“Quasi 1,2 milioni di pensionati coltivatori diretti riceve poco più di 600 euro al mese e l’importo si abbassa se si analizzano le pensioni di invalidità con 445 euro al mese e le pensioni ai superstiti che toccano a mala pena i 300 euro al mese.” E’ quanto emerge da un’analisi di Fedepensionati Coldiretti in occasione della presentazione del Rapporto annuale Iinps sulle pensioni 2010. “La Gestione Speciale dei coltivatori diretti, mezzadri e coloni conta nel 2010 un aumento dell’1,5 per cento delle pensioni in pagamento che – sottolinea la Coldiretti – sono complessivamente pari a 1.188.500”. Secondo il presidente della Federpensionati Antonio Mansueto “siamo di fronte, ad elementi economici spesso di pura sussistenza che evidenziano situazioni spesso difficili per pensionati che vedono ogni giorno aumenti del costo della vita decisamente più importanti rispetto all’adeguamento annuale che viene fissato seguendo i rigidi criteri del paniere generale Istat”. “A fronte, infatti – afferma Mansueto – di un importo medio annuo generale delle pensioni di vecchiaia ed anzianità pari a 12.750 euro, la media delle pensioni erogate nella Gestione dei coltivatori diretti è pari a 8.380 euro annui (poco più di 600 euro al mese)”. “Un ultimo elemento su cui vogliamo aprire una riflessione a 360 gradi – conclude il Presidente della FederPensionati Coldiretti – è quello afferente le percentuali delle pensioni integrate al trattamento minimo; infatti, secondo i dati diffusi dall’Inps oggi, la percentuale delle pensioni di anzianità e vecchiaia integrate al trattamento minimo rispetto al totale delle pensioni in pagamento è pari al 51% nel Fondo pensioni lavoratori dipendenti, al 26% nella Gestione dei coltivatori diretti, al 10% nella Gestione degli artigiani ed al 12% nella Gestione dei commercianti.” (LF)
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