Le forniture di verdure e degli altri prodotti deperibili hanno subito un taglio di almeno il 30 per cento nelle regioni interessate dal maltempo con le consegne che procedono a macchia di leopardo sul territorio nazionale dove in alcuni paesi isolati i negozi sono addirittura chiusi o gli scaffali completamente vuoti mentre la situazione migliora nelle città come Roma. E’ quanto emerge da un monitoraggio alla riapertura settimanale di negozi e mercati effettuato dalla Coldiretti che ha mobilitato diecimila trattori degli agricoltori associati per collaborare con le amministrazioni comunali e provinciali prorpio al ripristino della circolazione con un appello del presidente nazionale Sergio Marini. Sono stati allertati anche i vivaisti – prosegue la Coldiretti – per collaborare alla messa in sicurezza degli alberi che sotto il peso della neve crollano sulle strade.
Il danno per la filiera agroalimentare ammonta già – stima la Coldiretti – a cento milioni di euro non solo per le difficoltà nei trasporti che hanno impedito la consegna di oltre centomila tonnellate di frutta, verdura, uova, latte fresco e altri prodotti deperibili ma anche perché le piante cedono sotto il peso della neve mentre si registra una impennata nei costi di riscaldamento delle serre. Almeno due milioni di mucche e maiali nelle stalle isolate rischiano di rimanere senza acqua e cibo per le difficoltà di garantire l’approvvigionamento dei mangimi sulle strade e per i danni provocati dal gelo alle condutture che portano l’acqua agli abbeverato ma in alcuni casi a cedere – conclude la Coldiretti – sono le stesse stalle, le serre o le strutture agricole sotto il peso della neve.