Carmelo Barbagallo ha “ la completa stima e la totale fiducia” della sua organizzazione, che lo invita pertanto, assieme a tutto il gruppo dirigente, “a proseguire nell’azione sindacale sulle materie in discussione con il Governo e con le parti datoriali, sulla base delle condivise posizioni dell’Organizzazione, riconfermate nell’odierna riunione”.
Questo il punto centrale del documento diffuso stasera dalla Uil al termine della riunione dell’Esecutivo che ha avuto al centro l’ inchiesta giudiziaria legata alle ormai note ‘’crociere’’ di lavoro. A proposito delle quali, l’ex segretario generale Luigi Angeletti, intervenendo all’Esecutivo, ha “scagionato” il suo successore: all’epoca dei fatti, ha spiegato Angeletti, Barbagallo “era del tutto estraneo alle modalità organizzative delle iniziative assunte”. In pratica, era semplicemente uno degli invitati a partecipare ai viaggi che oggi sono entrati nel mirino della magistratura. Intervento di cui, afferma la nota, l’esecutivo ‘’ha preso atto’’.
L’Esecutivo nazionale della Uil, inoltre, riconferma “la piena fiducia nell’operato della magistratura e augurandosi una rapida conclusione dell’iter giudiziario, esprime il pieno convincimento che non ci sia stato alcun uso distorto delle risorse della Uil confederale”, e tuttavia rileva che “proprio a partire dalla Conferenza di Organizzazione di Bellaria del 2012, ha preso l’avvio un nuovo modello organizzativo”.
Ma non solo. Nella nota, l’esecutivo della Uil rimarca, infatti, “ l’eterogeneità delle tante vicende richiamate dagli organi di stampa e sottolinea l’esigenza di distinguere le riunioni, di cui si è parlato che hanno interessato Angeletti e Barbagallo, dalle altre questioni emerse, di cui l’insieme dell’Organizzazione era all’oscuro, e che vedrebbero, invece, coinvolti altri soggetti che, peraltro, non fanno più parte degli organismi della categoria della Uiltrasporti”. In altre parole: occorre distinguere tra la questione ‘’crociere’’, e la questione ‘’Swaroski’’: di cui, a quanto pare, nessuno era stato informato. Insomma: in attesa che la magistratura faccia il suo lavoro, anche all’interno della Uil si aprira’, probabilmente, qualche indagine.