hanno assorbito dal sistema bancario maggiori risorse rispetto agli anni precedenti con un aumento del 4 per cento e del 5.4 per cento, contrariamente a quanto accaduto in Germania dove, nonostante un PIL in forte crescita, i finanziamenti bancari alle Pmi hanno subito una riduzione pari allo 0.3 per cento. In Italia, sottolinea la Coldiretti, gli investimenti e gli impieghi bancari nel corso del 2010 sono cresciuti grazie alla dinamiche delle Pmi in particolare del settore edilizia e agricoltura, quali comparti che in termini di crescita riflettono una controtendenza rispetto ad altri settori della produzione. Gli investimenti in agricoltura hanno registrato nel 2010 un buon livello di crescita mettendo a segno un aumento del 4.8 per cento contrariamente a quanto nello stesso periodo di osservazione è avvenuto per il settore commercio e servizi che ha registrato una flessione dello 0.8 per cento e dell’industria che ormai da quasi un triennio ha visti drasticamente ridotti i volumi di impiego bancario con un calo del 4.9 per cento nell’ultimo anno. Su questi scenari , conclude la Coldiretti , oltre alle dinamiche sono mutate le durate delle consistenze, ovvero il trend di crescita dei finanziamenti con durata superiore ai 5 anni che hanno registrato un aumento del 4 per cento circa, mentre gli affidamenti con durata inferiore ai 5 anni d’ammortamento hanno drasticamente subito una frenata con un calo del 4.4 per cento.
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