La proroga per la regolarizzazione degli immigrati è necessaria poiché troppi saranno altrimenti esclusi. A sostenerlo la Cgil secondo cui “siamo ormai agli ultimi tre giorni della regolarizzazione dei lavoratori e delle lavoratrici immigrati irregolari e le domande pervenute sono poco meno di 100mila”. Le 100mila domande, sottolineano Vera Lamonica, segretario confederale della Cgil e Pietro Soldini, responsabile immigrazione della confederazione, “a giudicare da come è stato architettato e gestito questo provvedimento, è quasi un miracolo”.“Appena qualche giorno fa – spiega Vera Lamonica – a nove giorni dalla scadenza dei termini, è giunto un parziale chiarimento su quali sono gli organismi pubblici che possono certificare la prova di presenza in Italia. Già solo questo renderebbe necessaria appunto la proroga della scadenza ed è inaccettabile che a tale richiesta il governo non risponda”.“Per la Cgil – conclude la dirigente sindacale – la battaglia continua perché il lavoro nero è una delle vere emergenze del Paese. La direttiva 52 apre nuovi spazi di iniziativa sindacale per la regolarizzazione e la Cgil li userà tutti”. (LF)
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