“La drammatica situazione occupazionale dell’Ilva di Taranto, che rischia di compromettere anche gli altri siti di Genova e Novi Ligure, è oggetto di grande preoccupazione per tutto il sindacato italiano. Il protocollo sottoscritto oggi da Governo, Regione ed Enti Locali è un atto importante che segna la volontà di impegnare risorse pubbliche per la bonifica e il riassetto del territorio sull’intera area tarantina”. E’ quanto affermano in un comunicato congiunto i segretari segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti.
“Questo impegno – si legge ancora – deve necessariamente essere affiancato da precise volontà della proprietà di Ilva di investire risorse adeguate per la messa a norma degli impianti, dimostrando così la volontà di superare con azioni concrete il provvedimento emesso dalla Magistratura e dando così sostegno e forza al ricorso in Tribunale del riesame del provvedimento, che auspichiamo venga fatto il più presto possibile”.
“La produzione di acciaio nel nostro paese è indispensabile non solo per garantire l’occupazione a Taranto e lo sviluppo produttivo dell’area, ma anche per tutelare il sistema produttivo italiano, che si vedrebbe costretto ad importare da paesi terzi una materia prima indispensabile per le produzioni”, affermano Camusso, Bonanni e Angeletti
“Cgil, Cisl e Uil – si conclude il comunicato – sono a fianco di tutti i lavoratori coinvolti, sia diretti che dell’indotto, in quanto il diritto al lavoro, pur nel rispetto delle prerogative della magistratura, non può essere messo in discussione in un paese già così colpito dalla crisi economica e occupazionale. Già a partire da domani nelle assemblee convocate dalle organizzazioni sindacali di categoria, saranno attivate tutte le iniziative utili al sostegno della vertenza con lo scopo di difendere e tutelare il lavoro”.