“Il caso Parmalat sta facendo scuola, stavolta in positivo, perché il governo si sta muovendo nella giusta direzione per proteggere quegli interessi economici che sono ancora rimasti nel nostro Paese”. Lo sostiene Giovanni Centrella, segretario generale dell’Ugl, secondo il quale “sebbene Lactalis abbia dichiarato che il suo ingresso nel capitale di Parmalat non può essere considerato un’acquisizione di controllo, è evidente che in un periodo di crisi nostre aziende e prodotti possono diventare un’occasione ghiotta per speculatori interessati solo a realizzare immediati profitti, anche a costo di distruggere intere filiere produttive e di conseguenza posti di lavoro”. “E’ altrettanto importante – conclude il sindacalista – che il ministro dell’Economia abbia deciso di predisporre e attivare strumenti di finanziamento e capitalizzazione analoghi a quelli di altri Paesi europei per competere ad armi quanto meno pari e per evitare di incorrere in eventuali sanzioni”. (LF)
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