“Premesso che è necessario fare tutto quello che è possibile per aumentare l’occupazione e cogliere ogni occasione di crescita, l’Expo 2015 non può rappresentare un rito magico per dissolvere tutti i vincoli”. E’ la posizione dei segretari confederali della Cgil, Fabrizio Solari e Serena Sorrentino, espressa oggi al tavolo sull’Expo 2015 nel corso dell’incontro tra governo e parti sociali. Un appuntamento nel corso del quale la Cgil ha ribadito che qualsiasi soluzione deve essere trovata nell’ambito della contrattazione tra le parti sociali, escludendo così ancora una volta qualsiasi intervento legislativo di deregolamentazione del mercato del lavoro e rinviando ogni discussione di merito al confronto tra le parti.
La Cgil ha sottolineato con forza che per creare maggiore occupazione e cogliere tutte le occasioni di crescita disponibili è necessario “un impegno da parte di tutti, a cominciare dal governo che deve esplicitare qual è l’impegno complessivo, anche e soprattutto in termini di risorse, delle istituzioni su Expo 2015. Anche le stesse imprese devono mostrare le loro vere intenzioni e i loro impegni, per esempio in termini di maggiori investimenti, e non limitarsi esclusivamente ad un elenco di rivendicazioni sulla flessibilità”. Per il sindacato “servono soluzioni puntuali a situazioni definite”. La Cgil ha quindi confermato la propria disponibilità a proseguire il tavolo: “ogni occasione va colta purché sia sfruttata per creare nuova occupazione e non per concedere sconti alle imprese sulla nuova occupazione che si creerebbe in ogni caso”.
Il sindacato di corso d’Italia ha ribadito la propria disponibilità a lavorare sull’apprendistato breve come tipologia che, “nell’ambito dei contratti collettivi nazionali di lavoro, può rispondere all’eccezionalità di Expo, estendendo le attuali previsioni”; ed ha confermato la “non percorribilità di ulteriori manomissioni ai contratti a termine”. La Cgil ha apprezzato infine la posizione assunta dal ministro Giovannini che ha respinto qualsiasi ipotesi di favorire intese sul demansionamento, così come accennato dalle imprese. Richieste che nulla hanno a che fare con la specificità dell’Expo 2015. Il ministro ha inoltre confermato la richiesta del governo alle parti sociali di giungere ad un accordo entro il 15 settembre. Nei prossimi giorni proseguirà il confronto tra le parti, a partire dall’incontro fissato per giovedì 1° agosto.