“La gestione di un Istituto come l’Inps che può essere definito la più grande azienda di servizi italiana, con un’importanza economica di quasi 400 miliardi di Euro e che si rivolge ai 2/3 della popolazione, non può far capo ad una sola persona”. Lo sostiene Giorgio Corradini, Presidente CIDA, chiamato a pronunciarsi circa la determinazione del Presidente dell’Inps diffusa nei giorni scorsi.
“Un’organizzazione razionale dell’Istituto – sostiene – che è in una profonda fase di riassetto a seguito della confluenza in esso dell’Inpdap e dell’Enpals, è necessaria, così come si rendono necessari i tagli alla spesa, ma il tutto va gestito in maniera oculata, senza prendere decisioni affrettate che potrebbero compromettere il processo di accorpamento”.
“Il comportamento tenuto dal Presidente dell’Inps è di dubbia legittimità” precisa Corradini “in quanto la determinazione è stata emessa non tenendo assolutamente conto dei poteri del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza che si è visto scavalcare a piè pari”.
La CIDA dichiara di essere favorevole alla razionalizzazione della spesa e ad un’attenta analisi della spending review, ma ritiene che le stesse non possono essere realizzate incidendo pesantemente sulla qualità dei servizi offerti ai cittadini.
Infine, la Confederazione chiede che non siano violati le modalità e i tempi di azione previsti dall’articolo 21 della legge 214/2011 di incorporazione in INPS dell’INPDAP e dell’ ENPALS, considerato anche che finora le modalità di gestione del complesso processo di attuazione sono state di dubbia trasparenza. (LF)
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