Alimentare l’intolleranza e “strumentalizzare la paura per fini politici” non fa altro che aggravare le problematiche legate all’accoglienza degli immigrati sul suolo italiano. Dopo le barricate a Gorino, la frazione in provincia di Ferrara che ha impedito l’arrivo di un pullman con 12 donne richiedenti asilo, occorre “ampliare i posti Sprar” e prevedere “percorsi formativi e di inserimento socio-lavorativo per i migranti, al pari dei cittadini autoctoni disoccupati”. A chiederlo, in una nota, sono le Segreterie della Cgil di Ferrara e dell’Emilia-Romagna.
La Cgil esprime prima di tutto solidarietà ai profughi: “bambini, donne, uomini e nuclei familiari che provengono da Paesi in guerra o in condizioni di povertà e di totale deprivazione materiale, in cui non è più possibile vivere”. Inoltre garantisce il proprio “sostegno alle istituzioni quando, nel rispetto delle leggi italiane ed europee, lavorano per garantire sia la legalità nei diversi ambiti del vivere quotidiano, che la sicurezza di tutte le persone e i cittadini che, soprattutto in questa fase, sono impegnate a garantire un adeguato, dignitoso e civile livello di accoglienza”. Inoltre “condanna verso ogni forma di violenza, razzismo, xenofobia o strumentalizzazione della paura per fini politici, che puntano allo scontro sociale, con il mero scopo di incrementare il divario tra poveri”.