Agci Imprese Sociali, Confcooperative Federsolidarietà e Legacoopsociali rilanciano l’allarme sul codice degli appalti dopo la nota unitaria delle associazioni del settore dei servizi. La decisione di lasciare invariata la revisione dei prezzi per servizi e forniture al 5%, con il riconoscimento dell’80% dei costi oggettivi sopraggiunti, e solo sulla cifra eccedente, accende una sirena di emergenza per i servizi socio-sanitari, socio-educativi e le cooperative sociali di inclusione lavorativa.
“Non solo è necessario un intervento immediato per correggere questo errore – affermano le tre associazioni nazionali – ma sono urgenti politiche che rendano il codice degli appalti uno strumento utile per il lavoro e non un ostacolo. Con il nuovo contratto collettivo nazionale delle cooperative sociali e l’aumento del costo del lavoro la revisione dei prezzi è fondamentale per garantire la sostenibilità delle imprese e cooperative sociali dove sono impiegati oltre 350mila operatori e operatrici sociali nel nostro Paese: occorre difendere tutti i comparti ed evitare discriminazioni che mettano a rischio il lavoro”.
Agci Imprese Sociali, Confcooperative Federsolidarietà e Legacoopsociali chiedono di aprire un tavolo di confronto con il governo e con tutte le istituzioni sul codice degli appalti e sulle ricadute sui servizi essenziali del welfare e del sociosanitario.
redazione