La notizia della scomparsa di Pierre Carniti lascia un grande vuoto in tutti noi. Pierre è stato tra i più grandi sindacalisti del nostro Paese.
Ha iniziato il suo percorso sindacale nella Fim Cisl da operatore della zona Sempione a Segretario generale della Fim di Milano. Fu Segretario generale della Fim nazionale prima di approdare alla guida della Cisl dal 1979 al 1985.
Pierre, è stato un “sindacalista d’assalto”, un vero leader, ha guidato le lotte dei metalmeccanici in periodo difficile ma ricco di conquiste per i lavoratori e per il Paese, tra cui l’importante stagione che portò ad importanti Contratti Nazionali dei metalmeccanici alla fine degli anni ‘60 oltre che, all’affermarsi di diritti fondamentali sindacali nelle fabbriche.
Fu un grande innovatore, spesso in controtendenza rispetto al comune pensare di quegli anni, si batté per l’affermazione della contrattazione aziendale e fu il principale protagonista della politica dei redditi e dell’accordo di San Valentino del 1984. Fu parlamentare europeo e uomo di grande rettitudine e onestà intellettuale. Uomo capace di suscitare passioni e promuovere valori attorno all’organizzazione dei lavoratori, il suo esempio resta un riferimento insostituibile per la Fim. Il coraggio di osare più democrazia sostanziale e di restituire valore al lavoro sono come ieri traiettorie del lavoro sindacale che Pierre ha insegnato a tutti noi.
Una volta mi dicesti che uno dei libri più importanti di strategia politica è “Alice nel paese delle meraviglie”: “Basta vedere come risponde lo Stregatto quando Alice gli dice: ‘Volevo soltanto chiederle che strada devo prendere!’ Lo Stregatto risponde: ‘Beh, tutto dipende da dove vuoi andare!’”
Caro Pierre, grazie a nome della Fim Cisl per averci insegnato a non rassegnarci anche al conformismo, a partire da quello sindacale e soprattutto a non temere mai e poi mai il futuro.