Un agricoltore su tre teme di chiudere la propria azienda. E’ quanto emerge da un’indagine sulla fiducia degli agricoltori effettuata dalla Confederazione italiana agricoltori (Cia). Le aziende agricole si troverebbero a chiudere per le grandissime difficoltà (costi produttivi, contributivi e burocratici eccessivi, prezzi in caduta libera, redditti in crollo record) che incontrano. L’indagine evidenzia che sei agricoltori su dieci segnalano conti “in rosso”, il 96,3 per cento ritiene totalmente insufficienti per l’agricoltura i provvedimenti varati negli ultimi due anni, mentre il 34,8 per cento si dichiara scoraggiato e pensa addirittura ad un abbandono dell’attività produttiva.
La quasi totalità dei produttori interpellati dalla Cia (oltre il 97 per cento) punta l’indice sui costi (produttivi e contributivi) divenuti insostenibili, sulla burocrazia che toglie risorse e soffoca ogni iniziativa, sui prezzi che sui campi che nell’ultimo anno sono crollati. Praticamente, in moltissime realta agricole si produce sottocosto. E’ emblematico il caso dei cereali, dove i listini sono diminuiti anche del 20 per cento, con punte del 40-45 per cento per il grano duro. (FRN)
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