Il comitato esecutivo della Ces,la Confederazioneeuropea dei sindacati, si riunirà oggi a Bruxelles per eleggere il nuovo segretario generale.
I candidati in lizza sono due: il tedesco Peter Scherrer, con un passato di segretario generale dell’ex-FEM (Federazione Europea dei Metalmeccanici), direttore delle risorse umane di ArcelorMittal in Germania, e responsabile delle politiche industriali all’IG Metall; e l’italiano Luca Visentini, segretario generale della Uil, nonché vice presidente della IRTUC (Coordinamento europeo del consiglio interregionale dei sindacati) e già membro della Ces.
La candidatura del primo è stata lanciata dalla confederazione tedesca Dgb, mentre quella di Visentini, lanciata da Cgil, Cisl e Uil, gode dell’appoggio delle confederazioni britanniche, francesi e spagnole.
Momenti di fibrillazione sono stati però generati dalla decisione della presidenza di uno dei maggiori sindacati europei, la IndustriAll Europe, di dar mandato a tre membri del direttivo Ces (il presidente della Ces, Michael Vassiliadis, e i vice-presidenti Renzo Ambrosetti, Jovita Pretzsch e Anders Ferbe) di votare per Peter Scherrer, violando così lo Statuto che impone al comitato di rimanere neutrale.
A questa posizione hanno reagito apertamente non solo le sei federazioni sindacali italiane (metalmeccanica, chimica-energia e tessile), ma altre 20 di Belgio, Francia, Gran Bretagna, Lussemburgo, Portogallo, Spagna e Turchia, chiedendo il rispetto della pluralità di orientamenti e l’astensione dal voto. Mentre a sostegno della posizione della presidenza (condivisa ovviamente con i sindacati tedeschi e scandinavi) si sono pronunciate apertamente solo due piccole federazioni sindacali di Romania e Ungheria del settore energia e un sindacato svizzero.
Per questo motivo Gianni Aliti, responsabile dell’ufficio internazionale della Fim Cisl, e il segretario generale, Marco Bentivogli, hanno comunicato al segretario generale tedesco, Ulrich Eckelmann, la decisione di annullare l’incontro che si sarebbe dovuto tenere domani, a Roma, tra il sindacato italiano e la IndustriAll Europe.