Il governo ha messo a disposizione 90 milioni di euro per l’Ilva di Taranto, altri 60 milioni saranno disponibili all’inizio del 2013. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, spiegando che oltre alle risorse già messe a disposizione, “ci sono poi quelle che fanno riferimento ai fondi della regione Puglia”. Sul futuro dello stabilimento ancora nessuna certezza, azienda e sindacati attendono l’Autorizzazione integrata ambientale che sarà rilasciata entro il 30 settembre. Solo dopo il presidente Ferrante illustrerà le prospettive dello stabilimento siderurgico, come ribadito ai sindacati e istituzioni nell’incontro del 14 settembre.
“Per il commissario – aggiunge Clini – ancora non c’è una decisione, così come non c’è convergenza per la nomina del soggetto attuatore. Troveremo un equilibrio tra Regione e governo, non appena il decreto sarà convertito alla Camera procederemo”.
Il ministro si dice consapevole delle ricadute dall’eventuale chiusura dello stabilimento. “Una situazione diversa da quella che ci auspichiamo, cioè negativa – conclude – porterebbe effetti negativi e pericolosi a livello nazionale. Sto lavorando per fare in modo che la continuità produttiva sia sostenuta dagli investimenti per il risanamento ambientale, questa è anche l’indicazione strategica che la Ue dà per i settori industriali”.