“Da tempo sosteniamo la necessità di un forte investimento pubblico per la creazione di buona occupazione, lo abbiamo proposto con il Piano del Lavoro già nel 2013 e con il Piano straordinario per l’occupazione giovanile e femminile rilanciato nel 2016, e riteniamo sia necessaria l’approvazione di un piano straordinario di assunzioni nella Pubblica amministrazione che vada oltre il ricambio, alla pari, tra chi esce e chi entra e che superi anche il programma di stabilizzazioni previsto dalla riforma Madia”. Così la segretaria confederale della Cgil Gianna Fracassi e la segretaria generale della Fp Cgil Serena Sorrentino commentano il ‘patto’ dei governatori delle Regioni del Mezzogiorno per il rilancio del lavoro pubblico.
Per le dirigenti sindacali “l’esigenza di rispondere alle domande dei cittadini, di offrire loro i servizi che meritano, aumenta ogni giorno mentre, allo stesso tempo, le condizioni di lavoro sono sempre più insostenibili. Se questi sono i presupposti, se si è compreso che il tema occupazione nella Pa è centrale, allora l’iniziativa promossa ieri dai governatori di sei regioni del Mezzogiorno per il lancio di un possibile “piano per il lavoro”, va nella giusta direzione”.
“Nello specifico – sottolineano Fracassi e Sorrentino – riteniamo indispensabile il potenziamento della Pa in termini di investimenti, organici e competenze come precondizione per un rilancio effettivo delle economie meridionali. La garanzia dei servizi e dei presidi essenziali, salute e istruzione, l’infrastrutturazione sociale, la manutenzione del territorio sono solo alcuni dei nodi principali su cui investire, avendo sempre come punti cardinali l’innovazione e la sostenibilità dei processi”.
“Se davvero nelle intenzioni dei governatori vi è l’obiettivo di rilanciare il ruolo del lavoro pubblico in economia, a partire dal Sud, chiediamo il pieno coinvolgimento delle parti sociali in un percorso di governance condivisa di questi processi. Ma va sottolineato – aggiungono Fracassi e Sorrentino – il fatto che i governatori possono già procedere a nuove assunzioni, a partire dalla stabilizzazione dei precari, così come è operativo lo sblocco del turn over e la richiesta di potenziare gli organici”. “Particolare attenzione va posta sulla sanità – sottolineano – dove persistono vincoli normativi che allo stato non permettono di assumere. Nella scorsa legge di Bilancio ci siamo battuti da soli per modificare la riduzione del costo del personale, da attuarsi entro il 2020, per attestarla ad una spesa complessiva pari a quella del 2004 diminuita dell’1,4%”.
“Età media, precarietà, carichi di lavoro ed esigenze dei cittadini. Il tema occupazione della Pa, nel Mezzogiorno e non solo, deve essere centrale. Per queste ragioni se l’iniziativa dei governatori del sud non sottende solo chiacchiere e propaganda ma comprende la situazione, il giudizio non può che essere positivo. Ci sono dei passi che si possono compiere da subito, a partire dai piani di fabbisogno: avviino le procedure per essere credibili e coerenti. Noi – concludono Fracassi e Sorrentino – continueremo la nostra azione, rivendicando più e buona occupazione, attraverso le nostre mobilitazioni in tutte le amministrazioni e in tutti i territori”.