La Cgil apprezza le modifiche previste dal milleproroghe alla riforma delle pensioni, ma sottolinea che gli emendamenti sono “insufficienti”. “È positivo – afferma il segretario confederale Vera Lamonica – che si sia riaperta la discussione sulle pensioni, ma gli emendamenti, su cui ci sarebbe il parere favorevole del Governo, non rispondono pienamente all’esigenza di affrontare il tema dei lavoratori precoci e delle penalizzazioni, nonch‚ del mercato del lavoro”.
“Il sindacato – ha precisato – non ha mai considerato chiuso il tema ed ha presentato emendamenti unitari che intervengono sia sull’emergenza determinatasi nel mercato del lavoro a seguito dei provvedimenti della manovra, sia sulla struttura del sistema creatosi che non risponde ad alcun criterio di equità e di sostenibilità sociale”.
Secondo Lamonica sulla previsione dell’effettivo lavorò ai fini del raggiungimento dei 41/42 anni di contributi si effettua una selezione impropria escludendo di fatto tutti i periodi di copertura figurativa (Cig, mobilità, congedi parentali per assistenza disabili, riscatto laurea, etc.). Quanto a coloro che hanno perso il lavoro e erano in attesa di andare in pensione la Cgil torna a chiedere »la copertura per tutti. Se rimane il limite delle risorse economiche, nei fatti, osserva Lamonica, “si impedisce la soluzione del problema, anche se valutiamo positivamente l’estensione della deroga anche agli accordi individuali cui però vanno aggiunti gli esodi per accordo collettivo”. (LF)