“Non bisogna credere che la decisione dei lavoratori dell’Idi di scendere dal tetto e di interrompere lo sciopero della fame sia il segnale che tutto è stato risolto. Sono arrivati i primi segnali incoraggianti in merito alla vertenza e questo, con grande sollievo della Confederazione, ha portato alla scelta da parte dei dipendenti di non mettere più a repentaglio la loro salute”. È questo il commento del segretario generale dell’Ugl, Giovanni Centrella, in merito alla decisione dei lavoratori dell’Idi di interrompere lo sciopero della fame e di scendere dal tetto dell’Istituto.
Per il sindacalista “è merito della determinazione dei sindacati e dei lavoratori se stanno emergendo adesso alcune risposte dalle istituzioni che aprono la possibilità del rispetto del pagamento degli stipendi. Tuttavia non possiamo accettare che la soluzione di una vertenza debba passare attraverso gesti eclatanti né possiamo abbassare l’attenzione su problemi irrisolti, come ottenere precise garanzie non solo sulle retribuzioni ma anche sulla continuità operativa dell’azienda, che passata la prima emergenza dovrà garantire l’erogazione di quei servizi sanitari di eccellenza che l’hanno resa famosa”.
“Senza dimenticare che – conclude Centrella – vanno immediatamente accertate le responsabilità amministrative della gestione finanziaria e va, con altrettanta urgenza, definito un piano industriale che dia certezze al personale e all’utenza”.