“Evidentemente Fiom e Cgil vogliono dettare le proprie condizioni sia quando sono in maggioranza sia quando sono in minoranza. Ma questa non è democrazia”.
Lo afferma il segretario generale dell’Ugl, Giovanni Centrella, per il quale “il referendum ha parlato chiaro e ora spetta all’azienda fare il primo passo, dando seguito al progetto e rispettando le sigle sindacali e i lavoratori che responsabilmente, e non contro la legge o la Costituzione, hanno deciso di sostenere il progetto della Nuova Panda a Pomigliano”. “Un posto al tavolo può esserci, aggiunge il leader dell’Ugl, anche per altre organizzazioni, ma non per sconfessare o ridicolizzare quanto sottoscritto da quattro sigle sindacali e confermato con il referendum tra i lavoratori”.
A suo giudizio il progetto della Nuova Panda “salverà, insieme ad uno stabilimento, anche il piano Fiat per l’Italia”. Per questo, dice, “nessuno a partire dai lavoratori può permettersi di perdere questa occasione”. (FRN)