Il regolamento attuativo per la rappresentanza incrina i rapporti tra la Cgil Lombardia e la Fiom. A Maurizio Landini, che sabato ha fortemente criticato l’intesa, chiedendo l’immediata riunione del Direttivo per discuterne, replica il collega del regionale, Nino Baseotto: ‘sono d’accordo, convochiamo subito il direttivo: ma per approvare l’accordo, che e’ importante e positivo’’. E se secondo Landini il testo approvato venerdi sera dalle confederazioni e da Confindustria e’ disseminato di trappole che limitano l’azione del sindacato ( peraltro ‘’mai discusse in alcuna sede”, ha precisato), Baseotto trova al contrario che proprio grazie ad esso “diventano esigibili le nuove regole in materia di determinazione della rappresentatività di ogni singola Organizzazione sindacale e di validazione democratica dei contratti nazionali e degli accordi aziendali, con la riconferma del principio fondamentale del voto certificato da parte delle lavoratrici e dei lavoratori”. Inoltre, prosegue il segretario della Cgil lombarda, “L’intesa è rispettosa dell’autonomia di ogni singola categoria, demandando ai contratti nazionali la pattuizioni delle clausole di raffreddamento e di sanzione del non rispetto delle intese sottoscritte e, allo stesso tempo, definisce gli ambiti delle ovvie prerogative in capo alle Confederazioni. Contrariamente a quanto preteso e applicato da Fiat, con il dissenso e la contrarietà di CGIL e FIOM, il vincolo del rispetto dei contratti e delle intese riguarda le associazioni dei datori di lavoro, le organizzazioni sindacali e le rappresentanze aziendali e non i singoli lavoratori”. E ancora: “ in materia di elezione delle Rappresentanze sindacali unitarie, si sancisce il solo criterio della proporzionalità, superando – finalmente – la quota dell’1/3 di delegati nominati dalle organizzazioni sindacali”.
Ora, conclude Baseotto, si tratta di attuare le intese così definite: “per questo condivido la richiesta avanzata dal Segretario generale della FIOM per una convocazione in tempi rapidi del Direttivo nazionale della CGIL, perché penso che non possano sussistere dubbi sulla larga condivisione da parte nostra dell’intesa raggiunta. E trovo inopportuna la decisione di sospendere le assemblee congressuali già programmate nelle aziende meccaniche, che rischia di ingenerare confusione e dubbi. Il risultato conseguito da CGIL CISL UIL con Confindustria ha un valore enorme e sarebbe puro autolesionismo disconoscerlo o cercare di sminuirne la portata”.