Telecom Italia e i sindacati hanno raggiunto nei giorni scorsi un accordo per la sperimentazione del telelavoro.
Onofrio Capogrosso, responsabile relazioni sindacali di Telecom Italia, come è nato il progetto?
L’azienda fin dagli anni novanta aveva sperimentato il telelavoro per i dipendenti del 12.54. Allora si trattava di lavoratori che svolgevano mansioni standard e facilmente controllabili. I dipendenti coinvolti arrivarono fino a 700. Abbiamo quindi deciso di proseguire su questa strada.
Come è cambiato il telelavoro?
Oggi il progetto riguarda lavoratori che svolgono attività molto più complesse. Infatti, saranno coinvolti i dipendenti operanti nel settore delle risorse umane, compresi i quadri. Questo è possibile grazie alle innovazioni tecnologiche che hanno trasformato il nostro mondo.
Come muta il lavoro?
Si potrà unire la flessibilità temporale a quella spaziale. Già oggi un quadro non è legato a orari di ufficio, ma deve garantire all’azienda un certo numero di ore. D’ora in poi il tempo che dovrà garantire potrà svolgerlo anche da casa. Il tutto grazie a un computer e un cellulare forniti dall’azienda.
Come si declina in concreto il progetto?
Vi sono due tipologie diverse di telelavoro. La prima riguarda chi svolge funzioni statistiche o di rimborso spese. In questo caso il lavoratore potrà lavorare sempre da casa e venire in ufficio solo in casi specifici. La seconda invece si rivolge ai consulenti che dovranno programmare, ogni settimana, con il proprio capo quante ore della settimana passare in ufficio, presso il cliente o a casa.
Quali sono i benefici del telelavoro?
In primo luogo il lavoratore può conciliare il lavoro con il suo tempo libero. Questo permette di affrontare con più tranquillità molte esigenze famigliari. Poi vi è un beneficio per l’azienda che vedrà ridursi molto probabilmente l’assenteismo e avrà lavoratori più soddisfatti. Infine, vi è un beneficio della società nel suo insieme in quanto il telelavoro porta a una diminuzione degli spostamenti, del traffico e dell’inquinamento.
Quanto durerà la sperimentazione?
Sei mesi. Se sarà positiva il progetto verrà ampliato.
Luca Fortis