“Sono 28.300 le aziende agricole che hanno chiuso i battenti nel primo trimestre del 2012 anche per effetto delle difficoltà di mercato, dell’aumento dei costi e della stretta creditizia”. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che a pesare è il crollo in campagna delle quotazione dei prodotti base della dieta mediterranea che a marzo sono stati pagati a prezzi in meno del 21 per cento per l’olio di oliva, del 13 per la frutta e del 12 per cento per il grano , rispetto allo scorso anno secondo le rilevazioni Ismea. Complessivamente si è verificato un calo del 6,4 per cento per le produzioni vegetali e un debole aumento del 2,4 per cento per i prodotti di allevamento sui quali pero’ ha pesato l’aumento dei costi a partire dal gasolio, rincarato del 44 per cento. . “Il credit crunch ha colpito anche i campi dove – continua la Coldiretti – sei imprese agricole su dieci hanno difficoltà ad accedere al credito, con il costo del denaro in agricoltura che ha raggiunto il 6 per cento e risulta superiore del 30 per cento a quello medio del settore industriale”. “Una situazione di difficoltà che – conclude la Coldiretti si aggiunge agli effetti dei danni da maltempo ed anche le preoccupazioni per l’applicazione della nuova Imu”. (LF)
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