“Cambiare le scelte sbagliate che non hanno prodotto risultati positivi e dare centralità a lavoro e imprese che sono l’assoluta priorità per il Paese“. Così il segretario confederale della Cgil, Serena Sorrentino, commenta i dati diffusi oggi dall’Istat. Per la dirigente sindacale “preoccupa la fotografia dell’Istat che esamina le serie storiche perché mette in luce ciò che da tempo denunciamo e cioè che la crisi ha avuto effetti che hanno ridefinito pesantemente il nostro sistema di sviluppo e che configurano quello dell’occupazione, in particolare dei giovani, come priorità”.
Sorrentino sottolinea poi come “la desertificazione industriale nel Mezzogiorno, la sparizione dei grandi gruppi nazionali e la differenza competitiva data dal permanere del gap infrastrutturale, rischiano di far precipitare il sud ad un punto di non ritorno in termini di sostenibilità sociale se non si riattivano investimenti che mirino ad aumentare l’occupazione”. La segretaria confederale Cgil ricorda poi come “già nel Piano del Lavoro avevamo segnalato la necessità di dare segnali di politica industriale e ripresa di investimenti su settori che potessero dare risposte significative all’occupazione: ora non c’è più tempo anche perché la somma della disoccupazione, dei percettori di ammortizzatori, dei precari che hanno in scadenza il loro contratto a breve e i licenziamenti per fallimento delle imprese, segnano un’area di disagio che riguarda oltre un terzo della popolazione italiana, a cui si aggiungono i pensionati”.
Nelle prossime ore la Cgil si augura che “si possano registrare decisi segnali di inversione tendenza per quanto riguarda le emergenze sociali dettate dall’occupazione e dagli ammortizzatori, dalle forme di sostegno al reddito per le soglie al di sotto di povertà e dalla ripresa degli investimenti pubblici”. “Serve- sostiene – un radicale cambio della politica di sola austerità che ha creato la spirale negativa fatta di disoccupazione e meno reddito disponibile, meno consumi, più tasse e crollo della domanda”. Ieri, segnala Sorrentino, “il Ministro del Lavoro, smentendo ancora una volta gli impegni assunti con le Parti sociali, ha demandato al nuovo esecutivo la risoluzione di quei problemi nati dalle scelte sbagliate degli scorsi mesi e che riguardano le sorti di milioni di persone: dagli ammortizzatori in deroga agli esodati, alle correzioni alla riforma del lavoro che sta creando più problemi che risoluzioni”.
Per la Cgil serve che il nostro “Paese avvii subito il recepimento del programma europeo della garanzia giovani che consenta l’avvio di percorsi di orientamento, formazione, inserimento e occasioni di lavoro”. Per il Mezzogiorno, infine, “gli effetti della riprogrammazione dei fondi comunitari sono deboli e indicano che la strada da perseguire sui trend di occupazione e crescita non può essere affidata solo alla spesa comunitaria. Occorre invece tornare ad investire in politiche nazionali che guardino al sud come territorio su cui concentrare attenzione su settori ad alto potenziale come energia, sistema manifatturiero, territorio e turismo e servizi pubblici”. “Poche cose concrete – conclude Sorrentino – che diano fiato ai lavoratori e alle imprese: questa la vera emergenza”.