Clima di fiducia in calo, ridotte capacità di risparmio e spese obbligate in aumento, definiscono un quadro congiunturale molto difficile. Lo scrive Confcommercio nel suo consueto studio.
“Nei primi mesi del 2012 – si legge – appare quasi impossibile prevedere una ripresa effettiva dei consumi già da lungo tempo in una fase stagnante. La pressione fiscale in aumento ed i prezzi ormai fuori controllo dei prodotti energetici e delle utenze domestiche non fanno altro che accelerare la recessione in atto diffondendo un clima di insicurezza per il futuro in molte famiglie a basso reddito e spingendo ad un atteggiamento di forte cautela anche le famiglie con buone o elevate possibilità di spesa”. (LF)
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