L’alimentare, con una crescita doppia (+2,8 per cento) rispetto alla media, traina l’inversione di tendenza della produzione industriale, che a novembre è tornata a crescere in termini tendenziali dopo 26 mesi. É quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat sulla produzione industriale a novembre. La ripresa della produzione di alimenti e bevande è coerente – sottolinea la Coldiretti – con le previsioni di una contenuta ripresa dei consumi alimentari il Italia nel biennio 2014-15 indicata anche da Prometeia, dopo il brusco calo fatto registrare nel 2013 (-3,9 per cento).
Ad incoraggiare è soprattutto il record storico delle esportazioni di prodotti agroalimentari italiani. Nel 2013 l’export ha raggiunto il massimo di sempre, arrivando a quota 33 miliardi di euro, secondo le prime proiezioni Coldiretti. La maggior parte delle esportazioni – sottolinea la Coldiretti – interessa i paesi dell`Unione Europea per un valore stimato di 22,5 miliardi (+5 per cento), ma il Made in Italy cresce anche negli Stati Uniti con 2,9 miliardi (+6 per cento), nei mercati asiatici (+8 per cento, 2,8 miliardi) e su quelli africani dove si è avuto un incremento del 12 per cento, arrivando a quota 1,1 miliardi. Il miglior risultato è però quello che viene dall’Oceania, con un +13 per cento, anche se l`importo è contenuto . A livello generale, l’aumento dell’export rispetto allo scorso anno è stato del 6 per cento.
Tra i principali settori del Made in Italy, il prodotto piu` esportato si conferma il vino, con 5,1 miliardi (+8 per cento) davanti all`ortofrutta fresca (4,5 miliardi di euro), che cresce del 6 per cento, mentre l`olio che fa segnare un +10 per cento che porta il valore complessivo a 1,3 miliardi. Aumenta pure la pasta che – conclude la Coldiretti – rappresenta una voce importante del Made in Italy sulle tavole straniere con 2,2 miliardi (+4 per cento).