“Siamo d’accordo con Angeletti e Marcegaglia sul tema della rappresentanza, purché le nuove regole siano realmente rispettate da tutti”. Lo dichiara Giovanni Centrella, segretario generale dell’Ugl, sottolinenando come “già dalla firma sulla riforma della contrattazione del 2009, la nostra sigla ha sempre dimostrato rispetto per quanto sottoscritto, capacità di assumersi responsabilità anche impopolari, diventando al pari di altre sigle bersaglio di minacce verbali e materiali, e di voler contribuire concretamente al dialogo con tutti, di conseguenza non può temere una soluzione condivisa sulla rappresentanza”.
Per il sindacalista “l’atteggiamento dell’Abi è indubbiamente provocatorio e pericoloso, come lo è la via giudiziaria intrapresa da una sigla sindacale, che non accetta accordi sottoscritti dalla maggioranza delle altre organizzazioni, perché rischia di distruggere le relazioni sindacali e industriali, creando un caos che andrebbe a ricadere negativamente e principalmente sui lavoratori”.
“Apprezziamo – conclude Centrella – l’impegno con cui il presidente di Confindustria sta cercando una soluzione sulla rappresentanza per avere la certezza che gli accordi firmati siano rispettati, tuttavia con vecchie o nuove regole in democrazia è sempre la maggioranza a decidere”. (FRN)