Soddisfazione da parte dei sindacati di categoria per l’incontro e per le assicurazioni dei ministri sul “massimo impegno” del Governo “già nelle prossime settimane, – precisano il segretario confederale della Cisl, Andrea Cuccello e il segretario generale della Fai, Luigi Sbarra – con interventi diretti su Inps ed istituzioni regionali per affrontare e risolvere i problemi emersi al tavolo e garantire un cambio di passo alle attività riconducibili alla prevenzione.”
Perché sulla prevenzione, per i sindacati, il provvedimento zoppica: “In particolare rileviamo troppe inerzie nella implementazione nazionale e territoriale della Cabina di Regia e della Rete di Qualità, – proseguono Cuccello e Sbarra – con una confusione anche interpretativa sui criteri di ammissione delle aziende nell’organismo di certificazione etica. Chiediamo una svolta, con interventi anche regolamentari capaci di fare chiarezza su funzioni, competenze ed orientamenti della Cabina”.
Dello stesso parere il segretario generale Flai Cgil nazionale, Ivana Galli: “bisogna recuperare anche un corretto funzionamento della Cabina di Regia – precisa Galli – che negli ultimi tempi si è trovata in un empasse dovuto a posizioni strumentali, a volte inspiegabili, dell’Inps”. Positivo, per il segretario, il fatto che si passa alla fase due “che consiste nella sperimentazione di una sezione territoriale della Rete del lavoro agricolo, nella quale si attueranno misure concrete sul collocamento in un luogo pubblico e sul trasporto, per assestare un colpo al cuore al caporalato e allo sfruttamento”.
Proprio sulla Rete del lavoro agricolo, Cuccello e Sbarra sottolineano come ci sia bisogno di incentivarne maggiormente l’adesione “mediante meccanismi premiali che riconoscano alle aziende iscritte adeguate decontribuzioni, agevolazioni creditizie, corsie preferenziali sui progetti finanziati con Psr. Occorre dare declinazione territoriale a queste leve, attivandole in ogni provincia e collegandole agli enti bilaterali per costruire programmi di sistema su collocamento, integrazione, alloggi, trasporti assistenza sanitaria, sicurezza, legalità”.
Infine, la Fai Cisl si mobiliterà sabato 28 ottobre in tutti i territori, promuovendo un’agenda di riforme “che rilanci legalità e dignità del lavoro agroalimentare”, concludono Cucello e Sbarra.
E.G.