“Condizione di nobiltà morale in cui l’uomo è posto dal suo grado, dalle sue intrinseche qualità, dalla sua stessa natura di uomo, e insieme il rispetto che per tale condizione gli è dovuto e ch’egli deve a sé stesso”. È questa le definizione offerta dalla Treccani della parola dignità.
Per il ministro e vice premier Salvini Ilaria Salis non è degna di ricoprire il ruolo di insegnante per la sua fede politica e le azioni commesse nella sua militanza. Il riferimento è a un video del 2017 nel quale alcuni manifestanti devastano un gazebo della Lega. Tra gli imputati la stessa Salis, poi assolta.
Dovremmo chiederci se sono degne le parole di un ministro della Repubblica nel momento in cui lo stato è impegnato a far rispettare i diritti di una sua concittadina detenuta in condizioni disumane. O se è degno un vice premier che usa un caso così delicato per monetizzare il consenso politico e attaccare la sua forte alleata. È degno mettere in scena un processo politico contro chi non la pensa come te? “Prima gli italiani”. È questo uno degli slogan preferiti dalla Lega. Ma verrebbe da dire “prima alcuni italiani”.
Era degno Salvini quando paragonava Laura Boldrini a un bambola gonfiabile? È degno un vice premier sotto processo per sequestro di persona? Il ministro si è chiesto se è degno di indossare la divisa un carabiniere che afferma che Mattarella non è il suo presidente perché non lo ha votato, dimostrando anche evidente lacune in educazione civica? Il segretario del Carroccio ritiene degno del ruolo che ricopre un generale che afferma che i gay sono contro natura? È degno il presidente del Senato quando afferma che anche in Italia i detenuti vengono condotti con manette e guinzaglio, quando, giustamente, neanche il peggior mafioso o capo cosca ha mai subito un trattamento simile? È degno e attendibile un rappresentante delle istituzioni che fa fermare i treni a proprio piacimento e dice di non aver visto le immagini di Ilaria Salis in manette? È degna una premier che paragona le tasse che servono per finanziare scuola, sanità e welfare a pizzo di stato? È degno chi le evade, danneggiando così la collettività e limitando i diritti, come quello alle cure, degli altri?
Insomma se Salvini è la spia per misurare il livello di dignità presente, forse è bene non fidarsi troppo.
Tommaso Nutarelli