Mettete insieme un sindacalista con la passione per il cinema, la pandemia da coronavirus e il grande utilizzo delle piattaforme in streaming cui siamo costretti in questo periodo nero. Aggiungete i lunghi mesi di grandi schermi bui e unite l’attitudine molto sindacale a parlare con le persone. Unite questi ingredienti e avrete come risultato la rassegna virtuale di “Cinema & Lavoro” realizzata dalla Funzione pubblica Cisl di Verona.
L’idea iniziale era quella di proiettare le pellicole in una sala con il pubblico presente, poi il virus ha bloccato tutto, ma non la volontà di chi aveva lanciato la proposta, e il progetto è andato avanti trasferendosi sulla rete.
La rassegna sfrutta i diversi strumenti del sistema di comunicazione sindacale. Sul sito www.cislfpverona.it/cinemaelavoro è possibile scoprire le varie pellicole che sono via via proposte, raggiungere la presentazione video sul canale YouTube, connettersi alla scheda del film. Accanto alla presentazione sono elencate le piattaforme di streaming che rendono disponibile il film con tanto di link. Per chi ha poca dimestichezza con queste ultime, sempre sul sito, nella sezione Cinema&Lavoro, sono disponibili le schede informative su ognuna delle piattaforme con le istruzioni di accesso, al fine di consentire a tutti di dare vita al proprio cineforum virtuale.
L’idea che corre sul filo di questo progetto, spiegano gli organizzatori, è quella di trovare nuove formule con cui parlare a tutti, in modo particolare agli iscritti e simpatizzanti, dei grandi temi del lavoro, senza necessariamente dover ricorrere al tipico linguaggio sindacale o agli stereotipi della formazione accademica.
“Dove non è facile affrontare o approfondire, discutere o illustrare ciò che nella società del lavoro oggi accade, il cinema – aggiungono – è capace di testimoniare, con la sua straordinaria sequenza di immagini in movimento, il cambiamento del paesaggio umano e sociale nelle aziende, nelle fabbriche, tra i campi, ovunque donne e uomini cercano la dignità che solo il lavoro sa offrire”.
Non solo pellicole impegnate che traggono spunto da fatti accaduti, come ad esempio 7 minuti di Michele Placido oppure Due euro l’ora di Andrea D’Ambrosio, ma anche film cult come La classe operaia va in paradiso di Elio Petri o lungometraggi ironici e divertenti nello stile di The Full Monty di Peter Cattaneo.
L’idea è di Marco Nundini, l’attuale segretario della Sanità Fp Cisl di Verona. Tecnico di laboratorio e giornalista che ha firmato reportage da vari angoli del pianeta e vanta collaborazioni in guide, atlanti, progetti editoriali e che, dopo anni di nomadismo, nel 2003 ha rimesso il camice bianco e si è impegnato nel sindacato.
“In tempi di epidemia, le piattaforme sono uno strumento indispensabile per dare vita ad un cineforum virtuale – spiega Nundini -. I nostri iscritti riceveranno periodicamente i collegamenti relativi ai film suggeriti da questo itinerario culturale tra cinema e lavoro, ma chiunque potrà navigare sul nostro sito e condividere le nostre proposte”.
Nella possibile evoluzione di questo percorso culturale agli organizzatori piacerebbe promuovere anche incontri (al momento in formato webinar) di discussione sui film proposti, magari con la presenza di esperti del settore, sia del cinema, che del mondo del lavoro.
Già da ora, per non limitarsi a vedere i film suggeriti, ma per discuterne insieme, commentare, dibattere, suggerire è possibile utilizzare l’area commenti disponibile in corrispondenza di ogni proposta sul canale YouTube della Cisl Fp di Verona.
Oggi sulla piattaforma cislina, che ha preso avvio nello scorso mese di dicembre, sono già presenti le schede di cinque film e i primi numeri sugli accessi sono soddisfacenti.
Costantino Corbari