Le richieste delle imprese sulle deroghe ai contratti per l’Expo 2015 sono “inaccettabili”. Non è ragionevole proporre un contratto senza vincoli e su tutto il territorio nazionale. Così il segretario confederale della Cisl, Luigi Sbarra, al termine dell’incontro che si è tenuto oggi tra il ministro del Welfare, Enrico Giovannini e le parti sociali.
“Le richieste dei datori di lavoro – continua Sbarra – riguardano un contratto a tempo determinato per 24 mesi, applicato in maniera indistinta e generica su tutto il territorio nazionale, senza causale, sganciato da vincoli contrattuali e da confronto sindacale, privo di una forma di compensazione che alzi le retribuzioni , la contribuzione e la formazione dei lavoratori, a fronte della richiesta di maggiore flessibilità”.
Il sindacato ha proposto invece la soluzione di delimitare il perimetro di applicazione dell`intesa al progetto di Masterplan su cui sta lavorando il Governo e che dovrà essere declinato nel progetto ‘Agenda Italia’ ed offerto la disponibilità a discutere di una forma di apprendistato breve, di durata di 24 mesi, da destinare agli over 29, corredato da un pacchetto formativo minimo ed incentivato se destinato ad occupazione incrementale, accompagnando l`utilizzo della tipologia con maggiori quote di salario e di contribuzione per i lavoratori, fortemente ancorato alla contrattazione.
“Non vorremmo che l`atteggiamento di indisponibilità dei datori di lavoro al confronto di merito con il sindacato nascondesse il desiderio di affidare al Governo l`iniziativa di assumere in modo unilaterale una normativa piegata sugli interessi delle aziende”, sottolinea il sindacalista.
La Cisl, “in questa spiacevole eventuale situazione, eserciterà fino in fondo la sua contrarietà ed assumerà iniziative adeguate.
Nel riconfermare la disponibilità al dialogo ed al confronto, daremo il nostro contributo ai tavoli tecnici preannunciati oggi dal ministro Giovannini e finalizzati alla ricerca di una soluzione condivisa. Apprezziamo la disponibilità del ministro su questo percorso – conclude Sbarra – ed il fatto che abbia richiamato alcuni elementi per noi sensibili, tra i quali la necessaria formazione sostanziale e le compensazioni per i lavoratori a fronte delle maggiori flessibilità”.