“Più tasse sui Bot e sulle rendite finanziarie per appesantire la busta paga dei lavoratori dipendenti”. Lo chiede Susanna Camusso, segretaria generale della Cgil, che ritiene necessario “un cambiamento della politica economica”. La proposta della sindacalista è portare la tassazione almeno agli standard europei: “Pensiamo che le rendite finanziarie non possano più essere tassate al 20% mentre nel resto dell’Europa il prelievo parte dal 25% in su. Spostiamolo anche noi almeno al 25. Sui Bot si paga ancora il 12,5% mentre nel resto del mondo siamo al 20”. Per la Camusso non si tratta di nuove tasse ma di una diversa distribuzione della tassazione, ricordando che “il 90% dei Bot è in mano alle banche”.
Parlando dei tagli alla spesa la sindacalista, sottolineando che la spesa sociale non è tutta uguale, afferma che si potrebbero risparmiare due miliardi “ se si facesse un’operazione radicale sui costi standard applicando i valori di mercato per l’acquisto di beni e servizi, oltre al risparmio derivante dal taglio delle consulenze”, evitando quindi, secondo la sindacalista, i tagli al servizio sanitario.
Quanto al reddito minimo, la Camusso ha spiegato: “Sono contraria ai semplici annunci. Sotto la formula del reddito minimo ci si mette qualunque cosa. Se l’intendimento del ministro è quello di sostenere le fasce più povere, ben venga. Ma va fatto con nuove risorse, non tagliando i finanziamenti alla cassa integrazione in deroga che peraltro va rifinanziata”.