“E’ un grande sacrificio, uno degli ennesimi, imposti dalla crisi ai lavoratori, tuttavia se serve a salvare l’Italia e l’Europa può essere accettato, purché i prossimi provvedimenti contengano elementi di equità chiamando in causa privilegi e privilegiati” . Lo dichiara Giovanni Centrella, segretario generale dell’Ugl, in merito ad una riforma pensionistica.
Per il sindacalista “ormai non si può far finta di non vedere la gravità della situazione, l’incapacità persino a livello europeo di avere una visione e una strategia comune. Per senso di responsabilità non possiamo contribuire a creare altra instabilità in un quadro che appare fortemente compromesso, perché i primi a rimetterci sarebbero comunque coloro che vivono di reddito da lavoro o da pensione”.
“Crediamo però – conclude il sindacalista – che bisognerebbe preoccuparsi di meno della politica, a cominciare dai mal di pancia della Lega, e più di non scontentare gli onesti che sono la maggioranza. Per questo invitiamo l’esecutivo a dare un segnale preciso a chi lavora e produce onestamente, iniziando ad abbattere una parte considerevole di quei privilegi attraverso i quali si disperdono risorse economiche e la coesione del Paese”. (LF)
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