Le segreterie confederali di Cisl e Uil “considerano molto positivamente il fatto che con l’accordo interconfederale del 28 giugno si sia completato in modo coerente il percorso iniziato nel 2009 con la riforma della contrattazione, definendo regole di rappresentanza condivise sia per la legittimità nella contrattazione collettiva nazionale sia soprattutto per la validità della contrattazione collettiva aziendale, anche relativamente ai punti maggiormente contrastati come le clausole di tregua e le intese modificative aziendali”.
Contrattazione che, aggiungono Cisl e Uil, “ora potrà trovare pieno impulso sia per realizzare intese per nuovi investimenti e occupazione sia per la redistribuzione ai lavoratori delle risorse provenienti da maggiore produttività”. L’accordo, aggiungono, “riveste grandissima importanza anche per aver definito un pluralismo nei modelli di rappresentanza, Rsu ed Rsa, che valorizza il ruolo associativo del sindacato e il rapporto con l’insieme dei lavoratori e, nel contempo, la decisione a maggioranza, nei casi di divergenza contro ogni anacronistico diritto di veto”.
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